La Cina è ormai la principale potenza marittima commerciale del mondo e la sua presa strategica sulle supply chain mondiali potrebbe essere utilizzata per interdire o limitare il commercio dei rivali. È una minaccia asimmetrica, nuova rispetto al classico concetto di sea power finora conosciuto
Emanuele Rossi
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Usa e India rafforzano la partnership anche in vista delle elezioni
Il dialogo 2+2 tra Stati Uniti e India arriva quest’anno in una fase di ottima salute dei legami, che hanno superato gli shock delle crisi geopolitiche internazionali, e che si consolideranno in vista delle stagioni elettorali nei due Paesi (dove attori rivali potrebbero lavorare per spingere narrazioni pensate al fine di disarticolare le relazioni)
Nucleare e clima anticipano l'incontro Biden-Xi
Gli incontri tra funzionari che si occupano di controllo di armamenti e i gli zar che seguono la transizione climatica per Cina e Usa anticipa la riunione dei leader. Joe Biden e Xi Jinping si vedranno in occasione dell’Apec di San Francisco, per un incontro dalle ambizioni elevate e con rischi di risultati limitati. Ma anche il riavvio delle comunicazioni è positivo. Questo articolo è tratto da Indo Pacific Salad, la newsletter curata da Emanuele Rossi
Il valore politico (e non geografico) del Global South secondo Joseph Nye
Molto spesso il termine Global South viene utilizzato in modo improprio, ragiona il docente di Harvard, ma è così necessario che la geografia guidi la definizione? Il Sud globale è un concetto da disegnare in una cartina oppure in un’ipotetica linea del tempo in cui scorrono desideri sociali e ambizioni politiche?
A un mese dall’attacco di Hamas, il rischio è in Cisgiordania. Conversazione con Dentice
Per il responsabile Mena del CeSI, l’esplosione di scontri in Cisgiordania potrebbe essere un detonatore per una nuova fase della guerra, mentre gli Usa muovono la diplomazia e Cina e Russia cercano di sfruttare la situazione per promuovere le narrazioni incendiarie anti-occidentali
Sottomarini, bombardieri e diplomazia. Gli Usa in forcing su Israele
Gli Stati Uniti devono gestire una partita difficilissima su Israele. Hanno la necessità di mantenere i rapporti con il governo Netanyahu (anche se innervosisce gli alleati arabi), gestire il dossier degli ostaggi, evitare l’escalation, pensare al futuro della Striscia e contenere le campagne anti-occidentali
Egitto, Tunisia e Algeria. Il Nordafrica in cerca di una posizione su Israele
Per Alessia Melcangi (Sapienza/Acus), la crisi attorno a Israele è un modo per i Paesi nordafricani di marcare posizioni e interessi sul dopo Hamas nella Striscia. Ecco quali
Hezbollah potrebbe allargare il fronte al Sudamerica? Conversazione con Ottolenghi
Per Emanuele Ottolenghi, senior fellow della Foundation for Defense of Democracy, la posizione espressa dal leader di Hezbollah nel suo primo discorso dall’inizio della crisi mediorientale è coerente con la linea tenuta finora dal gruppo. Ma gli attacchi non si fermeranno, anche senza una dichiarazione di guerra contro Israele. E occhio al Sudamerica
Pausa tattica in Israele? Biden pressato (anche da FT)
L’amministrazione Biden deve gestire la crisi mediorientale tra richieste di “pausa” dei combattimenti, spin-off militari contro i propri interessi, lamentele e criticità tra partner e alleati, interferenze degli attori rivali e pressioni dalle istituzioni finanziarie
La Cina firma la dichiarazione di Bletchley Park, ma occhio a Pechino sull’AI
Pechino ha una visione differente da quella dell’Occidente sugli standard che riguardano l’intelligenza artificiale, ma serve che rimanga nel sistema di dialogo per rendere l’AI efficace e sicura