Abbiamo già messo in evidenza come il rilancio del quantitative easing da parte di Draghi fosse un segnale preoccupante: il segnale di un’analisi negativa sulle prospettive di ripresa dell’asfittica crescita europea (rispetto al resto del mondo) e di sfiducia nella capacità (e volontà) dei governi di riformare la governance economica europea per aumentarne la resilienza ad una eventuale futura crisi.…
Fabio Masini
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Draghi senza fuoco
E così la Bce, ancora per qualche settimana sotto la guida di Draghi, ha varato l’ennesimo quantitative easing ed un ulteriore taglio dei tassi sui depositi verso valori negativi. Un segnale pessimo, che sottintende un’analisi cupa degli scenari economici e politici futuri in Europa. Certo, l’inflazione è ancora inferiore all’obiettivo del 2%, suggerendo l’opportunità di espandere la quantità di moneta.…
Gentiloni e la riforma della governance economica europea
Ursula von der Leyen ha ufficializzato la squadra con la quale si presenterà a fine ottobre al Parlamento Europeo per il varo della nuova Commissione. Al di là di altre considerazioni, vorrei spendere due parole sulla nomina di Paolo Gentiloni agli Affari Economici e Monetari. È la prima volta che un italiano andrà a sedersi sullo scranno più alto di…
Amazzonia e riforma dell’ONU
Quello che sta accadendo in Amazzonia, dove bruciano 2.300 km quadrati di foresta, è un evento eccezionale. In quanto tale, richiede un intervento eccezionale. E, infatti, l’opinione pubblica mondiale ha cominciato a parlare addirittura di un intervento militare in Brasile per fermare la distruzione della foresta pluviale. Qualche riflessione ci pare necessaria, in questo recente clima di sensazionalismo e contro-sensazionalismo…
Caro Presidente…
Il dibattito andato in scena ieri al Senato è stata, al di là di molte altre cose, la testimonianza che il paese è allo sbando. La società italiana si sta richiudendo in un individualismo sfrenato che non risparmia nessun aggregato collettivo: politica nazionale, rappresentanze locali, intermediari sociali, famiglia, vicini di casa. Esiste solo l’individuo; non in quanto attore della molteplice…
Il dilemma del prigioniero
Per orientarsi nell’intricata vicenda politica nazionale di questi giorni è necessario dare una risposta il più possibile univoca alla seguente domanda: perché ora? Perché proprio adesso Salvini ha deciso di staccare la spina? Senza una chiave di lettura di questa ragione, è difficile compiere un’analisi affidabile della situazione ed immaginare ipotesi per il prossimo futuro. Fra le varie motivazioni che…
L’Europa al trivio
Parafrasando una nota espressione di John Maynard Keynes nella General Theory, potremmo osservare che gli europei sono oggi schiavi di tre economisti defunti: Hayek, Robbins e Keynes stesso. Ancora oggi, nonostante siano passati sette-otto decenni dalle loro più brillanti riflessioni di economia politica, sono loro i protagonisti del dibattito pubblico sul futuro dell’integrazione europea. Keynes suggeriva la necessità di un…
La lezione dimenticata di Hirschman
Albert Otto Hirschman è un economista tedesco che nel 1970 introdusse un’innovazione teorica importante per capire il comportamento degli agenti economici. Fino a quel momento, i modelli economici partivano dal presupposto che di fronte ai segnali di mercato gli agenti avrebbero potuto fornire solo risposte binarie: accettare o rifiutare. Una scelta radicale, talvolta costosa… e soprattutto irrealistica, osservò Hirschman. Perché…
Father & Son. Dove ha fallito la UE?
E così Boris Johnson diventa oggi il Primo Ministro del Regno Unito, col mandato categorico ed esplicito di portare il Regno fuori dall’Unione Europea. Quella stessa UE di cui la Gran Bretagna chiede l’aiuto per contrastare le aggressive strategie iraniane nel Golfo Persico. Paradossi dell’oggi. Ma non è sui paradossi della Brexit che voglio appuntare la mia attenzione oggi. Perché…
Con beneficio d’inventario
Ursula von der Leyen è il nuovo Presidente della Commissione Europea. Entrerà in carica il primo novembre di quest’anno e vi rimarrà fino alle prossime elezioni europee, nel 2024. Cinque anni decisivi, in cui la Commissione può fornire un contributo cruciale ad affossare o a rilanciare il processo d’integrazione europea. Non era uno Spitzenkandidat; il che apre una discussione sulla…