Allora Matteo Salvini ha spiegato perché avrebbe voluto il prof. Paolo Savona al posto di Giancarlo Giorgetti al ministero dell’Economia come richiesto anche dal Presidente Sergio Mattarella, rispondendo, ma solo in parte, all’interrogativo lanciato proprio questa mattina su Formiche.net.
La spiegazione sarebbe che Savona varrebbe molto di più non solo dello stesso Salvini, ma anche di Giorgetti – il quale peraltro non è proprio l’ultimo arrivato in materia economica – e che pertanto sarebbe stato ascoltato in Europa molto più di quanto non lo sarebbero stati loro due, o almeno il secondo.
Francamente ci pare una motivazione a dir poco singolare. Perché? Ma perché se le ragioni dell’Italia fossero fondate – e ora non voglio discutere di questo perché lo possiamo sempre fare in altra circostanza – chiunque esponga le ragioni del Paese con argomentazioni stringenti dovrebbe almeno essere ascoltato. O servono solo i professori universitari per farsi ascoltare? Per quanto appartenga ormai da qualche decennio al ceto accademico italiano non ho la presunzione di ritenerlo l’unico in grado di presentare al meglio le esigenze del nostro Paese in sede comunitaria.
Certo è che Salvini deve avere una grande considerazione dei suoi più stretti collaboratori. Ma il problema vero a Bruxelles non è essere l’ascoltati – quello viene concesso a tutti se non altro per cortesia istituzionale – ma vedere accolte le proprie tesi. E su questo molto probabilmente anche il prof. Savona avrebbe avuto qualche difficoltà a veder esaudite le richieste da lui avanzate a nome dell’Italia.
Sarebbe interessante comunque a questo punto ascoltare direttamente le opinioni di Giorgetti sull’intera questione.