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Francesco De Palo About Francesco De Palo

Giornalista professionista, analista, ghostwriter. Barese, laureato in giurisprudenza, il mio primo articolo è apparso nel 2000 su un quotidiano locale dove ho fatto la gavetta alla vecchia maniera. Scrivo per varie testate italiane di politica estera, Mediterraneo e temi connessi alla geopolitica. Sono corrispondente da Roma per il giornale greco Zougla e direttore responsabile di Mondogreco.eu. Ho pubblicato due libri: “Onde-diario di un immigrato” nel 2011 e “Greco-eroe d’Europa” nel 2014. www.fdpmedia.org

Tutte le partite tra Roma e Parigi dietro la crisi dei migranti. Parla Pelanda

“I prossimi passi del governo? Fare un bilaterale con l’America e proteggere le sue linee di rifornimento che sono praticamente in Africa. Anche per l’energia Roma deve avere una politica africana e quindi deve produrre influenza non tanto con un presidio militare ma con uno diplomatico”. Conversazione con l’economista e accademico Carlo Pelanda

Si scrive migranti, si legge futuro del Ppe (e del centrodestra)

Non è un caso che Weber abbia scelto Roma come sua tappa e che abbia citato più volte Tajani, anello di collegamento sia in passato che in futuro tra il centrodestra italiano e l’europopolarismo

Di destra, ma poco trumpiano. Perché DeSantis è la carta rep per il 2024

La prima pagina del New York Post pro Ron non sarà sufficiente, da sola, a costruire la sua candidatura. Ma già il dato che attorno al presidente di ieri ci sia un movimento di figure e comunità repubblicane che non hanno accettato i fatti di Capitol Hill, è un elemento che avrà comunque un peso nelle dinamiche future

Lunga vita al raddoppio del Tap, l'Italia investa sui gasdotti. I consigli di Vulpio

Già nel 2014 si parlava di raddoppio che, evidentemente, non è legato all’emergenza di oggi o alla guerra, racconta a Formiche.net l’inviato del Corriere della Sera. L’Italia ci guadagnerebbe in termini geopolitici, come ci guadagnerebbe anche “se il gas presente in Egitto, Cipro e Israele arrivasse qui via tubo”

Destinazione Africa, perché all'Italia conviene (oltre a Balcani e Mediterraneo)

Libia, gas, Eni, corno d’Africa, metalli: l’esecutivo ha mille e più motivi per rafforzare non solo la cooperazione, ma la presenza strategica nel continente anche alla luce del disimpegno francese e degli allarmi lanciati dagli Usa sulle mire russe

Maggioranza alla prova del Mes. Giorgetti apre, che farà Meloni?

Come si comporterà il governo guidato da Giorgia Meloni sul Mes? Lo ha anticipato Giancarlo Giorgetti ieri dall’Eurogruppo: “Sul Mes mi attesto sulle decisioni del precedente governo, di cui facevo parte. Si attendono i prossimi passi dell’esecutivo

Chi ci guadagna dallo stop alla privatizzazione del porto greco di Alexandroupolis

L’equilibrio geopolitico e la sicurezza energetica legata ai flussi di gas ne risentirebbero, con il rischio di una possibile destabilizzazione da parte di player esterni, sia in seno al governo che alle infrastrutture sensibili come questa

Non solo Ucraina. Così la polveriera balcanica impatta sull'Ue secondo Politi

“Il Kosovo non ha i 2/3 dell’Assemblea generale dell’Onu che lo riconoscano e chiaramente serbi, russi e cinesi premono in modo contrario, esattamente come Cipro Nord, come l’Ossezia, come le quattro province in Ucraina, come Gaza. Per dire che se il confine non è stato cambiato in modo consensuale non verrà poi riconosciuto: questa è la cifra del blocco del dialogo e della normalizzazione tra Pristina e Belgrado”. Conversazione con il direttore della Nato Defense College Foundation

Fitto a Parigi, la geometria europea di Palazzo Chigi e la sintesi delle alleanze

Il bilaterale con la Francia rappresenta un passo avanti ma l’impressione è – soprattutto con Fitto da Boone – che ci sia la forte volontà di costruire una geometria europea ben articolata che ovviamente non può far a meno di Parigi e Berlino

Roma e Il Cairo devono fare asse sull'energia. L'analisi di Melcangi

“Rafforzare maggiormente questa partnership significa per l’Italia diventare hub energetico per la diffusione verso l’Europa. Senza dubbio l’Egitto può essere un partner affidabile per sostenere questo obiettivo che Roma si pone oggi davanti alla sfida energetica che viene lanciata dalla crisi in Ucraina”. Conversazione con Alessia Melcangi, professoressa associata al Disse della Sapienza e ricercatrice per Atlantic Council e Ispi

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