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 About Francesco Damato

Ha diretto “Il Giorno”, il primo telegiornale della Fininvest “Dentro la notizia” e la redazione romana del Giornale con Indro Montanelli. Ha curato “Primo Piano” di Rai 2 e “Parlamento in” della Fininvest. Ha scritto editoriali anche per “La Nazione”, “Il Piccolo”, “La Gazzetta del Sud”, “La Sicilia”, “Il Giornale di Sicilia” e “Il Tempo”. Ha pubblicato con l’Editoriale Nuova nel 1979 “Dc contro Dc”, con la SugarCo “Il colle più alto”, “L’ombra del generale” Carlo Alberto dalla Chiesa, “Riservato, riservatissimo, anzi pubblicabile” e con Viviani editore nel 1996 “Umberto Bossi”. Giornalista professionista dal 1964, ha cominciato a lavorare nel 1960 nella cronaca del “Momento Sera”, passando nel 1970 al “Giornale d’Italia” diretto da Alberto Giovannini, ma da studente universitario di Giurisprudenza a Napoli aveva assaporato la prima carta stampata con recensioni per “Il Mattino” affidategli da Giovanni Ansaldo. Pugliese di nascita, romano di adozione. E’ sposato con una friulana tosta ed ha una figlia meravigliosa.

Berlusconi e Verdini, divorzio o teatro?

Un ascoltatore di Prima Pagina, la rassegna stampa di Rai 3, ha lasciato senza parole il conduttore di turno proponendogli una lettura, diciamo così, bizzarra della separazione politica consumatasi fra Silvio Berlusconi e Denis Verdini in un incontro conviviale al quale hanno partecipato anche gli immancabili consiglieri e veri amici del leader di Forza Italia: Fedele Confalonieri, Gianni Letta e…

Come cambia il profilo di Mattarella al Quirinale

Il profilo politico di Sergio Mattarella nella veste di capo dello Stato si è meglio definito con quel lungo e commosso abbraccio con Manfredi Borsellino, il figlio di Paolo, il magistrato barbaramente ucciso dalla mafia 23 anni fa a Palermo, poco dopo la strage di Capaci, dove era stato assassinato il giudice Giovanni Falcone, anche lui dalla mafia. Con quell’abbraccio…

Così Scalfari ricostruisce la storia

Con tutto quello che sta succedendo in Italia attorno al governo di Matteo Renzi, che promette improbabili riduzioni di tasse, precedentemente contestate a Silvio Berlusconi, e assiste impavido all’uso osceno delle intercettazioni disposte da una magistratura incapace di tutelarne la riservatezza quando sono penalmente irrilevanti, per cui la loro diffusione diventa funzionale solo ai processi mediatici e alle lotte politiche…

I giochetti esteri di Renzi

Nella spietata denuncia, fatta su ItaliaOggi dal direttore Pierluigi Magnaschi, del ruolo sostanzialmente irrilevante dell’Italia di Matteo Renzi nell’Unione Europea, dove il presidente del Consiglio si era invece proposto di farsi sentire e valere profittando anche della presidenza di turno gestita nel secondo semestre dell’anno scorso, poco dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi, c’è anche il giusto rammarico per…

Renzi, Legnini e il contagioso festival delle intercettazioni pubblicate

Matteo Renzi, di cui è stata annunciata dai fedelissimi la contrarietà ad una “stretta” nella disciplina delle intercettazioni giudiziarie, pur avendo appena subito notevoli danni d’immagine dalla diffusione dei pesanti giudizi sull’allora presidente del Consiglio Enrico Letta confidati telefonicamente nel gennaio dell’anno scorso al generale della Guardia di Finanza Michele Adinolfi, non è il solo ad avere dato l’impressione di…

La resa di Renzi sulle intercettazioni

Scomparse rapidamente dalle prime pagine, peraltro poche, dei grandi giornali sorpresi dallo scoop del Fatto Quotidiano, si può forse già registrare l’effetto politicamente più rilevante della diffusione della chiacchierata telefonica di Matteo Renzi con il generale della Guardia di Finanza Michele Adinolfi contro l’allora “incapace” presidente del Consiglio Enrico Letta. Ma anche delle registrazioni di un incontro conviviale fra amici…

Adinolfi, Letta, Napolitano e il silenzio assordante di Renzi

C’è qualcosa di ancora più imbarazzante della telefonata dell’11 gennaio dell’anno scorso, diffusa dal Fatto Quotidiano, nella quale Matteo Renzi, da poco arrivato alla guida del Partito Democratico, confidava all’amico Michele Adinolfi, generale della Guardia di Finanza, di considerare “incapace” l’allora amico, pure lui, collega di partito e presidente del Consiglio Enrico Letta. Che non a caso fu sostituito il…

Il Fatto Quotidiano svela cosa pensa Renzi dei presidenti della Repubblica?

Con la impertinenza e la fantasia cui è difficile sottrarsi per un giornalista proviamo a metterci per un attimo nei panni di Sergio Mattarella. E immaginiamoci la sua reazione alla lettura della intercettazione giudiziaria, depositata dai magistrati di Napoli e pubblicata dal Fatto Quotidiano, di una telefonata fatta l’11 gennaio dell’anno scorso dal generale della Guardia di Finanza Michele Adinolfi…

Berlusconi, De Gregorio e il morto che parla

Se Silvio Berlusconi avesse voglia di giocare, nonostante tutti i guai che ha, compresa la condanna di primo grado appena subìta per la cosiddetta compravendita di senatori, dovrebbe scommettere sul 48, scegliendo possibilmente la ruota di Napoli. Dove i giudici gli hanno inflitto per corruzione tre anni di reclusione, insieme con il coimputato Walter Lavitola, e cinque d’interdizione dai pubblici…

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