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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Via Haftar, riparte il petrolio. Libia verso la Fase 2 (anche per l’Eni si spera)

La fine della campagna militare per conquistare Tripoli, la sconfitta militare con la ritirata dalla Tripolitania di Khalifa Haftar — signore della guerra dell’Est libico a cui  la Russia e soprattutto l’Egitto stanno costruendo una exit strategy dignitosa — porta i suoi primi frutti. Effetti collaterali di estrema importanza: il campo pozzi di Sharara torna lentamente a funzionare. Da oltre…

Proxy war e diplomazia. Cosa si muove dentro (e fuori) la Libia

In Libia, le intense attività politico-diplomatiche di questi giorni e gli annunci possibilisti dell'Onu su un nuovo ciclo di negoziati, sono accompagnati da evoluzioni militari sul campo. Il conflitto continua, e dopo il ritiro delle forze del signore della guerra dell'Est, Khalifa Haftar, dall'intera Tripolitania settentrionale, il piano di assalto a Tripoli lanciato 14 mesi è praticamente fallito. Non è…

Incidente nell'Artico. Così Putin ci fa campagna elettorale

"Ma lei è a posto con la testa oppure ha qualche problema?": il presidente russo, Vladimir Putin, è sbottato così contro il responsabile della Norilsk-Taimyr Energy di Norilsk, città sopra al Circolo polare artico da dove è scaturito un versamento enorme di gasolio che è finito nel Mare di Kara, attraverso il fiume Pyasina, in cui a sua volta affluisce l'Ambarnaya. È lì…

Non dite al governo che Haftar si ritira (e si allea con Russia, Iran e Venezuela)

Il Wall Street Journal ha un insight interessante sul signore della guerra dell'Est, Khalifa Haftar. Il giornale americano rivela – attraverso funzionari americani, europei e libici – che il miliziano ribelle avrebbe avuto un ruolo da mediatore su traffici di petrolio di contrabbando tra Venezuela e Iran. Ossia, la materializzazione di due dei principali nemici degli Stati Uniti, parte dell'asse anti-americano composto…

Italia, Usa, Russia, Turchia, Francia. Così il dossier Libia muove le diplomazie

Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo francese, Jean-Yves Le Drian, che ha avuto al centro due argomenti interconnessi: la crisi libica e i rapporti transatlantici, che anche nella crisi libica trovano una declinazione delicata, dove la Nato è allineata su Tripoli ma attiva molto dalle retrovie, o la Turchia impegnata a difendere (per…

Risiko Afghanistan. Ecco perché i negoziati con i talebani traballano

Il distanziamento dei Talebani da Al Qaeda è tutt'altro che in atto, anzi all'opposto i contatti procedono, nonostante gli Stati Uniti abbiamo messo la questione come condizione necessaria per portare avanti l'accordo di pacificazione con l'organizzazione afghana. Le informazioni più recenti sulla continuazione di queste relazioni sono state messe nero su bianco da un report del Consiglio di Sicurezza delle…

Turchia e Grecia. Geopolitica del turismo a cavallo del Mediterraneo

La pandemia prodotta dal coronavirus SarsCoV-2 ha messo a nudo anche le dinamiche di quella che potremmo chiamare "geopolitica del turismo", declinazione apparentemente soft della materia, ma che ne preserva i basilari rapporti di forza e le dinamiche espansive. È il caso della competizione tra Paesi del Mediterraneo sulle riaperture post-virus, e relazioni basate sull'incoming. Su tutti, Grecia e Turchia, rivali…

In Libia il premier Conte segna la sua Caporetto. Ecco perché

L'Italia alla ricerca di equidistanza rischia di "non andare da nessuna parte", commenta con Formiche.net una fonte interna al Governo di accordo nazionale della Libia. La reazione è al doppio contatto, sul doppio fronte libico, di questi ultimi giorni: secondo uno schema stanco e infruttuoso, il premier Giuseppe Conte ha prima parlato al telefono con l'omologo di Tripoli, Fayez Serraj,…

Le rivolte negli Usa? Caso Floyd è un test per Trump (e Biden). Parla Spannaus

Non si fermano le proteste che hanno seguito l'uccisione, durante un arresto, dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis, anche perché "questo ennesimo episodio di violenza della polizia avviene in un momento molto particolare – spiega a Formiche.net Andrew Spannaus, analista e saggista americano – con la crisi legata al virus che ha accentuato le disuguaglianze sociali e vede una parte della società americana molto più…

Conte chiama Haftar. Italia ancora indecisa sulla Libia

Il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ha avuto un colloquio telefonico con il signore della guerra dell'Est libico, il capo miliziano Khalifa Haftar, che gode di questo genere di contatti politico-diplomatici perché diventano una forma di legittimazione. Haftar guida una milizia (nota con la sigla Lna) – sponsorizzata da Russia ed Emirati Arabi, secondariamente da Egitto e Francia – che…

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