Il taglio del 60% delle forniture di gas russo all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream 1 spalanca la strada alla speculazione, al mercato nero (e a un potenziale cerino che resta nelle mani di Mosca?)
Francesco De Palo
Leggi tutti gli articoli di Francesco De Palo
Grecia-Bulgaria. Chi ride (e chi piange) per l'accordo sul gas
L’interconnettore Igb spezza il filo di Mosca con l’intero versante dei Balcani occidentali: per questa ragione la comunità di intenti avviata dal gasdotto Tap è stata avversata anche da movimenti politici di vari paesi contrari all’alleanza atlantica
Tra gas, Libia e Nato. Il bilaterale Draghi-Erdogan visto da Politi
Il direttore della Nato Defense College Foundation: “Parlare con tutti non significa essere d’accordo con tutti o d’accordo su tutto, però significa capire che c’è una serie di attori regionali che sono obiettivamente cresciuti di importanza”. La Libia, il gasdotto Eastmed, la questione curda e l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato
Corvette alla Grecia, Fincantieri in corsa. Chi partecipa e chi è favorito
Dopo i Rafale e gli F-35, Atene potenzia anche la Marina con uno scatto geopolitico in avanti: la capacità di difesa tra Mediterraneo ed Egeo aumenta esponenzialmente (anche con “vista” Turchia)
F-16 e curdi, l'altro incasso di Erdogan per il sì alla Nato
L’inflazione al 73,5 per cento, su cui però impattano altri numeri di istituti di ricerca non governativi (che la posizionano al 160 per cento), è il principale metro di valutazione delle policies turche in questo momento
Puzzle del grano, le mosse (non solo alimentari) di Russia e Turchia
Via libera ad una nave con 7000 tonnellate, scortata da fregate di Mosca. Contromossa di Romania ed Egitto
Cade il veto turco. Cosa è stato promesso a Erdogan?
Mentre si potrebbe procedere al rafforzamento del fronte baltico (e alla sua messa in sicurezza) si apre la fiera della moneta che Ankara chiederà in cambio. Dal gas agli equilibri nel Mediterraneo
Stare al governo non fa perdere consensi. I ballottaggi letti da Fedeli (Pd)
L’ex ministra dell’Istruzione: “Siamo il primo partito e anche il perno che ha trainato le vittorie sui territori grazie a coerenza, chiarezza e modo con cui stiamo al governo. M5S? Un errore l’eventuale appoggio esterno a Draghi”
Cipro nella Nato, perché è il momento giusto (e per chi non lo è)
Gli intrecci con il dossier energetico rappresentano una leva fondamentale per ragionare oggi sull’ingresso di Nicosia nell’alleanza atlantica, anche per scongiurare colpi di testa di Ankara. Il commento di Francesco De Palo
Ucraina e Moldova in Ue, i mal di pancia (non solo tedeschi) sull'allargamento
Il sì ai due Paesi dell’Est è un segnale verso l’esterno e verso Mosca, ma per molti bisogna cambiare il sistema di voto (e di veto) dei Paesi membri prima di allargare ancora il perimetro. Anche perché, per quanto duro sia il processo di adesione, una volta entrato nell’Unione uno Stato che non rispetti i principi fondanti non può essere cacciato, né facilmente sanzionato, come si è visto con i casi ungherese e polacco