Con il ritiro dall’Afghanistan a fine 2014 e l’improbabilità di nuovi interventi “di pace”, si pensava che la NATO avesse perso ogni rilevanza, che fosse un’impresa che avesse perduto il mercato e la domanda dei suoi prodotti. L’Alleanza aveva dimostrato notevole flessibilità, adattandosi alle circostanze ed estendendo i suoi compiti: cambiando cioè mercato e prodotto. Non si vedeva a che…
Carlo Jean
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Vi spiego perché Putin col gas non può guerreggiare troppo con l'Occidente
La crisi ucraina ha portato al centro dell’attenzione della politica internazionale il problema della sicurezza energetica. L’Europa è troppo dipendente dal gas russo. Importa dalla Russia il 30% dei suoi fabbisogni. Taluni Stati hanno però una dipendenza del 50%. Sono quindi particolarmente vulnerabili a pressioni politiche e a ricatti da parte di Mosca. Il problema riguarda sia la quantità degli…
Ecco di cosa parlerà Obama a Napolitano e Renzi
La visita a Roma del presidente statunitense Barack Obama – con moglie, figlie e madre – è importante. In realtà, le visite di Stato sono due, profondamente diverse fra loro. La prima riguarda lo Stato italiano. Obama incontrerà il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio. Verosimilmente, essa è più rilevante per l’Italia, soprattutto per le ricadute che avrà…
Che cosa si sono detti Obama e Papa Francesco
La visita a Roma del presidente statunitense Barack Obama – con moglie, figlie e madre – è importante. In realtà, le visite di Stato sono due, profondamente diverse fra loro. La prima riguarda lo Stato italiano. Obama incontrerà il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio. Verosimilmente, essa è più rilevante per l’Italia, soprattutto per le ricadute che avrà sulla litigiosa…
Tutte le sfide logistiche del ritiro dall'Afghanistan
Oggi sono presenti in Afghanistan circa 57.000 soldati dell’ISAF (International Security Assistance Force). 34.000 sono gli americani. Circa 2.000 gli italiani. A fine dicembre, saranno ritirati. Ne dovrebbero restare circa 10.000 soldati, di cui 800-900 italiani, con compiti addestrativi e di supporto delle forze afgane (Operazione Resolute Support) e con un nucleo di forze speciali e di droni americani, destinati…
Perché la crisi ucraina non cambierà gli equilibri del mondo
Con l’annessione della Crimea, Putin ha violato un principio centrale dell’ordine mondiale: l’inviolabilità dei confini. Rivendicando il suo diritto di proteggere tutti i russi, anche quelli che vivono in altri Stati, minaccia l’integrità territoriale di altri Paesi. Si è tolta anche la soddisfazione di fare una lezione di moralità all’Occidente, dicendo che è intervenuto per difendere i diritti umani e…
Tunisia, un raggio di sole sulla Primavera araba
Finalmente una buona notizia dalla sponda Sud del Mediterraneo. Nell’Assemblea Nazionale Costituzionale tunisina è stato trovato ormai da un mese un compromesso tra i vertici fra il partito islamico moderato Ennahda e il principale partito laico di opposizione, Nidaa Tounes. Esso ha consentito l’approvazione a larga maggioranza di una buona Costituzione, che faciliterà la stabilità della Tunisia e i suoi…
Ecco come la strategia italo-tedesca può sbrogliare la matassa ucraina
È difficile dire chi abbia vinto e chi abbia perso nella vicenda ucraina. Bisognerebbe conoscere gli obiettivi di Putin. Secondo taluni, i suoi obiettivi erano limitati alla sola Crimea. Secondo altri, sarebbero stati più ambiziosi. Lo “zar” si sarebbe proposto di “finlandizzare” l’intera Ucraina, riportandola nell’orbita di Mosca. Sarà impossibile saperlo. A parer mio, Putin si sarebbe comportato a seconda…
Ucraina, così Putin ha messo spalle al muro l'Occidente
La Russia non è fuori gioco nella difesa dei suoi interessi in Ucraina. Ha buone carte in mano e le gioca con abilità e spregiudicatezza. Putin è un buon giocatore di scacchi. Ha preparato brillantemente l’intervento in Crimea. L’ha gestito con brutale razionalità strategica. Ha vinto il primo round, ma non la partita. LA MASCHERA RUSSA Si è mascherato dietro…
Ecco le tre opzioni di Putin su Ucraina e Crimea
La Russia non è fuori gioco nella difesa dei suoi interessi in Ucraina. Ha buone carte in mano e le gioca con abilità e spregiudicatezza, unite a una ragionevole cautela e pragmatismo. Sa che l’Occidente è diviso e impotente. Gli Usa e il Regno Unito si erano impegnati a farlo a garantire la sicurezza e unità dell’Ucraina con il Memorandum…