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Conti in ordine e regole Ue rispettate. La manovra secondo Osnato

Seria e coerente. Sono questi gli aggettivi che il presidente della Commissione Finanze alla Camera adopera per descrivere la Manovra licenziata dal Consiglio dei ministri e che ora inizia il suo iter. Il documento programmatico di Bilancio, ora, è al vaglio della Commissione europea, ma non c’è dubbio che il nostro ruolo a livello comunitario sia più forte. Meloni e Biden? I rapporti sono ottimi. Conversazione con il deputato meloniano, Marco Osnato

Prudenza e tutela delle famiglie a basso reddito. La manovra vista da Lombardi

Lo schema di manovra licenziato dal Consiglio dei ministri si incardina sulla continuità di alcune misure a partire dalla riduzione del cuneo fiscale, una grande attenzione alle famiglie con i redditi medio-bassi e un cospicuo finanziamento al comparto sanitario. Il tutto nel rispetto dei vincoli europei. Colloquio con il direttore del Luiss Policy Observatory, Domenico Lombardi

Medio Oriente e Ucraina, la sfida del Consiglio Ue è la politica estera comune. Parla Fabbrini

Migrazioni, politica estera e competitività. Le comunicazioni della premier Meloni al Parlamento lasciano presagire un Consiglio europeo piuttosto acceso. Ma il problema dell’Ue è l’assenza di una politica estera comune che le permetta di essere incisiva sui principali dossier: dal conflitto in Ucraina, passando per quello in Israele. E sulla competitività l’Italia ha la possibilità di incidere positivamente. Colloquio con il politologo Sergio Fabbrini

Unifil non si sposta. Israele ascolti un Paese amico. Parla Loperfido (FdI)

Unifil rappresenta l’ultimo baluardo di pace in un’area che è, da sempre, una polveriera. Non bisogna arretrare da quelle zone e Israele deve capire che la missione delle Nazioni Unite non si deve toccare. La soluzione è due popoli e due Stati, purché non siano guidati da chi strizza l’occhio ai fondamentalisti. Conversazione con il segretario della Commissione Esteri alla Camera, Emanuele Loperfido

Governo, bene su conti e politica estera. Ora un nuovo slancio. Parla Quagliariello

Il fenomeno del dossieraggio è sempre esistito. Ora la rivoluzione digitale ci impone di alzare i livelli di garanzie non solo per i politici, ma per il sistema Paese: dall’impresa alla Pubblica amministrazione. E non è una teoria del complotto. Il campo largo? Schlein ha più di un problema. Colloquio con il presidente della fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello

Lo scontro Orban-von der Leyen non è (solo) un male. Passarelli spiega perché

Dopo il suo discorso alla plenaria di Strasburgo, il presidente ungherese Orban attira su di sé le critiche pesantissime anche di Ursula von der Leyen. Questo non è necessariamente un male: può essere uno sprone per dare alla leadership europea la possibilità di esprimere con chiarezza la loro visione sul futuro comunitario. E Meloni deve usare la sua credibilità internazionale per rafforzare la posizione dell’Italia in seno alle istituzioni comunitarie. Conversazione con Gianluca Passarelli, professore di Scienza Politica all’Università La Sapienza

In Emilia-romagna il campo largo funziona, ma sarà a targhe alterne. Parla Pombeni

Un campo largo a geometria variabile. È questa la prospettiva per i partiti del centrosinistra alla prova delle elezioni regionali. I dissidi tra Conte e Grillo peseranno, mentre l’incontro tra il leader pentastellato e il candidato governatore de Pascale in Emilia-Romagna sancisce un percorso obbligato. A destra c’è fiducia, ma la prova della manovra sarà un bagno di realismo. Colloquio con il politologo di UniBo, Paolo Pombeni

Burocrazia, sgravi e transizione. Le politiche del lavoro secondo De Luca

Semplificare gli adempimenti burocratici, incentivare le assunzioni attraverso decontribuzioni strutturali e sgravi fiscali, potenziare la formazione e la digitalizzazione del lavoro sono i presupposti che consentirebbero alle Pmi di crescere ulteriormente. Colloquio con il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca

Da Pontida la sfida europea di Salvini. E su Schlein e campo largo... Parla Palano

Salvini consacra la sua posizione internazionale chiamando a raccolta tutti i leader sovranisti a livello europeo. La questione giudiziaria di Open Arms ha rafforzato la sua leadership e ha accantonato i dissidi interni alla Lega. Con Tajani rapporti tesi, mentre con Meloni è un armistizio. Renzi è un guastatore, ma il Campo Largo non esiste più. Conversazione con Damiano Palano, politologo e direttore del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Cattolica

Tra Conte e Renzi, cosa succede a sinistra secondo Diamanti

La possibilità di ricomposizione c’è assolutamente. Il vero problema che dovranno affrontare è che il Movimento 5 Stelle è un junior partner che non si sente tale e non si comporta di conseguenza. Il Pd al momento è in buona salute sotto il profilo elettorale. Strappare le regioni al centrodestra sarebbe un segnale importante, ma il nodo leadership va sciolto. E al centro lo spazio è molto ridotto, ma Renzi vuol stare nel campo largo. Conversazione con il fondatore di YouTrend, Giovanni Diamanti

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