Dopo il voto sia a sinistra che a destra si potrebbero avviare processi di scomposizione e ricomposizione degli schieramenti. Il problema è che nel frattempo c’è bisogno di governare il Paese
Carlo Fusi
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Legittimazioni parallele. Il feeling Letta-Meloni nel mosaico di Fusi
I leader di Pd e FdI, puntando a legittimarsi reciprocamente, ammettono che guidano coalizioni traballanti ed insicure e che pur vincendo non possono offrire agli elettori, a partire da quelli che li hanno scelti, garanzie di governabilità. Che invece è l’ingrediente fondamentale in una fase delicatissima come quella che ci piomberà addosso in autunno
Perché Meloni invoca il rischio stabilità. Il mosaico di Fusi
Se la maggioranza di centrodestra si divide e il centrosinistra si sfarina, chi e in che modo potrà assicurare stabilità e linearità d’azione governativa? Si sarà costretti a varare l’ennesimo esecutivo di larghe intese? Per evitarlo, la leader di Fdi punta alle riforme istituzionali. Ma per quelle dovrebbe coinvolgere l’opposizione. Rischiando di frantumare ancora di più la propria coalizione…
Quale sarebbe il miglior governo possibile. Il mosaico di Fusi
A meno di tre settimane dall’apertura delle urne, cosa bisogna auspicarsi dal voto del 25 settembre, quale esito è preferibile per riassorbire la crisi di sistema che avvolge l’Italia come un sudario da più di trent’anni? La rubrica di Carlo Fusi
Governare non è un video su TikTok. Il mosaico di Fusi
Passato il marasma della campagna elettorale, la coalizione vincente, presumibilmente quella del centrodestra, avrà davanti a sé la prova più difficile e importante: governare l’Italia. Farlo, e bene, non è come pubblicare un video su TikTok. La rubrica di Carlo Fusi
Perché l’ossessione del centrodestra per il Quirinale? Il mosaico di Fusi
È come se la triade FdI-Lega-FI, consapevole o convinta di avere i numeri dalla sua parte, ponesse sullo sfondo la battaglia contro il centrosinistra per concentrarsi sul Rubicone da attraversare per essere legittimata a governare: il via libera del Quirinale
C'è un legame tra le minacce di tipo malavitoso e le zuffe tra leader politici
Se oggi assistiamo ad una delle campagne elettorali più brutte, a un affollarsi di argomenti usti come randelli per colpire l’altro, ad una congerie di accuse reciproche sempre più gridate e sempre più inverosimili è a causa di una progressiva degenerazione dovuta al virus della demagogia. Il mosaico di Fusi
Accrocco o novità di successo? Il Terzo Polo nel mosaico di Fusi
Renzi e Calenda promettono il ritorno del metodo Draghi e invece faranno un regalo a Meloni, come scrive Stefano Ceccanti? Oppure riusciranno a smuovere lo scalcinato bipolarismo italiano (ri)portando alle urne scontenti e disillusi?
Con questi ingredienti politici, abbiamo perso la ricetta della governabilità?
Letta si trova a mettere in piedi una compagine che va da Calenda a Fratoianni, Meloni che ha un’autostrada davanti (lasciata dai suoi avversari) ha a che fare con due alleati con cui districarsi non sarà facile. Ma l’Italia politica è questa e non resta che augurarci un gigantesco in bocca al lupo. Il mosaico di Fusi
E se invece la soluzione fosse il “Campo Stretto”? Il mosaico di Fusi
Piuttosto che correre a costruire intese e coalizioni che non reggono il peso della governabilità, non sarebbe meglio che le forze politiche si presentino in solitaria, prive di ambiguità e strumentalità?