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Stipendi pubblici, dalla meritocrazia al grillismo il passo è breve. L'opinione di Cangini

Dal “governo del merito” ci si sarebbe aspettati ben altro approccio. Ci si sarebbe aspettati, come suggeriva Zangrillo, l’abbattimento del tetto massimo dei 240mila euro accompagnato dall’introduzione di parametri utili a valutare la produttività, il valore generato, l’efficacia delle soluzioni individuate, la soddisfazione del cittadino. E invece…

Basta ipocrisie, Israele ha ragione. Il corsivo di Andrea Cangini

Attaccare, sia pure simbolicamente, una base delle Nazioni Unite non è certo un atto commendevole, ma per cercare di comprendere le ragioni israeliane proviamo a stare ai fatti che hanno preceduto il lancio di missili sul contingente Unifil in Libano. La missione è ufficialmente fallita perché “non ha adempiuto al suo mandato”, dunque l’Onu dovrebbe ritirarla o cambiarne la natura. L’opinione di Andrea Cangini

La destra sulla Consulta fa quel che fece la sinistra (o almeno ci prova). La versione di Cangini

Non è a rischio la tenuta del sistema democratico, anzi l’attuale maggioranza ha provato a fare quanto fatto già in passato dalle forze di centrosinistra. Il commento di Andrea Cangini

Vietare la manifestazione pro Palestina è sbagliato, che le sinistre non ne condannino le tesi è inaccetabile

Mancando di prendere posizione con forza contro la manifestazione di sabato, e di fare con nettezza pulizia all’interno dei propri movimenti, i leader della sinistra danno l’impressione di condividerne le tesi o, quantomeno, di apprezzare i vantaggi elettorali dovuti ad una sostanziale ambiguità sul tema. Il corsivo di Andrea Cangini

Vi racconto la lunga marcia di Giorgia Meloni verso il Ppe. Scrive Cangini

La lunga, e oggettivamente lenta, marcia di avvicinamento di Fratelli d’Italia al Ppe è in corso da tempo, e in questi giorni sta registrando un piccolo balzo in avanti. Un percorso obbligato per chi della “democrazia” ha un’idea realistica piuttosto che retorica. Il corsivo di Andrea Cangini

Sciopero generale, la tazza di brodo di Maurizio Landini. Il commento di Cangini

Ieri, dopo aver incontrato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha tradotto la politica economica del governo in “anni di austerità, sacrifici e tagli”, di conseguenza annunciando che il sindacato “non starà a guardare”. A breve, dunque, la Cgil proclamerà un nuovo, ennesimo sciopero generale

Ucraina, l’inaffidabilità del campo largo come puntello ideale di un governo titubante

In un contesto politico diverso, quel voto sull’utilizzo delle armi occidentali in territorio russo potrebbe avere ripercussioni e potrebbe addirittura mettere in discussione la tenuta del governo. Ma il contesto gioca indiscutibilmente a favore di Giorgia Meloni. Finché l’unica alternativa a questo diviso centrodestra sarà il cosiddetto campo largo, la presidente del Consiglio potrà dormire sonni tranquilli. Il corsivo di Andrea Cangini

Con Fitto Meloni ottiene il massimo del possibile. Il commento di Cangini

Per l’Italia quella di oggi a Bruxelles è stata una buona giornata. Buona ma non ottima. Ora c’è solo da augurarsi che, quando verrà il momento del voto di convalida, gli europarlamentari del Pse, dei Verdi e dei Liberali non mettano pretestuosamente in croce il povero Fitto come accadde nel 2004 a Rocco Buttiglione. Il commento di Andrea Cangini

Perché la politica continuerà a subire le incursioni della magistratura. Scrive Cangini

Orsina sulla Stampa ha sollevato un problema, Toti, che da quel problema fu travolto, ha indicato una strada sul Giornale. È ragionevole immaginare che tra trent’anni saremo ancora qui a scrivere le stesse cose commentando fatti analoghi. Non sembra, infatti, che il ceto politico abbia la forza e forse anche nemmeno la voglia di metter mano al problema. Il commento di Andrea Cangini

Le oscure trame del Pd contro la nomina di Fitto lette da Cangini

Indipendentemente dalle casacche politiche, è interesse dell’Italia essere rappresentata col maggior peso politico possibile nella costituenda Commissione von der Leyen. È ragionevole immaginare che i socialisti europei stiano utilizzando le presunte pressioni del Partito democratico per negoziare deleghe di maggior peso ai propri commissari e che, dunque, un accordo verrà trovato. Ma è possibile che la mediazione comporti un ridimensionamento di Fitto. E questo non è un bene. Il corsivo di Cangini

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