Trattandosi di una questione strategica da cui dipende letteralmente il futuro dell’Italia, suggeriamo sommessamente all’esecutivo Meloni di recepire due appelli di queste ore. Il commento di Andrea Cangini
Andrea Cangini
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Condoni, il masochismo del Pd secondo Cangini
Il segretario uscente del Partito democratico Enrico Letta avrebbe avuto tutto l’interesse di cavalcare la polemica sul condono firmato dal governo Conte I, eppure il suo partito ha seguito un profilo basso, anzi bassissimo
L'incontro Calenda-Meloni è un raro caso di buona politica
Siamo una democrazia parlamentare e il Parlamento dovrebbe servire, come dice la parola, a parlarsi. A dichiarare la propria linea politica e a confrontarsi sul merito delle questioni. Carlo Calenda e Matteo Renzi non stanno facendo nulla di strano
Elogio del vincolo esterno (cui si è giustamente piegata Meloni)
Giorgia Meloni, e con lei il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, si sono in effetti piegati al “vincolo esterno europeo”. Ed è stato un bene per tutti, di sicuro per l’Italia. L’opinione di Andrea Cangini
Berlusconi vs Meloni? Non è tattica ma strategia. La versione di Cangini
Si tratta solo di, come usa dire tra gli esperti di marketing politico, “posizionamento politico”? È solo il tentativo di dare un carattere riconoscibile alla presenza di Forza Italia al governo?
Il Pd ha rinunciato a fare l'opposizione (e non da oggi). La versione di Cangini
Un’opposizione autorevole può mettere in difficoltà le maggioranze parlamentari e i governi sottolineandone in maniera efficace gli errori e soprattutto, se viene percepita come un’alternativa credibile di governo, può indurli a calibrare la propria azione politica sui canoni del realismo più che su quelli della demagogia
Salvini è il più insidioso tra gli avversari interni di Meloni. Scrive Cangini
In un’epoca in cui buona parte dell’interesse nazionale dipende dal gradimento internazionale, Salvini non si cura delle ripercussioni estere delle proprie uscite di politica interna. Mette in difficoltà il governo, e con esso l’Italia. Il commento di Andrea Cangini