Un debito pubblico che galoppa senza controllo, vari scandali di corruzione che toccano l'inner circle del premier uscente e i report della Commissione Europea e di istituzioni internazionali che certificano i regressi democratici del paese e della sua classe dirigente. E'lo scenario che accompagna il Montenegro alle elezioni politiche del prossimo 16 ottobre, quando il premier Milo Djukanovic, in passato…
Francesco De Palo
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Cosa succede se vince il No al referendum? Risponde Stefano Parisi
Cosa succede se vince il No al referendum? “Niente, non crolla il mondo, non fuggono le imprese. Semplicemente ci sarà un nuovo governo che farà la legge elettorale e condurrà il paese con serenità a nuove elezioni”. Così Stefano Parisi da Matera alla Festa del No, incalzato dalle domande di un Nicola Porro in procinto di iniziare la stagione con…
Tre motivi per cui Parisi non farà la fine di Bertolaso
Roma non è l'Italia, dicono in tanti. Ma scendendo nel merito di direttrici, marce di avvicinamento al primo step e tratturi da trasformare in autostrade, ecco che la parabola di Stefano Parisi nel campo dei cosiddetti Lib-Pop ha tutte le premesse per essere sostanzialmente diversa da quella di Guido Bertolaso in occasione delle amministrative romane, quando fu lanciato come un…
Che cosa augurare al nuovo ambasciatore italiano in Libia
Dialogo, raccordo e stretta collaborazione con le forze che lavorano alla normalizzazione istituzionale in Libia. Sono i tre auspici rivolti al neo ambasciatore italiano a Tripoli, Giuseppe Perrone, al lavoro per la prossima riapertura della nostra sede diplomatica. Nel paese si sta di fatto aprendo una fase due dopo la premessa rappresentata dai 30 giorni di attacchi da parte di…
Ma dopo gli strike in Libia, serve evitare il "rischio Siria"
L’operazione militare avviata dagli Usa in Libia ha come primo effetto quello di legittimare il governo di Al-Serraj e al contempo di eliminare fisicamente il primo “strato” di milizie del Califfato nel Paese. Al fine, però, di evitare errori del passato e soprattutto di comporre il medesimo (e deleterio) schema che sta andando in scena in Siria, sarebbe utile pianificare…
Il centro liberale ha fatto la sua mossa. E la destra?
Con Stefano Parisi neo Ceo di un'area liberalpopolare che intende smarcarsi dalla vecchia classe dirigente forzista, si apre di fatto una fase diversa per il tripartitismo italiano. Dove, accanto al Pd renziano alle prese con l'ala franceschiniana e bersaniana, e al M5S forte dei risultati di Roma e Torino, il fu Pdl ha fatto una mossa in una direzione che…
Ma la tratta di migranti dalla Libia si ferma avendo (almeno) un governo (vero)
Gli 87 corpi ritrovati sulla spiaggia e al largo di Sabrata sono la plastica raffigurazione dell’arrendevolezza della comunità internazionale sul caso libico. Prima di lanciare strali contro le organizzazioni criminali, che minacciano di far transitare dalla Libia sino alle coste italiane almeno 500 mila migranti, è imprescindibile lavorare per la stabilizzazione istituzionale del Paese, propedeutica a qualsiasi altra attività. In…
Qui Montenegro, dove gli italiani sono espulsi (e vincono i turchi)
Esiste un problema di credibilità e opportunità per le aziende italiane (e per la stessa Ue) in alcuni settori dei Balcani? Se in Serbia e Albania, ad esempio, i marchi tricolore riescono ad imporre la propria qualità sui concorrenti con buoni risultati oggettivi, in Montenegro un sistema di clientele e di assenza totale di trasparenza mette a repentaglio gli investimenti…
Ricominciare da destra? Sì, no, forse
Non conta proprio un bel nulla se Matteo Renzi è in crisi di consensi o se la minoranza del suo partito gli chiede un deciso cambio di passo in direzione. Le analisi degli ultimi giorni che davvero interessano anche il segmento liberal-repubblicano del paese sono quelle che, a tenaglia, Massimo D'Alema e Romano Prodi hanno consegnato a Corriere della Sera…
E'Sirte la chiave per la svolta in Libia. Ma l'Ue ora apra la fase due
E’Sirte la chiave per dipanare il primo step del caos libico legato alla presenza dell’Isis. Dopo le azioni delle truppe fedeli al Generale Haftar nella zona di Bengasi che secondo Fadel al Hasi, capo delle forze speciali dell’esercito libico, hanno fruttato la conquista di altre due posizioni strategiche, ecco che le milizie di Misurata (con il supporto di soldati americani e inglesi) hanno fatto segnare un altro punto…