Due nomine importanti nella struttura dei Servizi segreti. Il Cisr (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica) ha nominato Enrico Savio vicedirettore del Dis e il generale Luciano Carta vicedirettore dell’Aise.
Savio da diversi anni era capo di gabinetto del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, che coordina le agenzie di intelligence. Lo era già con Gianni De Gennaro, del quale all’inizio degli anni duemila fu il braccio destro quando De Gennaro era capo della Polizia, e aveva conservato l’incarico con l’ambasciatore Giampiero Massolo e con il prefetto Alessandro Pansa (nella foto). Il nome di Savio per una vicedirezione era stato fatto anche nella scorsa primavera.
Il generale della Guardia di Finanza Luciano Carta va all’Aise a sostituire un’altra fiamma gialla, il generale Paolo Poletti che va in pensione, ma la sua nomina fa affiorare inevitabilmente una lettura politica. Carta, infatti, era il candidato del Quirinale e del ministero dell’Economia per l’incarico di comandante della Guardia di Finanza, ma nel Consiglio dei ministri del 29 aprile Matteo Renzi decise per il generale Giorgio Toschi. Entrambi ufficiali dall’ottimo curriculum, furono loro malgrado oggetto di un vero scontro politico. Carta all’epoca comandava i reparti speciali della Finanza e, nell’ambito di una scontata riorganizzazione che avviene a ogni cambio, fu spostato da Toschi a comandare gli istituti di istruzione. Il suo approdo ai Servizi segreti è certamente un riconoscimento: evidentemente nei Palazzi non l’avevano dimenticato.