Giornalismo, giustizia, fake news, odio in Rete e spettacolarizzazione del processo. Sono solo alcuni dei temi che verranno trattati a LexFest, festival ormai giunto alla sua terza edizione dedicato alla giustizia, al diritto e all’informazione. Non mancheranno, infatti, riflessioni su argomenti di particolare attualità e di grande interesse per il Paese, fra cui il labile confine tra diritto, tutela dell’ambientale e imprese o il whistleblowing, a due mesi dall’approvazione della legge che introduce in Italia il diritto/dovere del dipendente di segnalare eventuali attività illecite nell’amministrazione pubblica o in aziende private.
Dal 2 al 4 febbraio a Cividale del Friuli, la kermesse è stata caldamente voluta proprio dal sindaco Stefano Balloch, pronto a trasformare, ancora una volta, la sua città in un teatro di ampio dibattito.
“LexFest si conferma uno dei più autorevoli appuntamenti a livello nazionale in materia di giustizia, ma soprattutto un contesto ritenuto tale in modo trasversale”, ha commentato Andrea Camaiora, direttore ed ideatore del festival. “A Cividale – ha continuato – vengono giustizialisti e garantisti, magistrati, avvocati e giornalisti di primissimo livello. Quest’anno ci siamo superati ottenendo la disponibilità di relatori illustrissimi”. Fra gli altri, infatti, parteciperanno alla manifestazione il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, che parlerà del funzionamento del sistema-giustizia nel nostro Paese e il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Eugenio Albamonte, che spiegherà invece come evitare il circuito mediatico-giudiziario in ambito di litigation pr. Il sottosegretario alla giustizia Cosimo Ferri interverrà invece per parlare di cyberbullisismo, troppo spesso protagonista delle cronache nazionali. A discuterne, con lui, la criminologa Angelica Giancola e il giornalista Marco Antonellis.
Saranno presenti, inoltre, anche il direttore del TG La7 Enrico Mentana, vincitore del premio LexFest per l’informazione, che parlerà, insieme a Tommaso Cerno, dei limiti del garantismo e del giustizialismo nel sistema giudiziario italiano e Giovanni Canzio, già primo presidente della Corte di Cassazione, vincitore invece del premio per il diritto. Di particolare interesse, inoltre, l’intervento che Luca Telese terrà sugli anni di piombo, proprio all’alba dei cinquant’anni dalla morte di Aldo Moro. Interverranno, infine, anche Carlo Nordio, presidente di LexFest, Marco Lillo de Il Fatto Quotidiano; Marco Tarquinio, direttore di Avvenire e Gianmarco Chiocci, direttore de Il Tempo.
“Una novità di cui andiamo orgogliosi – ha poi aggiunto Andrea Camaiora – è la capacità che LexFest ha di coinvolgere i più giovani, che sono gli adulti del futuro, avvicinandoli al tema della giustizia senza nessun taglio ideologico, senza strumentalità o paternali sulla legalità, l’antimafia e l’anticorruzione”. Attraverso i LexLab, infatti, gli studenti – più o meno giovani – potranno confrontarsi con professionisti del mondo del diritto, dell’informazione, dell’accademia e dell’industria. “Abbiamo coinvolto decine di bambini delle scuole elementari, sollecitandoli a ragionare a modo loro su giustizia e fake news. Come? Attraverso piccoli temi e disegni sulle dicotomie giusto-sbagliato e bugia-verità” ha spiegato il direttore di LexFest. “Saranno protagonisti della manifestazione anche i giovani liceali del Convitto nazionale Paolo Diacono e, da quest’anno, gli studenti dell’Università di Udine. Con loro contiamo di fare un salto di qualità nel coinvolgimento delle giovani generazioni – ha concluso Camaiora – offrendo anche la possibilità di conoscere da vicino gli operatori del diritto e dell’informazione che, nel bene e nel male, mandano avanti giorno dopo giorno il sistema giustizia nel nostro Paese”.