Una base militare in Iran sarebbe stata colpita da Israele in modo molto lieve e quasi simbolico. L’obiettivo è mandare un messaggio senza innescare un’escalation?
Emanuele Rossi
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Perché il Niger è il simbolo dell'Africa che il G7 intende riagganciare
Il caso Niger continua a essere un esempio di scollamento tra gli interessi occidentali in Africa e quelli dei locali. Al G7 Esteri, ospite il capo della diplomazia della Mauritania, si parla anche del continente, mentre a Niamey sfilano i corte pro-Russia e anti-Usa
Dilemma Israele. Colpire i Pasdaran o strategia regionale?
C’è in ballo la possibilità di creare un sistema di protezione aerea regionale, e di deterrenza, che limiterà le attività dell’Iran: per questo Israele sta riflettendo sul contrattacco. Potrebbe accontentarsi di eliminare il generale Hajizadeh, capo delle operazioni aeree dei Pasdaran? Il rischio è anche che un Iran colpito pesantemente finisca per diventare un satellite di Russia e Cina. Di tutto questo si parla anche al G7 di Capri
Per il G7 la sicurezza marittima globale è una responsabilità collettiva
Il G7 dedica un’attenzione particolare alla sicurezza marittima. Via mare scorrono i flussi geoeconomici globali, ed episodi come quelli del Mar Rosso o nel Mar Nero (con l’invasione russa su larga scala dell’Ucraina) testimoniano come la sicurezza delle rotte della globalizzazione e delle catene di approvvigionamento sia una responsabilità collettiva
Risposta israeliana in arrivo. Rischi tattici e strategici secondo Wechsler
Per William Wechsler, direttore dei Middle East Programms dell’Atlantic Council, l’Iran sta spostando gli equilibri dello status quo, ma Israele dovrebbe concentrarsi prima su Hamas, sul controllo della Striscia evitando altre vittime civili. Successivamente, con gli Usa, su un cambio di approccio verso Teheran — che non cambierà comportamento a meno che non cambierà il regime
Perché due alti funzionari Usa sono in Cina, dopo gli incontri con Giappone e Filippine
Due alti funzionari dell’amministrazione Biden viaggiano in Cina per mantenere aperto il canale di contatto, dopo gli incontri di alto livello ospitati alla Casa Bianca con gli alleati Giappone e Filippine – e criticati dalla Repubblica popolare. La comunicazione Pechino-Washington continua (con nuove visite in arrivo)
Iran-Israele, così l'Ue può indicare la traiettoria diplomatica. Il commento di Barnes-Dacey
Per Barnes-Dacey, direttore del Mena Programme dell’Ecfr, gli europei dovrebbero lavorare con gli americani per evitare che Israele reagisca con un contrattacco sull’Iran. G7 e Paesi della regione del Golfo chiedono di evitare l’escalation dopo il bombardamento (non simbolico) di Teheran
Cosa significa per l'Italia guidare la task force in Mar Rosso
“È per me un onore servire come comandante del CTF 153. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con le nazioni regionali e partner per garantire la sicurezza marittima e la stabilità in questa vitale arteria economica”, commenta il capitano della Marina Roberto Messina, alla guida della Task Force delle Combined Maritime Forces
Raid coreografico contro Israele. L’Iran salva la faccia, ma adesso?
L’azione iraniana è stata studiata appositamente per non essere incisiva. Il 99% dei missili e dei droni lanciati contro Israele sono stati intercettati. Washington vuole il controllo della situazione e chiede una riunione del G7. Cina e Russia fanno eco alla narrazione dell’Iran
Le rotte della connettività del G7 passano dall’Imec e dal Middle Corridor
Il G7 Trasporti ha discusso del valore della connettività come elemento condiviso per la prosperità collettiva. Fattore di consapevolezza comune, la differenziazione delle rotte. Tra queste, emerge l’Imec (su cui l’Italia gioca le sue carte) e il Middle Corridor – il cui valore complesso per l’Ue è stato analizzato in un report da Rizzi (Ecfr)