Visita italiana per il primo ministro del Libano Saad Hariri, che tra il 13 e il 16 ottobre si è incontrato con Papa Francesco e con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Come raccontato da Repubblica, Hariri è figlio di Rafiq Hariri, primo ministro del Libano ucciso il 14 febbraio del 2005 da un’autobomba piazzata sul percorso del suo corteo di blindate da qualcuno che in Libano poteva farlo. “Hezbollah oppure la Siria, oppure tutte due insieme”, si legge. E allora, come fa oggi primo ministro 47enne a governare con ministri di Hezbollah nel suo gabinetto e con Assad in Siria? “Si può fare in un solo modo: il primo ministro pensa al bene del Libano – spiega Hariri a Vincenzo Nigro -, a trovare le formule, gli accordi che ci permettono di gestire i problemi del Paese. Saad Hariri, figlio di Rafiq, ha invece fiducia nella giustizia, si è affidato al percorso del tribunale che dovrà condannare i colpevoli”.
Il 13 ottobre, invece, Hariri ha incontrato Papa Francesco in Vaticano, secondo incontro ufficiale del presidente libanese con il Pontefice. “I colloqui, svoltisi in un clima di grande cordialità, hanno permesso di esaminare vari aspetti della situazione in Libano e gli ultimi sviluppi in Medio Oriente”, si può leggere nella nota stampa diffusa dalla Santa Sede, in cui si sottolinea l’apprezzamento del Papa per l’accoglienza che Beirut riserva ai profughi in fuga dalla guerra.
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(Foto: Imagoeconomica)