Aziende e istituzioni a confronto sulle opportunità e le conseguenze della reintroduzione della produzione di energia atomica in Italia: è questo il tema della quarta edizione della iWeek, promossa da V&A – Vento & Associati e Dune con il titolo “Nucleare, si può fare?”, che si terrà a Milano e Roma i prossimi 5 e 11 ottobre. Con i protagonisti del mondo produttivo, dell’energia, della finanza, della cybersicurezza e delle istituzioni
Federico Di Bisceglie
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Extra-profitti, chi ci rimette secondo il prof. Mirone
Più che incostituzionale, demagogica. La tassa sugli extraprofitti, bocciata sia dal mondo degli istituti di credito che dalla Bce, non serve a dare beneficio alla collettività. Anzi, a rimetterci sarebbero i depositanti. Una caccia al colpevole, che non risolve i problemi strutturali del mercato. Cosa fare? Stimolare la concorrenza affinché le banche offrano soluzioni migliori ai clienti. Conversazione con il docente di diritto bancario all’Università di Catania
Gli attacchi a Gentiloni indeboliscono l'Italia. Meloni? Bene sulla Cina. Parla Gozi
Gentiloni è un maestro nello scansare i pericoli. La revisione del Patto di stabilità? Lui non è tra i rigoristi e non si può pretendere che faccia “il tifo” per il governo: è un organismo imparziale. Renew sarà centrale, magari con una lista unica (Renzi incluso). E sulla Cina Meloni ha fatto bene ad avviarsi verso l’uscita dalla Bri. Conversazione con l’europarlamentare Sandro Gozi
Salvini lepenizzato, elezioni e trattative in Europa. Gli scenari di Castellani
La ratifica del Mes sarebbe consigliabile, nella prospettiva del Governo, per avere maggiori margini di trattativa e ottenere regole più flessibili nell’ambito della revisione del Patto di Stabilità. Le polemiche, in questa fase, servono a poco. E Le Pen a Pontida? Un’operazione di posizionamento politico, pesa il clima da campagna elettorale. Conversazione con il politologo della Luiss
Con Pechino la libertà non è in vendita. E sull’Indo Mediterraneo l’Italia c’è. Parla Formentini
Dal G20 al G7 il Paese può trovare una nuova centralità sullo scenario internazionale in particolare sul rapporto con l’Africa e suo ruolo che gioca nel Mediterraneo, così come giocherà da protagonista nell’ambito del progetto Imec. Con Pechino l’Italia deve essere chiara: si al commercio (vendiamo meno di Francia e Germania) ma ferrea difesa di un ordine internazionale basato su diritti umani, libertà di commercio e diritti civili. Conversazione con il vicepresidente della Commissione Affari Esteri alla Camera
L'Italia torni protagonista nelle scelte europee. Parla Picierno
Non ratificare il Mes per avere più potere contrattuale è una scelta populista. Il Patto di stabilità va considerato nel contesto più ampio, benché non si debba tornare al “rigore” di prima: seguire la linea della Commissione. Il Centro di Renzi? Difficile da spiegare in Europa. E le priorità? Ricostruzione dell’Ucraina e attenzione al Mediterraneo. Conversazione con la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno
Manovra, gli attacchi a Gentiloni e il Patto di stabilità. Marattin a tutto campo
Per portare avanti le misure sull’abbassamento del cuneo fiscale servono dieci miliardi. Per la revisione del Patto di stabilità occorre costruire alleanze con Francia e Spagna. Renzi alle Europee? L’obiettivo di creare un’offerta politica strutturata e stabile, alternativa sia al conservatorismo-populismo di sinistra che a quello di destra. Conversazione con il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin
Mano tesa a Renzi, ma il centro eviti la frammentazione. Parla Fioroni
Responsabilità, coraggio e umiltà. Lo sforzo che deve fare il Centro in vista delle Europee, in chiave elettorale, deve essere finalizzato a creare una lista unica che possa fare sintesi. Ci deve essere un dialogo con i popolari e la prospettiva è quella di una maggioranza Ursula con la parte “moderata” dei conservatori. Ma non Afd e Rn. Conversazione con il leader di Tempi Nuovi – Popolari Uniti
Renzi e la (possibile) alleanza con conservatori e popolari. L'analisi di D'Alimonte
I temi della campagna elettorale saranno sempre di interesse nazionale ma declinati in chiave europea. Renzi oggi gode di maggior credito in Europa che in Italia. Il centro è possibile che, sulla carta, si allei con Popolari e Conservatori. E la soglia al 4%? Segnale sbagliato. Conversazione con Roberto D’Alimonte, fondatore del Luiss-Cise, Centro italiano di studi elettorali
Il governo è solido ma occhio al consenso. Il Radar Swg
Circa il 38% degli italiani si dice molto preoccupato dall’andamento dei prezzi sul mercato. L’opinione pubblica si ritrova a ridurre l’affidamento che aveva riposto, dall’autunno in poi, nelle prospettive proprie e del Paese. I partiti di governo registrano un lieve calo di consenso, pur mantenendosi saldamente maggioritari. Sale il Movimento 5 Stelle