Oggi sono presenti in Afghanistan circa 57.000 soldati dell’ISAF (International Security Assistance Force). 34.000 sono gli americani. Circa 2.000 gli italiani. A fine dicembre, saranno ritirati. Ne dovrebbero restare circa 10.000 soldati, di cui 800-900 italiani, con compiti addestrativi e di supporto delle forze afgane (Operazione Resolute Support) e con un nucleo di forze speciali e di droni americani, destinati…
Carlo Jean
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Perché la crisi ucraina non cambierà gli equilibri del mondo
Con l’annessione della Crimea, Putin ha violato un principio centrale dell’ordine mondiale: l’inviolabilità dei confini. Rivendicando il suo diritto di proteggere tutti i russi, anche quelli che vivono in altri Stati, minaccia l’integrità territoriale di altri Paesi. Si è tolta anche la soddisfazione di fare una lezione di moralità all’Occidente, dicendo che è intervenuto per difendere i diritti umani e…
Tunisia, un raggio di sole sulla Primavera araba
Finalmente una buona notizia dalla sponda Sud del Mediterraneo. Nell’Assemblea Nazionale Costituzionale tunisina è stato trovato ormai da un mese un compromesso tra i vertici fra il partito islamico moderato Ennahda e il principale partito laico di opposizione, Nidaa Tounes. Esso ha consentito l’approvazione a larga maggioranza di una buona Costituzione, che faciliterà la stabilità della Tunisia e i suoi…
Ecco come la strategia italo-tedesca può sbrogliare la matassa ucraina
È difficile dire chi abbia vinto e chi abbia perso nella vicenda ucraina. Bisognerebbe conoscere gli obiettivi di Putin. Secondo taluni, i suoi obiettivi erano limitati alla sola Crimea. Secondo altri, sarebbero stati più ambiziosi. Lo “zar” si sarebbe proposto di “finlandizzare” l’intera Ucraina, riportandola nell’orbita di Mosca. Sarà impossibile saperlo. A parer mio, Putin si sarebbe comportato a seconda…
Ucraina, così Putin ha messo spalle al muro l'Occidente
La Russia non è fuori gioco nella difesa dei suoi interessi in Ucraina. Ha buone carte in mano e le gioca con abilità e spregiudicatezza. Putin è un buon giocatore di scacchi. Ha preparato brillantemente l’intervento in Crimea. L’ha gestito con brutale razionalità strategica. Ha vinto il primo round, ma non la partita. LA MASCHERA RUSSA Si è mascherato dietro…
Ecco le tre opzioni di Putin su Ucraina e Crimea
La Russia non è fuori gioco nella difesa dei suoi interessi in Ucraina. Ha buone carte in mano e le gioca con abilità e spregiudicatezza, unite a una ragionevole cautela e pragmatismo. Sa che l’Occidente è diviso e impotente. Gli Usa e il Regno Unito si erano impegnati a farlo a garantire la sicurezza e unità dell’Ucraina con il Memorandum…
Vi spiego perché la crisi ucraina è solo all'inizio
Dopo l’entusiasmo per le dimostrazioni di piazza che in tre mesi hanno fatto fuggire da Kiev il presidente Viktor Yanukovich, è giunta l’ora della verità. La ricostruzione della normalità è sempre più difficile della distruzione di un regime. Lo si è visto nelle primavere arabe. Per complicare le cose, l’opposizione è divisa. Le varie fazioni bisticceranno fra di loro. I…
Internet, ecco i veri interessi del finto anti-americanismo di Merkel e Hollande
Le dispute sulle rivelazioni di Edward Snowden sulla massiccia raccolta - da parte della National Security Agency (NSA) e delle agenzie ad essa associate nell’accordo Five Eyes (UK, Canada, Australia e Nuova Zelanda) - dei dati dalla rete globale Internet, continua a suscitare tensioni fra l’Europa e gli USA. Vi è in questo molta ipocrisia. La retorica dei principi si…
Perché l'egemonia del dollaro Usa è destinata a durare
Le teorie sui cicli di vita degli imperi – da Vico, a Kennedy, a Ferguson – hanno sempre evidenziato la stretta correlazione fra potenza economica e geopolitico-militare. Il declino degli imperi è stato preceduto dal loro indebitamento. PRESTIGIO IN CALO Una recente interessante pubblicazione dell’International Institute for Strategic Studies - Alan Wheatley (ed) “The Power of Currencies and Currencies of…
Così lo zar Vladimir ha trasformato Sochi in Putingrad
L’apertura dei giochi invernali di Sochi è stata dominata dalle critiche per la legislazione e la propaganda anti-gay fatta dal Cremlino, perché non tutti i lavori erano stati terminati, perché si era speso troppo (ben 51 miliardi di dollari, contro i meno di 15 spesi per le Olimpiadi di Londra) e dalle preoccupazioni per la sicurezza. Esse sono state accresciute…