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Quando lo Stato non seppe proteggere il suo uomo migliore. Follini ricorda Moro

Quarantasei anni fa, il brutale assassinio del presidente della Dc Aldo Moro. L’uomo migliore, più lungimirante, che si batté per “ricucire” il Paese e per una maggiore integrazione europea. Lo Stato dimostrò di essere esposto alle intemperie e fragile. Del suo tentativo di riconciliazione con il Pci resta il metodo, sul quale però il dibattito politico è arretrato. Ma non era per il Compromesso Storico. Conversazione con Marco Follini

Il premierato spaventa perché indebolisce il trasformismo. Le ragioni di Meloni (e non solo)

La riforma del premierato come antidoto al trasformismo, come ricetta per far durare i governi e soprattutto come garanzia per il Parlamento. La premier Giorgia Meloni difende la “riforma delle riforme” dal palco dell’evento realizzato da fondazione De Gasperi e Craxi. Tra gli esperti, critici Clementi e Violante

FI prende gli scontenti a destra, il Pd non si smembra e i socialisti... Parla Diamanti

Il Pd, benché la segretaria abbia assunto una posizione – sull’abolizione del Jobs Act – piuttosto divisiva, non si smembra anche se l’area riformista è a disagio. Nella corsa alle Europee la Lega è sempre più a destra e scommette. Forza Italia sta facendo un ottimo lavoro sulle liste raccogliendo gli scontenti degli altri partiti di centrodestra. E in Ue non riusciranno a escludere i socialisti. Conversazione con il politologo e fondatore di YouTrend, Giovanni Diamanti

Schlein contro il Jobs act nega il riformismo e si arrocca al passato. Parla Sacconi

La segretaria nazionale del partito aderendo al referendum della Cgil per abolire il Jobs Act ha scatenato un polverone. Una parte importante del sindacato, ma anche i due principali partiti di opposizione, guardano al lavoro con la testa rivolta al passato. Cambia il mondo e al governo del cambiamento si preferisce l’arrocco, negando la tradizione riformista. Conversazione con l’ex ministro Maurizio Sacconi

La linea interventista di Macron fa bene alla Francia in Ue. Parla Darnis

L’ipotesi di inviare truppe francesi in Ucraina è realistica. Macron mira a difendere non solo l’integrità di uno stato invaso, ma anche i principi democratici minacciati dall’invasione russa. Di qui il richiamo, nel suo recente discorso alla Sorbona, alla necessità che l’Europa si doti di strumenti di difesa comune e di una visione strategia anche autonoma rispetto agli Usa. Conversazione con il docente della Luiss, Darnis

Perché l'Europa di domani deve essere delle città. Parla Pizzarotti (Azione)

Revisione del green deal, politiche agricole attente ai territori e un maggior scambio in ottica di reciprocità tra Ue e città. Azione balla (non) da sola, ma la scelta di non andare con Renzi e Bonino è stata ponderata e strategica. Pizzarotti, dopo l’esperienza da sindaco di Parma, si candida a Bruxelles

“Giorgia” funziona, il Pd è novecentesco. La campagna elettorale vista da Di Gregorio

Il nome della premier sulla scheda per le europee è una strategia comunicativa che pagherà. Il Pd, con i cartelloni e dopo la discussione sanguinosa sull’inserimento del nome della leader nel simbolo, rischia di non entusiasmare l’elettorato. Il pentastellati più coerenti, Calenda in testacoda mentre Renzi balla sulla soglia di sbarramento. Conversazione con il docente ed esperto di comunicazione, Luigi Di Gregorio

Contro la deriva plebiscitaria servono riforme, difesa comune e politica estera. Parla Picierno

Le nostre istituzioni e le nostre politiche devono essere attraversate da una profonda stagione di riforme. Reagire alle crisi, come abbiamo fatto più che degnamente, non basterà più. Il Pd ha liste equilibrate, rappresentative dei territori quanto delle esperienze civili e professionali. Da Meloni una deriva plebiscitaria e con i 5 Stelle per costruire l’alternativa serve uno sforzo maggiore. Conversazione con la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno

Matteotti e il socialismo riformista che in Italia è estinto. Parla Funiciello

La vita di Giacomo Matteotti, prima dell’assassinio per mano fascista, fu spesa in nome del socialismo riformista, che in Italia morì con lui mentre in Europa ha attecchito fungendo da stella polare del progressismo occidentale. Antonio Funiciello nel suo ultimo libro tratteggia la storia del leader socialista

Con Meloni candidata si rafforza l'Italia in Ue. Kelany sulla kermesse di FdI a Pescara

C’è attesa per l’ufficializzazione della discesa in campo del premier Meloni alle europee di giugno. La sua corsa rappresenterebbe un valore aggiunto e una leva di credibilità per il nostro Paese all’interno dell’istituzione comunitaria. L’obiettivo dei conservatori deve essere quello di spezzare il legame tra socialisti e popolari. Lavorare su difesa e politica estera comuni. Colloquio con la deputata di FdI, Sara Kelany

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