Palermo, Enna, Varese, Brescia. Le prime quattro tappe del tour di Stefano Parisi in giro per lo Stivale hanno registrato il tutto esaurito, con il record delle 1.500 presenze in occasione della convention nel capoluogo siciliano. Per qualche giorno l’uomo incaricato da Silvio Berlusconi di rimettere in carreggiata Forza Italia tirerà un po’ il fiato, pronto a riprendere la sua manifestazione itinerante “MegaWatt – Energie per l’Italia” domenica prossima con l’appuntamento di Lecce.
SICILIA, MICCICHE’ (E LA PRESTIGIACOMO) CON PARISI
E’ soprattutto in Sicilia che Parisi è stato accolto a braccia aperte dallo stato maggiore di Forza Italia. E in particolare dal coordinatore regionale Gianfranco Micciché, che ha sposato sin dall’inizio la missione dell’ex candidato sindaco di Milano e punta a ricompattare e consolidare il partito in vista delle regionali del 2017. Lo stesso Micciché ha colto l’occasione della doppia convention parisiana sull’isola (prima Enna poi Palermo) per lanciare con un certo anticipo la candidatura a presidente di Regione dell’ex ministra Stefania Prestigiacomo, che in un’intervista a Libero si è detta “lusingata” di questa proposta anche se i tempi non sono maturi, e ha preso la palla al balzo per lodare l’operazione di Parisi (“una grande risorsa per il centrodestra – ha detto – penso sia un errore criticare pregiudizialmente il lavoro che sta facendo in nome di una nomenklatura forzista autoreferenziale”).
IN LOMBARDIA L’ASSE CON L’AREA CIELLINA
Sul fronte del Nord, laddove vige il patto Fi-Lega dei tre governatori di centrodestra Giovanni Toti, Roberto Maroni e Luca Zaia, Parisi cerca di mietere consensi in Lombardia facendo leva sull’area moderata e di estrazione cattolica e liberale del partito azzurro, particolarmente presente in quelle zone. A partire dalla componente ciellina. Non è un caso se in prima fila ad ascoltare l’ex dg di Confindustria qualche sera fa a Varese alla tappa di MegaWatt organizzata dallo scrittore Mauro Della Porta Raffo, ci fosse il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, così come non è un caso che Parisi figuri tra i firmatari del manifesto del settimanale Tempi “Non solo No” sul referendum costituzionale, insieme a storici leader ciellini come Giancarlo Cesana e Giuseppe Zola, oltre all’ex direttore della rivista Luigi Amicone ora consigliere di Fi in Comune a Milano; senza dimenticare che tra le firme di questo No ragionato alla consultazione popolare del 4 dicembre figurano anche esponenti di ben altra estrazione, come l’ex esponente di Fare per fermare il declino Silvia Enrico e l’ex candidato sindaco del Terzo Polo montiano a Milano Manfredi Palmeri. Tra i filo-Parisi in Lombardia guai poi a scordarsi l’ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, che ha motivato la sua adesione al progetto del manager in un’intervista a Formiche.net.
Due sere fa a Brescia si è tenuta la quarta tappa del tour parisiano. A organizzare l’evento l’imprenditore Alessandro Berdini, titolare di un noto studio di ingegneria, già sindaco di Breno e consigliere provinciale del Pdl. Tra i sostenitori bresciani del progetto ci sono il deputato Giuseppe Romele e la sua componente di cui fanno parte anche il presidente regionale di Aler Ettore Isacchini e il coordinatore cittadino di Fi Marco Rossi. Da notare che sia a Varese che a Brescia era piuttosto nutrita la delegazione di esponenti dell’Ncd presenti ad ascoltare l’astro nascente di Forza Italia, un segnale che con un esponente moderato del calibro di Parisi almeno al Nord gli azzurri hanno maggiori possibilità di connettersi con il partito di Angelino Alfano.
LE PROSSIME TAPPE: IL CASO LECCE
Come detto, l’ex patron di Chili Tv si è preso qualche giorno di pausa dal suo tour. Riprenderà domenica 23 ottobre a Lecce, dove a fare gli onori di casa ci sarà l’editore Paolo Pagliaro, membro dell’Ufficio di Presidenza Nazionale di Forza Italia, uno che ha descritto Parisi come “un uomo credibile e competente, uno che ‘sa fare le cose’ e che mette a disposizione della coalizione la sua capacità di fare squadra, proponendo una visione seria del partito e del Paese”. Presidente del Gruppo Mixer media composto dalle emittenti televisive TeleRama e TeleSalento e da altri canali tematici e quattro radio, Pagliaro guida anche il Movimento Regione Salento ed è vicepresidente nazionale del Mir, i Moderati in Rivoluzione dell’uomo d’affari modenese Gianpiero Samorì.
LO SPAZIO SUL GIORNALE, LA LEGA VENDICATIVA
Sin dall’annuncio del suo progetto politico, il Giornale ha sempre riservato un’attenzione particolare (e pure un po’ benevola) alle iniziative di Parisi, tenendo costantemente aggiornati i lettori di centrodestra su quanto fatto dall’ex candidato sindaco di Milano. “Stefano Parisi continua il suo ‘tour di rigenerazione del centrodestra’ – scriveva qualche giorno fa il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti – con una partecipazione e un interesse crescente, aggiungendo date su date”. Ben altro trattamento è stato riservato a Parisi sia da alcuni colonnelli forzisti (in primis Toti) e soprattutto da Matteo Salvini. Ora ci si sono messi pure gli esponenti della Lega Nord in Regione Lombardia a mettere i bastoni tra le ruote all’ex dg di Confindustria, rinviando alle calende greche l’approvazione del finanziamento da 1,2 milioni di euro chiesto dalla Chili Tv, società fondata nel 2012 da Parisi, ottenuto dopo aver partecipato due anni fa a un regolare bando pubblico destinato alle start-up lombarde. Una piccola vendetta del Carroccio che mal sopporta l’attivismo moderato di Salvini? Secondo il Corriere di Milano l’input di bloccare quella delibera sarebbe arrivato direttamente dal segretario federale in persona.