Che fine hanno fatto i membri di Casa Savoia?
Il giovane Emanuele Filiberto, ormai impegnato nello street food – in California – grazie al suo nuovo progetto di pasta take-away, “Prince of Venice”, ha deciso di lanciarsi anche sul cibo Kosher.
L’idea del furgoncino blu che prepara pasta fresca per le strade della California è nata proprio lì durante un viaggio. Il principe di Savoia restò affascinato dai furgoncini di street food che servivano cibo messicano ed orientale e decise così di crearne una tipologia italiana.
Il nome “Prince of Venice” è stato scelto per rievocare il titolo nobiliare che il re Umberto II diede al suo nipote quando nacque. L’idea è quella di un furgoncino blu che prepara pasta fresca per le strade della California.
Tutt’altro che positiva è la sorte dell’erede al trono mancato Vittorio Emanuele. Pare, infatti, che possa riaprirsi il caso del giovane Hamer dopo la pubblicazione del libro della sorella Birgit Hamer “Delitto e castigo” sulla morte del fratello per mano di Vittorio Emanuele.
Sono passati quasi 39 anni da quel fatidico giorno d’estate, sull’isola di Cavallo in Corsica – era il 18 agosto 1978 – quando Vittorio Emanuele di Savoia, sparò due colpi di fucile uccidendo, dopo mesi di agonia e un’amputazione alla gamba, un ragazzo di appena 19 anni, il suo nome era Dirk Hamer ed era figlio dell’medico tedesco, ora radiato, Ryke Geerd Hamer.
Vittorio Emanuele fu processato in Francia e, solo dopo molti anni, nel 1991, venne condannato a sei mesi con condizionale per porto abusivo di armi da fuoco ma fu prosciolto dall’incriminazione per omicidio volontario. Il caso Hammer si concluse sollevando numerose polemiche ma con l’innocenza di Vittorio Emanuele il quale aveva, più volte, dichiarato la sua estraneità a quanto accaduto quella notte.
Bisognerà attendere più di dieci anni per tornare a far luce su quel caso. Nel 2011 è stato pubblicato dal sito del Fatto Quotidiano un video dove Vittorio Emanuele – in carcere a Potenza per il caso Vallettopoli – dichiarava la sua colpevolezza riguardo l’omicidio del ragazzo e raccontava ad un suo compagno di cella di come era riuscito a farla franca – grazie all’aiuto di una folta squadra di avvocati – durante il processo.
Dalla pubblicazione di quel video la sorella di Dirk Hamer decise di scrivere un libro per fare luce, una volta per tutte, sulla vicenda. Dopo la morte del fratello, la giovane Hamer rinunciò alla sua carriera nel mondo dello spettacolo – qualche anno prima era stata eletta Miss Germania – per impegnare tutta la sua vita a scoprire la verità. La morte del giovane Hamer le ha provocato, qualche anno dopo, la perdita della madre Ursula, nel 1985 morì di tumore alle ovaie, e la futura radiazione dall’albo dei medici di Ryke Hamer, il padre. Il medico Hamer, dopo i due lutti familiari dichiarò di aver scoperto una cura alternativa alla chemioterapia per debellare i tumori. Nonostante la sua radiazione, il medico tedesco ha proseliti in tutta Europa, Italia compresa.
(c) Umberto Pizzi