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Davide Giacalone About Davide Giacalone

Dal 1979 in poi, mentre continuava a crescere il numero dei tossicodipendenti, si è trovato al fianco di Vincenzo Muccioli, con il quale ha collaborato, nella battaglia contro la droga. Dal 1980 al 1986 è stato segretario nazionale della Federazione Giovanile Repubblicana. Dal luglio1981 al novembre 1982 è stato Capo della Segreteria del Presidente del Consiglio dei Ministri. Dal 1987 all’aprile 1991 è stato consigliere del Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni, che ha assistito nell’elaborazione dei disegni di legge per la regolamentazione del sistema radio-televisivo, per il riassetto delle telecomunicazioni e per la riforma del ministero PT, oltre che nei rapporti internazionali e nel corso delle riunioni del Consiglio dei Ministri d’Europa. È stato consigliere d’amministrazione e membro del comitato esecutivo delle società Sip, Italcable e Telespazio. Dal 2003 al 2005 presidente del DiGi Club, associazione delle Radio digitali. Nel 2008 riceve, dal Congresso della Repubblica di San Marino, l’incarico quale consulente per il riassetto del settore telecomunicazioni e per predisporre le necessarie riforme in quel settore. Nel maggio del 2010 ha ricevuto l’incarico di presiedere l’Agenzia per la diffusione delle tecnologie dell’innovazione, dipendente dalla presidenza del Consiglio. Nel corso di tale attività ha avuto un grande successo “Italia degli Innovatori”, che ha permesso a molte imprese italiane di accedere al mercato cinese. Con le autorità di quel Paese, crea tre centri di scambio: tecnologia, design, e-government. Nel novembre del 2011 si è dimesso da tale incarico, suggerendo al governo di chiudere la parte improduttiva dell’Agenzia, anche eliminando le sovrapposizioni con altri enti e agenzie. Dal 2015 al 2016 è membro dell’Advisory Board di British Telecom Italia. È autore di numerosi articoli, studi e libri

Prescrizione, Autostrade e coronavirus. Le sfide del governo secondo Giacalone

L’incivile riforma della prescrizione, la condanna ad essere processati a vita, voluta dalla maggioranza composta da Movimento 5 Stelle e Lega e ora subita dal Pd, con nausea ma senza ribellione, innesca un problema politico che non va in prescrizione e mina il governo. Nella sua stabilità o nella sua credibilità. L’inaugurazione dell’anno giudiziario, come ogni anno, si trasforma in…

Le regionali, la memoria e le occasioni perse. Il commento di Giacalone

Vince la continuità. Perde il superomismo. Scomparso il merito. In Calabria chi governa perde. Che l’avversario, oggi vincente, non sia estremista agevola e accelera. In Emilia-Romagna chi governa non perde da mezzo secolo. Che l’avversario sia un estremista agevola e ritarda. I 5 Stelle vanno male alle regionali, ma questa volta non sono andati proprio. Il fenomeno è in esaurimento.…

Bonus Conte? Non chiamatelo sgravio fiscale. La diagnosi di Giacalone

Stupisce che gente comunque avveduta, che ha dimostrato, se non altro, una discreta capacità di barcamenarsi, non si renda conto che annunciare generosità fiscali alla vigilia delle urne, per giunta regionali, svilisca anziché impreziosire l’annuncio stesso. Stupisce anche che non s’impari nulla dall’esperienza, vivendo in un eterno presente dimentico di come bonus e assunzioni propiziarono a Matteo Renzi, giusto per citare…

Cuneo fiscale o Irpef? Iniziamo dalla spesa. L'analisi di Giacalone

Sono tutti a favore della diminuzione della pressione fiscale, ma quella resta a livelli demoniaci. Tutti parlano di necessario shock per riprendere a crescere, ma poi restano scioccati nell’immobilismo. Ora il governo si divide, tanto per cambiare, sul come e dove cominciare:  Si comincia dalla spesa, se si vuole andare da qualche parte. I dati elaborati da Confindustria ed Itinerari…

Due ministeri al posto di uno. Ecco il Conte equilibrista raccontato da Giacalone

Due ministeri al posto di uno. La classica idea che avrebbe scatenato l’ira furibonda dei pentastellati che furono, mentre ora plaudono soddisfatti dopo avere maledetto il loro stesso ministro. Nominare uno studente all’istruzione e un malato alla sanità potrebbe sembrare ardito, ma il sano corporativismo di un dirigente scolastico in Viale Trastevere e un rettore all’indirizzo da destinarsi è sembrato…

Taglio dei parlamentari, andare a referendum è prudente. Parola di Giacalone

I Parlamenti democratici possono ben funzionare anche con parlamentari che rappresentino un numero più alto di cittadini, quindi in numero inferiore. Già succede in Paesi paragonabili all’Italia. Ma che funzionino meglio o peggio solo a seconda di quanti li popolano non è suggerito da alcuna esperienza reale, mentre il taglio dei parlamentari fine a sé stesso risponde più a un…

Perché dentro la salamoia delle Sardine ci siamo tutti. Il commento di Giacalone

La salamoia (saor in veneziano) avanza, ma non agguanta solo le Sardine, ci siamo dentro tutti. Da troppo. L’iniziativa, partita da Bologna, è stata attaccata con argomenti insensati e appoggiata non diversamente. Sfugge il nocciolo, che non riguarda una parte, ma il tutto. Non si manifesta, dicono gli antipatizzanti, contro l’opposizione (ovvero Salvini). Dimenticano che quell’opposizione era al governo fino…

La Popolare di Bari, i banchieri e i risparmiatori. Il punto di Giacalone

Non salviamo i banchieri, salviamo i risparmiatori. Dietro questa affermazione, priva di senso, ritornata in auge con Popolare di Bari, opportunamente commissariata dalla Banche d’Italia, prospera l’equivoco e si genera un costume che mira ad aggirare le regole, continuando a saccheggiare i soldi dei contribuenti. Non solo, serve anche a prolungare l’imbroglio che ha imbrogliato chi voleva imbrogliare: usare i…

La casa unica per la famiglia è bislacca e nuoce. Giacalone spiega perché

La legge di Bilancio cambia nel mentre la scrivono, senza per questo riuscire a trovare un significato. Era la ragione per cui il precedente governo è caduto, dato che la distanza fra le parole e i fatti, fra le promesse e le possibilità aveva superato la gittata di quale che sia ponte, sicché il cambio di maggioranza doveva servire a…

Cosa può fare l'Italia dopo i dati Ocse sulla scuola. I consigli di Giacalone

L’ignoranza cresce e le colpe sono diffuse. I dati pubblicati dall’Ocse non ci dicono nulla che già non sapessimo, ma ci dicono molto che ci si ostina a non volere capire. Peggio: lo si rifiuta. Misurando la capacità di leggere e comprendere un testo i risultati migliori emigrano ad oriente. E già questo la dice lunga: i Paesi di più…

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