“Vedrai che cambierà”. Questo il leitmotiv canticchiato dagli orfani obamiani e clintoniani a mano a mano che si avvicinava la fatidica data dell’insediamento di Donald J. Trump alla Casa Bianca, avendo esaurito, per il momento, i tentativi di delegittimare la sua vittoria dell’8 novembre. La distinzione fra il Trump-candidato (già noto) e il Trump-presidente (ancora sconosciuto) avrebbe potuto essere una…
Alessandro Corneli
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Perché Matteo Renzi non mi convince sul Sì al referendum
Le difese tecniche come le critiche tecniche sulla riforma costituzionale – cioè gli argomenti propri dei giuristi e dei politologi – al di là della concentrazione su alcuni aspetti e della loro semplificazione inevitabile e fuorviante, ormai contano poco. Questo referendum confermativo – con i limiti suoi propri che rasentano l’assurdo, non essendo richiesto un quorum di partecipazione, che già…
5 domande sull'efficacia delle prossime cartucce che sparerà la Bce di Draghi
Le stragi di Bruxelles hanno distolto l’attenzione dell’Europa dai suoi cronici problemi economici e finanziari. Dal 1° aprile, come già annunciato, il Quantitative Easing (QE) della Bce passerà da 60 a 80 miliardi di euro al mese per un ulteriore tentativo di stimolare la ripresa. Dunque la Bce acquisterà più titoli di Stato e accetterà anche le obbligazioni delle imprese…
Perché l'Unione europea si sta disunendo
La formula dell’Europa a due velocità – ma perché non a tre o quattro velocità? – è un tentativo per camuffare il processo di disgregazione del progetto integrativo in atto e un modo per garantire la sopravvivenza della superstruttura burocratica cresciuta in sessant’anni, ripartendola in due (o tre o quattro) sovrastrutture incaricate di dialogare tra loro perché il vero nodo…
Ecco tutti gli errori degli austeri europeisti
La sinistra ha sempre sostenuto che “tutto è politica”. Se è vero, l’anti-politica non esiste. Anche il cosiddetto populismo è, pertanto, politica. Come lo è l’assenteismo elettorale: un giudizio “politico” assoluto sulle forze politiche, di segno negativo e senza appello. Infatti la scelta di non recarsi alle urne è pur sempre una scelta, non un atto di pigrizia o di…
Perché agli Usa serve un nuovo Kissinger
La domanda è se il democratico Barack Obama onorerà il Premio Nobel per la pace di cui fu insignito appena entrato alla Casa Bianca, sette anni fa, impiegando l’ottavo e ultimo anno di mandato presidenziale con un’impresa militare diretta in Siria per lasciare un’impronta personale analoga a quella che il repubblicano George W. Bush ha lasciato in Afghanistan e in…