Gratuità e trasparenza sono le parole chiave delle politiche del farmaco a 5 Stelle, contenute nel Programma Salute votato il 14 giugno su Rousseau dalla base del Movimento (mentre ancora si parlava del flop alle amministrative e si attivava una nuova funzione relativa ai meetup sulla piattaforma ideata da Gianroberto Casaleggio). Ecco un focus sulle priorità su ticket (da eliminare), società farmaceutiche e Agenzia italiana del farmaco.
LE PRIORITÀ
Il quesito proposto alla base pentastellata chiedeva di “decidere come ridurre il costo dei farmaci e come assicurare l’accesso ai farmaci necessari alle cure” tra sei delle priorità proposte (e che, presumibilmente, entreranno tutte a far parte del programma essendo, appunto, priorità). I numeri della consultazione, per questo interrogativo, sono: 18743 votanti, 37161 preferenze espresse (si potevano scegliere più priorità) che hanno visto prevalere, come prima priorità con 8227 preferenze, l’opzione di “eliminare i ticket sui farmaci senza che ciò pesi sulle tasche dei cittadini italiani ma attuando delle semplici correzioni sull’attuale politica dell’Agenzia Italiana del Farmaco”. Con poco distacco, la seconda priorità è l’introduzione dell'”obbligo di trasparenza e pubblicità nella contrattazione del prezzo dei farmaci fra l’agenzia italiana del farmaco e le case farmaceutiche” (6252 voti) e a seguire “rendere pubbliche, fruibili e quindi trasparenti le transazioni finanziarie, in denaro o in natura, e le relazioni d’interesse tra tutti gli attori della sanità e i produttori di farmaci o altri prodotti sanitari”, con 5873 preferenze.
CASE FARMACEUTICHE E SALUTE DEI CITTADINI
Le altre tre proposte hanno ricevuto un numero simile di preferenze: la previsione che “le case farmaceutiche forniscano tutta la documentazione disponibile relativa alle fasi di ricerca e sviluppo di un medicinale, comprese l’analisi dettagliata dei costi sostenuti per lo sviluppo del brevetto e la completezza dei dati sui trials clinici, cosi da consentire un equilibrio tra il margine per la casa farmaceutica e l’esigenza di tutela della salute dei cittadini” è al quarto posto con 5763 voti; l’introduzione di “con legge ordinaria la licenza obbligatoria quando per problemi di sanità pubblica, la tutela della salute dei cittadini deve prevalere sulla tutela della proprietà intellettuale” con 5580 preferenze e, infine, “ridurre la durata di protezione della proprietà intellettuale dei farmaci per stimolare la ricerca e l’innovazione e nonchè favorire la libera concorrenza” (5466).
GLI ALTRI 5 QUESITI
I quesiti sul Programma Salute erano, complessivamente, sei. Oltre alle politiche sul farmaco, sono state votate le proposte su “Salute e ambiente” che prevedevano la possibilità di unione tra ministero dell’Ambiente e della Saluta, accolta positivamente con 19055 sì e 504 no. Poi la regolamentazione delle attività “libero professionale dei medici all’interno del Servizio Sanitario Nazionale”, che verrà così regolamentata: “Consentire l’esercizio dell’attività libero professionale intramoenia solo per quelle aziende che abbiano adottato un sistema di gestione informatizzata dell’ALPI, dalla prenotazione alla fatturazione, e che rispettino una corretta informazione al paziente delle modalità e dei tempi di accesso alle prestazioni in regime assistenziale, non violino le modalità, le condizioni e il limite dei volumi di attività previsti nell’autorizzazione e che in ogni caso garantiscano che la prestazione sanitaria non sia più favorevole per i pazienti trattati, anche in termini di tempi di attesa, in regime di intramoenia, rispetto a quelli in regime ordinario” (12377 voti). Per la formazione e carenza di medici, è stato deciso di “consentire che il medico neolaureato abbia accesso nella struttura sanitaria per conseguire le abilità teoriche e tecnico-pratiche necessarie allo svolgimento della specializzazione medica prescelta, con la possibilità di continuare a svolgere la sua attività di medico specialista anche nella medesima struttura in cui si è formato” (7721 voti), mentre sull’alimentazione l’opzioni più votata riguarda lo sviluppo di “programmi di educazione alimentare che favoriscano una vera alimentazione mediterranea, aumentando il consumo di cereali non raffinati, legumi e un’ampia varietà di verdure e frutta” (9086 preferenze). Sul gioco d’azzardo, la base a 5 stelle ha deciso di incidere, in modo prioritario, con il “divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni: così si frena l’azzardo on line, si libera la stampa e si smette di allettare nuove vittime” (12351 voti).