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Fabio Masini About Fabio Masini

Economista, docente di Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali e titolare di una Cattedra Jean Monnet sulla Governance Economica Europea presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo di Roma Tre, è uno studioso dell’integrazione economica e monetaria europea ed internazionale. Consulente per le politiche europee del Comune di Firenze dal 1996 al 2004, ha svolto incarichi di coordinamento e consulenza per progetti di ricerca e formazione sull’Unione Europea per conto (tra gli altri) di: Parlamento Europeo, Commissione Europea, Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio, Regione Toscana. Dirige l’area progettazione e consulenza del CesUE, International Center on European and Global Governance.

Per un suicidio programmato della neonata Commissione UE

Ieri il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla nuova Commissione proposta da Ursula von der Leyen. Una Commissione complessivamente equilibrata, competente, rappresentativa. Con un programma sufficientemente ambizioso da poter lavorare per un’intera legislatura a ricucire il rapporto fra Unione e cittadini europei, a trasformare parzialmente l’Europa delle nazioni, intrinsecamente debole sul piano globale, in un embrione di attore…

La beffa del bilancio per l’eurozona

Da alcuni anni la consapevolezza che l’eurozona, avendo delegato la politica monetaria (ma solo quella) ad un organismo sovranazionale, possiede delle caratteristiche di fragilità particolari, che occorre gestire con attenzione e strumenti ben più ampi della sola moneta, ha spinto a proporre la predisposizione di un bilancio ad-hoc. Un bilancio che dovrebbe servire: a stabilizzare l’area in caso di shock,…

La Storia non si ferma ad Hong Kong

Cinque anni fa, quattro delle principali multinazionali occidentali della revisione contabile con sede (anche) ad Hong Kong (Ernst & Young, Deloitte, KPMG e Pricewaterhouse) pubblicarono a proprie spese un annuncio che fece discutere. In sostanza, ventilavano l’ipotesi che i propri clienti potessero fuggire dal paese se fosse andata avanti la transizione democratica, volta a portare il suffragio universale e libere…

Il moralismo senza morale

Quando persino il New York Times arriva seriamente a chiedersi se sia il caso di censurare un pittore come Paul Gaugin e le sue opere, esposte in una mostra tematica sui suoi rapporti con le giovanissime donne polinesiane alla National Gallery di Londra, credo che dovremmo preoccuparci. Soprattutto se si intende censurare opere d’arte esprimendo un giudizio morale su un…

Un dibattito surreale

Come accade solitamente nel nostro paese, un po’ su tutti gli argomenti seri, il dibattito pubblico sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) sta assumendo contorni e toni grotteschi; tanto che, al netto del brusio politico, che in mano ai mezzi di amplificazione di massa diventa rumore assordante, pare impossibile ricostruire gli effettivi contenuti della vicenda. Il MES, chiamato anche Fondo…

Le inutili virtù del Semestre Europeo

E quindi la Commissione UE ha dato il via libera alla Finanziaria: un documento di programmazione ambiguo e cauto, pesantemente influenzato dalle eredità del passato (clausole di salvaguardia, quota 100, reddito di cittadinanza). Ed allo stesso tempo ha tenuto a precisare che i conti pubblici rischiano di non essere in linea con le promesse fatte e con il rispetto dei…

Il fallimento della democrazia e l’occasione persa per la Spagna

La Catalogna, come era prevedibile, ha determinato il risultato delle ennesime elezioni spagnole. Il segnale è chiaro: tengono i socialisti, che hanno mostrato un atteggiamento cauto ma fermo nei confronti del secessionismo di Barcellona; avanzano i popolari, contrari ai rigurgiti indipendentisti; stravince Vox, che vorrebbe mettere al bando qualsiasi tentazione non solo secessionista ma anche indipendentista. L’unica soluzione oggi, per…

L’Europa a trent’anni dalla caduta del Muro

Doveva essere la “fine della storia”, come scrisse Fukuyama. Un’era finalmente e definitivamente dominata dalle democrazie liberali. Dall’assenza di tutti i muri, tanto che i Pink Floyd mantennero una promessa fatta pochi mesi prima della caduta del Muro e si riunirono a Berlino per un memorabile concerto dal vivo di The Wall: il Muro per eccellenza, simbolo di tutti i…

Il bicchiere mezzo vuoto

Le recenti dichiarazioni di Olaf Scholz, il Ministro delle Finanze tedesco, a favore di una maggiore unione bancaria in Europa, che includa uno schema unico di assicurazione sui depositi, hanno fatto riaccendere le speranze di chi crede che un cambiamento radicale nell’atteggiamento della Germania e dell’Europa a favore di una maggiore solidarietà sia possibile, oltre che urgentemente necessario. L’unione bancaria,…

L’insopportabile indignazione di un’Europa assente

Se l’Europa fosse un soggetto capace di esprimere una propria politica estera e di sicurezza oggi la Turchia non starebbe bombardando il nord della Siria. Nessuno si sarebbe nemmeno permesso di valutare questa opzione. Perché la questione del futuro assetto dell’area interessa anche (non solo, certo) l’Europa. Per stabilizzare un’area ad alto rischio di conflitti, per le emergenze umanitarie che…

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