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Come cambia il metodo a 5 Stelle per il programma di governo su Rousseau

5 stelle

Da una parte il merito, dall’altra il metodo. Il Movimento 5 Stelle si appresta a discutere la parte del programma di governo relativa al lavoro, dopo aver già delineato la parte sull’energia e quella sulla politica estera. Formiche.net ha approfondito il merito di queste proposte, interrogando esperti e commentatori, così come esponenti stessi del Movimento. Ora, alle porte di nuovi approfondimenti sul lavoro, ecco uno sguardo al metodo usato dal Movimento 5 Stelle per delineare il proprio programma di governo in caso di vittoria alle prossime elezioni politiche tra tempistiche, votazioni su Rousseau e democrazia diretta.

IL PROGRAMMA ENERGIA

La prima parte del programma di governo del Movimento 5 Stelle a essere stata sottoposta agli iscritti ha riguardato il settore dell’energia. A partire dal 9 dicembre 2016, gli iscritti sono stati proposti sette quesiti (anticipati da altrettanti post di approfondimento firmati da esperti e docenti) che, di settimana in settimana, sono stati votati dalla base a 5 Stelle sulla piattaforma Rousseau. Il metodo usato? Eccolo: pubblicazione di un post di discussione su una tematica specifica (passaggio degli incentivi alle fonti fossili a quelle rinnovabili, impianti di stoccaggio dell’energia, nazionalizzazione di Terna e gli altri quattro punti del programma, per un totale di sette temi); dopo 5 giorni, pubblicazione sul blog di Grillo del quesito sul tema esposto precedentemente; apertura delle votazioni su Rousseau in cui era possibile scegliere tra diverse alternative (ad esempio: “Sei d’accordo con lo sviluppo di politiche che scoraggiano l’uso della benzina e del gasolio a favore della mobilità elettrica?” o “Quali impianti di stoccaggio dell’energia bisogna prediligere? – Grandi impianti di pompaggio; – Locali; – Domestici”) e infine pubblicazione dei risultati della votazione. La votazione su Rousseau avveniva dalle 10 alle 19 del giorno di pubblicazione del quesito. Per il Programma Energia, sono stati pubblicati sette post di approfondimento e sette quesiti, tutti votati singolarmente dagli iscritti certificati su Rousseau (qui si possono leggere i risultati).

IL PROGRAMMA ESTERI

Per decidere l’agenda di politica estera il Movimento 5 Stelle ha cambiato le modalità di voto. Tra il 25 marzo e il 4 aprile, infatti, sono stati pubblicati sul blog di Beppe Grillo una serie di approfondimenti firmati da giornalisti ed esperti che spiegavano, volta per volta, i punti che avrebbero fatto parte del programma. Alla base pentastellata, quindi, non è stato chiesto di entrare nel merito delle questioni esposte (dalla riforma della Nato alla scelta della Russia come paese alleato strategico, passando per l’introduzione di una moneta supplementare che possa affiancare l’euro) bensì di scegliere, tra i 10 punti proposti, le tre priorità su cui “si concentreranno i nostri sforzi”, si leggeva su Rousseau. Ogni iscritto, quindi, il 5 aprile, ha potuto esprimere tre preferenze sulla piattaforma immaginata da Gianroberto Casaleggio e creata dal figlio Davide, esprimendosi su un programma, di fatto, già scritto e su cui non ha potuto intervenire nel merito (qui tutti i dettagli sulla politica estera a 5 Stelle).

IL PROGRAMMA LAVORO

“Oggi e per tutta la settimana discuteremo alcune proposte del Programma Lavoro del MoVimento 5 Stelle. La settimana successiva ci saranno le votazioni”. Con un post (e un video, che si può vedere in basso) pubblicato ieri sul blog di Grillo e sui social, il Movimento ha annunciato l’apertura della discussione sulle politiche del lavoro del loro futuro governo. Ci sono già degli indizi sul merito (“Lavorare meno per lavorare tutti”, qui tutti i dettagli), ma meno sulle modalità di voto: presumibilmente, verranno pubblicati post di approfondimento nel corso di questa settimana così da arrivare alla votazione dal 17 in poi.



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