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Corrado Ocone About Corrado Ocone

Corrado Ocone, si occupa di filosofia e teoria politica, con particolare attenzione alle tematiche del neoidealismo italiano e del pensiero liberale. Collabora a vari organi di stampa nazionali e a riviste scientifiche italiane e straniere. È direttore dell’area scientifica di “Nazione futura” e membro del comitati scientifici della Fondazione Cortese di Napoli, della Fondazione Craxi, della Fondazione Fare Futuro, della Fondazione Tatarella e dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain. Fra i suoi volumi: Benedetto Croce. Il liberalismo come concezione della vita (Rubbettino, 2005, poi Il Sole 24 Ore 2013); La libertà e i suoi limiti. Antologia del pensiero liberale da Filangieri a Bobbio (con Nadia Urbinati, Laterza 2006); Liberali d’Italia (con Dario Antiseri, Rubbettino, 2011); Il nuovo realismo è un populismo (con Donatella Di Cesare e Simone Regazzoni, Il Melangolo, 2013); Liberalismo senza teoria (Rubbettino, 2013); Il liberale che non c’è. Manifesto per l’Italia che vorremmo (curatore, Castelvecchi 2015); Il liberalismo nel Novecento. Da Croce a Berlin (Rubbettino, 2016); Attualità di Benedetto Croce (Castelvecchi, 2016); La cultura liberale. Breviario per il nuovo secolo (Giubilei Regnani, 2018); Europa. L’Unione che ha fallito (Historica, 2019): La chiave del secolo. Interpretazioni del Novecento (Rubbettino, 2019) Corrado Ocone is a philosopher and political theorist; his specific interests lie in the areas of Italian Neoidealism and Liberal Thought. He writes in national and international journal. He is the Scientific Director of the “Nazione Futura” and member of the scientific committee of the Fondazione Cortese, Fondazione Craxi, Fondazione Fare Futuro, Fondazione Tatarella and Istituto Internazionale Jacques Maritain. Some of his books include Benedetto Croce. Il liberalismo come concezione della vita (Rubbettino, 2005, poi Il Sole 24 Ore 2013); La libertà e i suoi limiti. Antologia del pensiero liberale da Filangieri a Bobbio (con Nadia Urbinati, Laterza 2006); Liberali d’Italia (con Dario Antiseri, Rubbettino, 2011); Il nuovo realismo è un populismo (con Donatella Di Cesare e Simone Regazzoni, Il Melangolo, 2013); Liberalismo senza teoria (Rubbettino, 2013); Il liberale che non c’è. Manifesto per l’Italia che vorremmo (curatore, Castelvecchi 2015); Il liberalismo nel Novecento. Da Croce a Berlin (Rubbettino, 2016); Attualità di Benedetto Croce (Castelvecchi, 2016); La cultura liberale. Breviario per il nuovo secolo (Giubilei Regnani; Europa. L’Unione che ha fallito (Historica, 2019): La chiave del secolo. Interpretazioni del Novecento (Rubbettino, 2019)

Un patto per il Quirinale. La proposta di Verdini nella bussola di Ocone

Il ragionamento di Verdini è logico sicuramente, ma soprattutto evidenzia con precisione il pericolo che la candidatura di Berlusconi porta con sé per l’intero centrodestra. E quindi anche per Matteo Salvini, che rischia di perdere una partita politica per lui importantissima senza nemmeno aver giocato

Tutte le tattiche di Salvini, ma anche no. La bussola di Ocone

Che la riconferma del ticket Mattarella/Draghi costituisca l’ennesima e clamorosa sconfitta del nostro sistema politico, ai partiti, incapaci di vedere oltre il loro giardinetto, non sembra interessare più di tanto. E questo è forse il dato più drammatico della situazione di stallo creatasi. La bussola di Corrado Ocone

Quattro carte e una scartina dei Cinque Stelle per il Quirinale. La bussola di Ocone

Minimi comun denominatori fra i parlamentari a Cinque Stelle, ce ne sono pochi, anzi forse uno solo: far continuare la legislatura. Attorno a questo asse si possono mettere in fila le opzioni che si presentano al partito, le carte da gioco diciamo così. La rubrica di Corrado Ocone

Non sottovalutate il fronte interno. Partiti e Quirinale nella bussola di Ocone

L’impressione è che i giochi si faranno all’ultimo e che in questa fase, nonostante mosse e contromosse, i leader staranno attenti soprattutto a rinsaldare il loro “fronte interno” in previsione della “battaglia finale”. La bussola di Corrado Ocone

Chi sale e chi scende. Le pagelle del 2021 di Ocone

Corrado Ocone ci offre un giudizio sintetico, sotto forma di voto, sui protagonisti del 2021, attenendosi nella misura del possibile a un metro strettamente politico. Chi sarà il primo della classe?

Draghi e Macron, destini incrociati. La bussola di Ocone

Pochi hanno notato un fattore che accomuna i due leader in questo momento e che rende debole la loro strategia, il futuro politico incerto nei loro rispettivi Paesi. Un futuro che si giocherà tutto nei primi mesi dell’anno che verrà. La rubrica di Corrado Ocone

Per Draghi è tempo (ancora) di ampia maggioranza. La bussola di Ocone

Il premier nella sua conferenza stampa di fine anno ha insistito sulle “ampie maggioranze” future. Forse con lo scopo “civile” di sferzare i partiti ad una loro maturazione. È ovvio che una normale dialettica democratica preveda la conflittualità politica fra i partiti, ma essa in Italia scade spesso in una sorta di “guerra civile”, in una vera e propria delegittimazione morale dell’avversario. La rubrica di Corrado Ocone

Tutti gli occhi dell’Europa sul Presidente. La bussola di Ocone

I “grandi elettori” dovrebbero tener presente un ammonimento che, parafrasando quanto era scritto su un famoso manifesto elettorale della Dc, potrebbe suonare così: “Attento a come voti perché il mondo e l’Europa ci guardano”. La rubrica di Corrado Ocone

Centrodestra, non ci allarghiamo. O sì? La bussola di Ocone

Oggi Matteo Renzi agisce sul terreno del centrodestra perché quello di sinistra gli è precluso. E su questo terreno agirà probabilmente, secondo molti, anche quando, fra un mese o poco più, si comincerà a votare il nuovo Presidente della Repubblica. Quindi il cosiddetto “centrodestra allargato” è nelle cose stesse. La rubrica di Corrado Ocone

Renzi, Salvini e il kingmaker che non c’è. La bussola di Ocone

Non è difficile vedere una certa perfidia nelle parole di Renzi a cui forse una spaccatura nel centrodestra non nuocerebbe, o meglio non nuocerebbe una situazione in cui né la destra né la sinistra riescano a combinare granché. E un kingmaker che fallisce semplicemente non lo è più

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