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Ecco chi scriverà il programma del M5S alle elezioni politiche. Parola di Davide Casaleggio

Davide Casaleggio cinquestelle

Quanto manchi effettivamente ancora non si sa: dipenderà dall’esito del referendum, ma anche da altre variabili. Intanto, però, il M5S già si prepara alle prossime elezioni politiche alle quali non fa mistero di puntare alla vittoria per arrivare direttamente al governo del Paese. Qualche indicazione sulle strategie in corso all’interno del mondo pentastellato l’ha fornita Davide Casaleggio, ormai – dopo la morte di suo padre Gianroberto lo scorso aprile – assurto al ruolo di testa organizzativa del movimento capeggiato da Beppe Grillo.

L’APPUNTAMENTO 

L’occasione è stata un dibattito a cui il presidente della Casaleggio Associati è intervenuto lo scorso 19 novembre. Da San Sebastian – nei Paesi Baschi, in Spagna – dove si è svolto Global Forum on Modern Direct Democracy del 2016 – il leader cinquestelle ha fatto il punto della situazione sul passato, il presente e il futuro del movimento. E, soprattutto, ha spiegato il percorso che si intende seguire per giungere alla definizione del programma di governo con cui i pentastellati si candideranno a guidare l’Italia. Particolari che sono riportati sul blog di Grillo dov’è anche possibile ascoltare dalla voce di Casaleggio junior quali siano i suoi piani per il futuro del movimento.

L’OBIETTIVO DI FONDO

In primis Casaleggio ha spiegato quale sia – almeno a parole – l’obiettivo di fondo perseguito dai cinquestelle: “L’esigenza è quella di capire cosa sta a cuore al Movimento, cosa vogliono che si proponga e si discuta in Parlamento, per arrivare a coprire tutti i temi che devono far parte del programma del Movimento“. In pratica, il concetto di democrazia diretta tanto caro a suo padre e a Grillo, in virtù del quale i parlamentari – o chiunque ricopra una responsabilità elettiva – devono essere considerati semplici portavoce delle istanze delle base e delle richieste dei cittadini. Più facile a farsi dall’opposizione che non dal governo.

IL DIBATTITO IN RETE

Un obiettivo – ha raccontato Casaleggio – da realizzare attraverso una precisa procedura che fa perno sulla consultazione online degli attivisti pentastellati. Il primo passaggio, dunque, consiste nel caricare su internet le proposte legislative da discutere poi nei due mesi successi. Un obbligo cui è tenuto ogni parlamentare e che si applica anche ai consiglieri regionali e agli eurodeputati. “Oggi abbiamo 247 proposte discusse in rete del parlamento nazionale, con quasi 80.000 commenti sulle leggi proposte“, ha spiegato Casaleggio, che poi ha precisato: “I parlamentari raccolgono i suggerimenti e propongono la legge considerando tutti i commenti e le integrazioni“.

IL CASO LEGGE ELETTORALE

Non sempre, però, capita che il movimento abbia già una proposta fatta e finita da sottoporre all’attenzione dei suoi militanti: in questi casi è direttamente la base a intervenire via web, attraverso un meccanismo che dal confronto tra attivisti e classe dirigente mira, poi, a determinare la posizione da assumere ufficialmente. E’ quanto avvenuto – ha spiegato Casaleggio junior – in materia di legge elettorale a proposito della quale il M5S ha ormai proposto ufficialmente il ritorno al proporzionale puro: “Ad un certo punto abbiamo scoperto che la legge elettorale italiana era incostituzionale, quindi abbiamo dovuto proporne una nuova, ma il MoVimento 5 stelle non aveva una legge elettorale già pronta da proporre. Quindi ne abbiamo discusso con il MoVimento, un professore universitario ha spiegato gli elementi principali delle leggi elettorali, per 3 mesi abbiamo discusso e votato online e alla fine di questi 3 mesi avevamo cittadini informati. I cittadini hanno scelto la legge elettorale che il Movimento doveva proporre“.

LA MORALE DELLA FAVOLA E UNA DOMANDA

Ed è esattamente questo il metodo che Davide Casaleggio dice di voler seguire per elaborare la piattaforma programmatica con cui presentarsi agli italiani quando sarà arrivato il momento di sciogliere le camere e di tornare alle urne. “Useremo lo stesso modello per formulare il programma di Governo che speriamo di presentare alle prossime elezioni“, ha commentato il figlio del fondatore del M5S.



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