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Francesco De Palo About Francesco De Palo

Giornalista professionista, analista, ghostwriter. Barese, laureato in giurisprudenza, il mio primo articolo è apparso nel 2000 su un quotidiano locale dove ho fatto la gavetta alla vecchia maniera. Scrivo per varie testate italiane di politica estera, Mediterraneo e temi connessi alla geopolitica. Sono corrispondente da Roma per il giornale greco Zougla e direttore responsabile di Mondogreco.eu. Ho pubblicato due libri: “Onde-diario di un immigrato” nel 2011 e “Greco-eroe d’Europa” nel 2014. www.fdpmedia.org

Libia, Libano e Afghanistan. Perché i tre dossier (dimenticati) restano centrali

Mentre Teheran invia carburante in Libano, dopo aver rifornito Hezbollah, la Turchia membro Nato partecipa allo Sco summit e prova a dire la sua in Libia e Afghanistan. Dove la Cina punta alla ricostruzione e inizia a mandare i suoi treni della Via della Seta

Elezioni cruciali come nel '48. I rischi per Meloni nell'analisi di Passarelli

“Come nel dopoguerra, decideremo se stare nel campo atlantico o nel campo delle democrature”. Intervista al politologo e docente alla Sapienza: “Il problema di Meloni rimane comunque la debolezza dei suoi alleati. Da Berlusconi e Salvini gaffes e debolezza oratoria. Il Terzo Polo? Non solo novità elettorale, ma personalizzazione che gli italiani cercano”. E sul perché i 5 Stelle vanno forti al Sud…

Reddito di cittadinanza e sanità territoriale, così si cambia. Il piano di Gemmato (FdI)

“Immaginare che si possa spendere senza limite alcuno è un’immagine sbagliata, che non attiene a persone che hanno cultura di governo. Chi ha cultura di governo applica la diligenza del buon padre di famiglia. Non si può dare tutto a tutti. La sanità territoriale? Abbiamo un piano”. Intervista al deputato pugliese, responsabile del dipartimento Sanità di FdI

Non ci sono le condizioni per allearsi col Pd (oggi). I paletti di Roberto Fico

“Questi anni hanno almeno in parte cambiato il Paese, introducendo principi di equità e giustizia sociale. Il reddito di cittadinanza e il superbonus sono due misure chiave”. Intervista al Presidente della Camera

I contestatori di Meloni? A pensar male si fa peccato, ma... I dubbi di Santanchè

“Rimetteremo al centro l’Italia. Le parole dopo il vertice Letta-Scholz? C’è chi rema contro l’interesse nazionale. La sinistra sa solo odiare. Il Mes? Un cappio al collo, non è quella la strada giusta. Il sud? Diventi hub europeo dell’energia con le rinnovabili”. Intervista alla senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè

Solo il Terzo Polo è contro la demagogia dilagante. Il manifesto di Cangini (Azione)

“Le attuali finte coalizioni bi-populiste si scomporranno nel corso di questa legislatura, che avrà probabilmente valore costituente, pur nella difficoltà pazzesca in cui si troverà l’Italia: così nascerà qualcosa di nuovo. Il Terzo Polo? Il primo seme per il necessario e inevitabile rinnovamento del quadro politico”. Intervista al senatore di Azione, fuoriuscito da Forza Italia dopo la crisi di governo

Siamo noi gli unici liberali veri (altro che terzo polo). La versione di Bergamini (FI)

“L’esperienza del governo Draghi difficilmente sarà replicabile, non fosse altro perché è stato un governo di unità nazionale. Orban? È stato votato tramite un’elezione democratica. Ma le sue posizioni spesso confliggono con le posizioni rappresentate dal popolarismo europeo”. Intervista a Deborah Bergamini, sottosegretario ai rapporti con il Parlamento

La nostra coalizione è unita sui valori Ue. Le rassicurazioni di Mandelli (FI)

I riverberi italiani dopo il caso del voto in Ue contro Orban a cui non hanno partecipato Lega e FdI. Il parlamentare azzurro precisa: “Il programma della coalizione prevede di stare dentro Ue e Nato: non c’è nessun dubbio, non c’è nessun tentennamento”

10% del gas che serve all'Europa. La scommessa di Israele

Le entrate record dalle royalties sulla vendita di gas naturale conferiscono a Tel Aviv un ruolo sempre maggiore. Merito di Leviathan, Tamar e Karish. Ma attenzione alle minacce di Hezbollah

Chi soffia sotto le ceneri di Armenia e Azerbaijan

Mosca punta tutto su Yerevan, con la scusa dell’amicizia russo-armena, ma il motivo vero è la sfida per il gas che vede Baku nuovo super fornitore per il raddoppio del flusso via Tap

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