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Stefano Parisi

Perché Stefano Parisi sarà salutare per tutti gli schieramenti

I lettori di ItaliaOggi lo ricordano bene: quando Stefano Parisi si candidò a sindaco di Milano, lo salutammo come il possibile futuro leader del centro-destra, colui che avrebbe potuto superare la dissoluzione in gruppi e gruppetti e subentrare a un Berlusconi declinante. Aggiungemmo che, per Parisi, sarebbe stato meglio una brillante corsa, un'affermazione indiscutibile ma non la vittoria che l'avrebbe…

Migranti migrazione

Tutto quello che non si dice sui costi dell'accoglienza di migranti e profughi

Nella commedia degli equivoci messa in scena tra Bruxelles e i paesi dell'Unione, siamo alle battute finali, quelle in cui la verità viene a galla e chi s'è comportato con la furbizia di un Bertoldo paga pegno. Parliamo di commedia degli equivoci, riferendoci agli ultimi due anni di decisioni europee in materia di immigrazione che, alla fine, hanno portato, col…

Giulio Regeni, l'Italia, l'Egitto e le anime pie

L'Italia non dichiarerà guerra all'Egitto né romperà le relazioni diplomatiche. Al massimo, inserirà la terra dei faraoni nell'elenco delle mete sconsigliate e gli italiani se ne fregheranno come se ne fregano nonostante le aggressioni terroristiche che, per fortuna, sembrano in flessione. Ma perché il governo Renzi si è impegnato in una battaglia diplomatica che non aveva alcuna possibilità di successo?…

Brennero, tutti gli effetti nefasti della decisione dell'Austria per l'Italia

L'approvazione della riforma costituzionale e la scomparsa di Gianroberto Casaleggio sembrano già archiviati di fronte all'imporsi del problema del giorno: l'imminente chiusura del Brennero da parte dell'Austria. Il problema - che noi italiani, con l'atavica furbizia, abbiamo esorcizzato per anni - ci si ripropone in tutta la sua drammaticità. Le conseguenze, infatti, della decisione austriaca sono facilmente immaginabili: il ristagno…

Raffaele Cantone ha sempre ragione?

La sensazione è quella che si continui a sparare nel mucchio, tanto, fra tanta gente, di sicuro ci sono i corrotti, i concussori, i falsari e, comunque, i malandrini. Questo, a prima vista, si ricava dall'ennesima denuncia di Raffaele Cantone, questa volta a proposito della sanità pubblica. Che il fenomeno fosse ignoto non si può dire, visto che i costi…

Tutte le false contorsioni della sinistra Pd su Verdini

La chiamano narrazione, ma il suo vero nome è mistificazione. Eccone un esempio. L'ultimo. Nella polemica tra maggioranza e minoranza Pd, torna di continuo il richiamo all'Ulivo, come un periodo politico d'oro per la sinistra italiana. A dire il vero, il primo a evocarlo è stato Bersani seguito a ruota dallo stesso Renzi. Nella realtà i governi dell'Ulivo, in senso…

Perché non convincono le lamentele di Letta e Monti contro Renzi

Il ritorno sulla scena di Monti e di Letta per rimproverare a Renzi la sua fermezza nei confronti dell'Europa è la banale riproposizione di promozioni personali nella speranza che il premier si trovi presto in difficoltà tali da essere costretto a passare la mano. Insomma, nel mondo politico, lo sciacallaggio è uno sport diffuso, ma da due ex-primi ministri si…

Chi attacca e perché Matteo Renzi

L'avevamo immaginato che, mano a mano che fosse andato avanti, Matteo Renzi sarebbe diventato l'obbiettivo privilegiato del vecchio mondo, quello ancorato ai riti, ai compromessi e ai ricatti della prima e della seconda Repubblica, nelle quali aveva prosperato. C'erano state due personalità politiche che avevano sparigliato ed erano state oggetto di una forsennata campagna. Bettino Craxi che, non solo aveva…

Perché elogio Renzi che redarguisce Merkel

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo un estratto del commento di Domenico Cacopardo apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. La performance di Matteo Renzi a Bruxelles è di quelle di cui si conserverà memoria nei polverosi corridoi di Palazzo Berlaymont (sede degli uffici della Commissione europea): dopo anni di profondi inchini e di smaccati ossequi alla…

Conferenza di Parigi sul clima, obiettivi e bufale

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l'articolo di Domenico Cacopardo apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Se fosse vivo Carlo Marx, probabilmente, contesterebbe inorridito i suoi attuali epigoni per la sceneggiata ambientalista messa in scena a Parigi. E ricorderebbe che la questione è sempre quella dei rapporti tra capitale e lavoro e che, in fondo…

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