Il senatore di Fratelli d’Italia: “Il fatto grave è che questi attentanti avvengono proprio nel momento in cui paesi musulmani stringono accordi con Israele. Da parte dei palestinesi, o meglio di alcuni di loro, c’è la volontà di fermare il processo virtuoso che i patti di Abramo hanno innescato. E l’intenzione di negare l’esistenza stessa dello Stato d’Israele”
Federico Di Bisceglie
Leggi tutti gli articoli di Federico Di Bisceglie
Vi spiego il voto degli italiani dal '46 a oggi. Parla Risso (Ipsos)
Un saggio che traccia una panoramica delle dinamiche e degli esiti elettorali dal 1946 al 2018. Una corposa raccolta di numeri e un’analisi approfondita degli orientamenti politici degli italiani a cavallo delle fasi storiche del Paese. I politologi Ignazi e Wellhofer e il direttore scientifico di Iposos: “Chi nel 1987 votava Dc, per il 50% nel 2018 ha votato un partito di centrodestra. Chi invece votava Pci negli anni ’80, per il 62% è rimasto nell’alveo del centrodestra”
Il legame con gli Usa e le riforme. Il governo è coeso secondo Castellani
Il politologo della Luiss: “Questo esecutivo ha il merito di aver dimostrato chiarezza e coerenza sulle questioni geopolitiche internazionali in particolare: sostegno all’Ucraina e i rapporti con la Cina”. Meloni è “un elemento rassicurante anche per i mercati finanziari. Il 2023 deve essere l’anno delle riforme”
L'urgenza di uno sprint demografico negli scenari di Gigi De Palo
Anche quest’anno, a Roma, al via gli Stati generali della Natalità. Tra i promotori, Gigi De Palo (forum Famiglie): “La soglia delle nascite deve raggiungere quota cinquecentomila entro il 2033. In questo modo possiamo ancora sperare di salvarci e salvaguardare il sistema Paese. Diversamente, le prospettive sono assai buie”. I modelli da seguire? “Quello francese e quello tedesco”
Alleanze? Prima un cambio di rotta. Il rilancio del Pd secondo De Micheli
L’ex ministra dem ha pubblicato, con Rubbettino, il libro che contiene la mozione con la quale si candida alla segreteria del Pd: “Il Pd deve tornare a rappresentare la maggioranza del Paese, ma senza essere la somma delle minoranze. Deve tornare a occuparsi di lavoro, di investimenti, di sanità, di diritti sociali, di partite Iva e di infrastrutture”. E sulle alleanze: “Bisogna invertire la prospettiva: l’obiettivo deve essere quello di far tornare il Pd forza egemone del centrosinistra”
L'attualità di Mattei e l'opzione occidentale per l'Africa. Parla Aresu
Il premier lancia il piano Mattei con l’obiettivo di far diventare il nostro Paese un hub energetico europeo. Per l’autore del “Dominio del XXI secolo”, Mattei “fu un grande innovatore, ed è considerato un padre fondatore in Algeria. Bene questa attenzione da parte del governo”
Il "rosso e il nero" di Berlusconi. La vita del Cavaliere nel libro di Mazzuca
L’ex direttore del Resto del Carlino: “Questo volume in qualche modo rappresenta la summa di Berlusconi e di tutto ciò che ha significato per questo Paese a cavallo tra i due millenni. Nei suoi punti di forza e nelle sue debolezze. Ed è per questo che spero che arrivi anche sulle scrivanie dei suoi detrattori”
Cosa recuperare della vecchia politica. La versione di Campati
Secondo il docente della Cattolica, partiti, sindacati e categorie “dovrebbero operare non solo come legittimi portatori di interessi frazionali, ma allargare l’orizzonte della loro azione”. La disintermediazione negli anni ha “aumentato la distanza tra governanti e governati” anziché ridurla. Il governo Meloni? “Sta riservando una certa attenzione ai corpi intermedi”
Meloni, il ritorno della politica e il metodo democristiano. Parla Rotondi
“La capacità di mediazione, di intessere rapporti e di preferire il dialogo allo scontro sono tutti elementi che hanno caratterizzato profondamente l’azione democristiana durante la Prima Repubblica”, spiega il democristiano doc e deputato Gianfranco Rotondi. “E Giorgia Meloni le ha adottate come metodo di governo”
La bussola di Craxi e la crisi del socialismo. Il ricordo della figlia Stefania
La figlia dell’ex segretario del Psi: “L’eredità di Craxi è più che mai viva. È un bagaglio composito, utile per affrontare le sfide del nostro tempo”. In politica estera “sotto il suo governo, l’Italia era una realtà centrale nelle dinamiche internazionali, soprattutto negli scenari mediterranei e mediorientali, la cui voce si levava forte ed era ascoltata e rispettata in ogni consesso”