La diaspora turca in Germania ammonta a 3-4 milioni di persone. Di esse 1,55 milioni possiede una doppia cittadinanza e 1,44 milioni ha diritto al voto. Non si conosce quanti di essi siano curdi, poiché la legge, sia turca sia tedesca, vieta i censimenti etnici. Gli esperti li valutano fra i 650 e gli 800mila (mediamente il 15% del totale…
Carlo Jean
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Protezionismo e sicurezza. Quale strategia per gli asset nazionali?
Nel mondo globalizzato, soprattutto con il crescente protezionismo, la geoeconomia ha occupato il ruolo un tempo svolto dalla geostrategia. L’ordine militare è finito, ma non è stato sostituito da uno economico globale. Domina la competizione economica. In essa gli Ide (Investimenti diretti all’estero), specie quelli finanziati dai “fondi sovrani di ricchezza” svolgono un rilevante ruolo sulla potenza degli Stati. I…
Con Donald Trump ritorna la "Power Politics". L'opinione del generale Jean
Dopo la fine della guerra fredda e il “momento unipolare” americano, si pensava che una nuova grande guerra mondiale fosse divenuta tanto improbabile da poter essere considerata impossibile. I nemici principali erano il terrorismo e l’instabilità interna degli Stati deboli. Nessuno dubitava della superiorità assoluta degli USA e delle loro capacità di leadership “benevola”. La competizione economica e tecnologica –…
La grande assente nel dibattito elettorale: la politica estera e di sicurezza
Nel dibattito elettorale è praticamente assente la politica estera, a parte le generiche affermazioni di filo-europeismo e di filo-atlantismo. Eppure un Paese come l’Italia, export-led e in cui due delle maggiori preoccupazioni dell’opinione pubblica sono l’immigrazione e il terrorismo, essa dovrebbe avere un significativo rilievo, per quanto ridotti possano essere gli spazi della reale autonomia nazionale. Tale esigenza è confermata…
La Cina penetra nell’Europa centro-orientale e balcanica
Il 28 novembre si è tenuto a Budapest il 6° incontro ad alto livello del gruppo “16+1”, che comprende la Cina e tutti i Paesi dell’Europa centro-orientale, baltica e balcanica, di cui 11 sono anche membri dell’Ue. Il gruppo gestisce un fondo di dieci miliardi di euro, dati dalla Cina per lo sviluppo delle infrastrutture – porti, autostrade e ferrovie…
Vi spiego perché il fenomeno Puigdemont si sgonfierà
Le vicende catalane presentano aspetti strani se non buffi. Il primo è rappresentato dalla decisione del governo spagnolo di usare il pugno duro, prima nel referendum, poi nell’arresto dei componenti del governo regionale. Le conseguenze erano più che prevedibili. Intanto, tutti i partiti indipendentisti catalani, molto divisi e conflittuali fra loro, si sono coalizzati e sono stati raggiunti da molti…
Perché è sbagliato sottovalutare la potenza nucleare della Corea del Nord
I presidenti nordcoreani si sono sempre distinti per i fioriti insulti indirizzati ai loro omologhi statunitensi. Lindon Johnson era stato chiamato “cadavere vivente”; George W. Bush “tirannico imbecille”; Obama “clown e “scimmia”. Donald Trump, definito da Kim Jong-un (in foto) tra l’altro “vecchio e senile”, è stato il primo a rispondere per le rime. Ha ripetuto più volte che il giovane…
Donald Trump, la Corea del Nord nucleare e le 2 ipotesi contro Kim Jong-un
Il dittatore del piccolo Stato nordcoreano – 25 milioni di abitanti, meno della metà di quelli della Corea del Sud e del 20% di quelli del Giappone – ha ripetutamente sfidato gli Usa e anche la Cina. Kim Jong-un ha finora vinto. Ha “visto” il bluff di Donald Trump, umiliando gli Usa e preoccupando i loro alleati. Ha eliminato gli esponenti nordcoreani…
Cosa farà Isis dopo le mazzate incassate a Mosul e Raqqa
(Seconda parte; la prima parte si può leggere qui) L’Isis non scomparirà dopo le sconfitte a Mosul e Raqqa. Come l’“Araba Fenice” risorgerà dalle sue ceneri, adeguandosi alle circostanze. Da proto-Stato si trasformerà in organizzazione insurrezionale o terroristica, immersa nelle varie società. Forse solo il soddisfacimento delle aspirazioni sunnite, oppresse in Iraq e in Siria dai governi sciiti, potrebbe diminuire…
Tutti gli effetti della sconfitta di Isis a Mosul e Raqqa
Dopo la perdita di Mosul e di Raqqa, l’Isis cesserà dall’essere un proto-stato. Finirà anche il sogno di poter ricreare immediatamente il Califfato. Esso forniva una soluzione alla frammentazione dell’Islam arabo in Stati sul modello occidentale, imposta da Parigi e Londra, alla fine della prima guerra mondiale. Gli europei, per i loro interessi, avevano sovrapposto confini artificiali a realtà tribali,…