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Il clima elettorale è un rischio per le riforme. Autonomia? Dubbi di costituzionalità. Parla Ceccanti

Non si può trattare la materia delle riforme istituzionali come tutte le altre: non è una questione solo interna alla maggioranza, va allargata all’opposizione. Influisce l’imminenza della campagna elettorale per le Europee, che sarà un grande test nazionale. Sull’autonomia potrebbe esserci un problema di costituzionalità. Conversazione con il costituzionalista Stefano Ceccanti

Da Che Banca! a Mediobanca premier. Storia di un rebranding raccontata dal prof. Codeluppi

Piazzetta Cuccia annuncia la novità di rebranding: Che Banca! lascia spazio a Mediobanca Premier. L’istituto di credito ha fatto un salto importante in termini di immagine: la lunga storia della banca restituisce ai consumatori l’idea di affidabilità e un’immagine positiva. Il processo di rebranding, però deve essere graduale per evitare di disorientarli. Conversazione con il sociologo dei consumi di UniMoRe, Vanni Codeluppi

Meloni può dare una nuova casa ai centristi moderati. Adornato spiega come

Il premier Meloni è l’unica che, in prospettiva, potrà dare una “casa” politica stabile all’elettorato centrista e moderato, ma il percorso è ancora lungo e non può prescindere da due elementi: serietà e lungimiranza. Alle elezioni europee, raccoglierà anche i voti moderati, ma che si candidi o meno è del tutto irrilevante. Conversazione con l’ex deputato Ferdinando Adornato

Ai leader di partito non conviene candidarsi alle europee. Il radar di Swg

Oltre la metà degli elettori ritiene un errore limitare a due mandati la possibilità, per i governatori delle Regioni, di esercitare il loro ruolo. Le primarie per scegliere i candidati restano abbastanza in voga nel centrosinistra, mentre l’ipotesi che i leader dei partiti si possano candidare alle Europee non piace a nessuno. I numeri di Swg

Se l'Ue organizza la missione nel Mar Rosso, l'Italia deve esserci. Parla Fassino

Nel caso in cui l’Unione europea organizzi una missione navale in Mar Rosso per garantire la stabilità della zona e l’apertura dei canali commerciali, il nostro Paese non può sottrarsi. In questo senso anche l’opposizione dovrà assumere una decisione responsabile. C’è un pericoloso fil rouge tra Houthi, conflitto a Gaza ed Hezbollah. L’asse del male, finanziato dall’Iran. E il Pd sull’Ucraina? Sarebbe stato opportuno votare il documento della maggioranza. Colloquio con il vicepresidente della Commissione Difesa alla Camera, Piero Fassino

Oltre le europee, Schlein scricchiola. La versione di Pombeni

Il leader pentastellato porta avanti una politica spregiudicata e cerca di dettare la linea anche in casa del Pd. A Schlein comunque non converrebbe candidarsi. Se dalle europee i dem otterranno un risultato al di sotto delle aspettative, l’attuale segreteria è destinata a durare ben poco

Sardegna, Europa. Perché a Meloni non conviene rompere con Salvini secondo Castellani

Meloni rivendica posizioni in virtù dei rapporti di forza in coalizione. Salvini sgomita per confermare, in Sardegna in particolare, il governatore uscente. Uno scontro frontale, però, non è conveniente. Anche in vista delle europee in cui probabilmente i conservatori (presieduti dalla leader di FdI) faranno il pieno di voti. Il Pd è debole e Conte è un’insidia per Schlein. Conversazione con il politologo della Luiss

Macron ha nominato Attal per due ragioni. Darnis spiega quali

Dopo le dimissioni di Elisabeth Borne, il nuovo premier nominato dall’Eliseo è Gabriel Attal. Giovane politico, dal grande consenso personale che interpreta appieno lo spirito macroniano. La scelta dell’Eliseo ha una duplice valenza: contenere i danni per le europee e lavorare per la successione alla presidenza nel 2027. Conversazione con il docente Luiss

Caso Moro, il ruolo determinante del Kgb e l'ossessione (sbagliata) per la Cia. Parla Tortorella

Dopo quarantasei anni, il caso Moro fa ancora discutere. A tornare sul tema è la trasmissione Report con la testimonianza dell’ex numero due del Psi, Signorile. Ma il problema è la narrazione sul ruolo dei servizi segreti e l’ossessione sulla Cia. Ma in realtà l’implicazione maggiore la ebbe il Kgb. Conversazione con il giornalista, già vicedirettore di Panorama, Maurizio Tortorella

Viva la Rai (pubblica). La tv di Stato vista da Mazza

La lunga storia della Rai, raccontata da Mauro Mazza, già direttore del Tg2, con l’auspicio di “arrivare a una Tv pubblica più coraggiosa nell’offerta culturale, che restituisca la complessità del pensiero e della società moderna. Una proposta che valorizzi tutti i modelli culturali”

 

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