A margine del vertice della Comunità Politica Europea, in occasione del primo bilaterale Italia-Albania, sono state individuate aree strategiche di cooperazione: difesa e sicurezza, energia, migrazioni, protezione civile, salute, ambiente, sviluppo economico e infrastrutturale e con un focus alla formazione professionale in ciascuno dei settori
Francesco De Palo
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Difesa Ue, conventio ad escludendum per l'Italia? L'accusa di Gambino (Ecr)
Intervista all’europarlamentare di Ecr/FdI, vicepresidente della Commissione Difesa: “Il testo votato dal Parlamento europeo presenta una serie di vincoli che sembrano cuciti su misura per rafforzare le grandi industrie di Francia e Germania, escludendo o marginalizzando Paesi come l’Italia”, spiega. E sui rapporti con Stati Uniti e Regno Unito, in ambito Nato e industriale, aggiunge: “Sono parte integrante del nostro sistema di sicurezza”
Quali policies per la difesa del futuro? Ecco le mosse dell'Ue
Dopo il primo passo dettato dal lancio del RearmEu, tocca ora snellire le procedure e, più in generale, mettere nelle migliori condizioni possibili tutti i soggetti che dovranno materialmente far camminare il progetto. Sullo sfondo due elementi con cui confrontarsi in maniera sinergica: Nato e Usa
Una chiave etica per l'AI. Il dialogo Meloni-Leone XIV in continuità con il G7
Una conversazione, quella tra papa Leone XIV e Meloni, che, anche solo da un punto di vista della tempistica, è quantomai utile sia per provare ad offrire un fiato al tavolo diplomatico in Turchia, sia in prospettiva per dare continuità alla disponibilità manifestata ieri
Difesa, Ucraina e allargamento Ue. Il menù del vertice di Tirana
All’interno del tema sicurezza europea, c’è di diritto quello relativo al sostegno all’Ucraina. In secondo luogo si discuterà di difesa europea, della salvaguardia della democrazia, nonché della preparazione e della capacità di risposta a diverse minacce. Rama bussa all’Ue e rafforza l’alleanza sui migranti con l’Italia
Non solo Gcap, Italia e Giappone guardano alle terre rare (grazie al Piano Mattei)
L’occasione dell’Italy-Japan business group è utile per ribadire il profondo legame tra Roma e Tokyo. Per l’Italia è interessante anche alla luce del Piano Mattei per l’Africa che il governo ha costruito proprio al fine di realizzare una fase altamente progettuale sul continente, fatta anche di interlocuzioni con Paesi terzi. E il Giappone è uno dei più titolati, dal momento che tra le altre cose è oggi il secondo mercato di sbocco per il nostro export in Asia-Pacifico
Come cambia il dossier Ucraina, con Trump, Putin, Meloni ed Erdogan. L'analisi di Checchia
Conversazione con l’esperto diplomatico, già ambasciatore in Libano, presso la Nato, Vice- Direttore dell’Unità Russia e Paesi dell’area ex-sovietica alla Direzione Generale Affari Politici e Consigliere di vari ministri: “Il Nord Stream 2 nella partita diplomatica? In questo momento così fluido e confuso non mi sentirei di escludere che i giudici che hanno preso questa delibera abbiano fatto anche dei ragionamenti politici. L’Italia di Meloni sempre centrale, come hub di pace”
Viene o non viene? Kyiv sfoglia la margherita per Putin (mentre Erdogan prepara il tavolo con Rutte)
L’annuncio di Zelensky è un messaggio in bottiglia a Washington: “Nessuno, tranne me, può negoziare su sovranità, integrità territoriale e orientamento dell’Ucraina. Nessuno, tranne me, può condurre trattative con il leader della Russia o di altri Paesi”
Meloni-Mitsotakis, intesa a tutto tondo. Accordi e strategie
Il vertice intergovernativo fra Italia e Grecia conferma la postura di Italia globale perseguita da Giorgia Meloni e allarga il cono di interesse che il governo di Roma sta distendendo progressivamente in un Mediterraneo tornato geopoliticamente centrale
Industria e Ue. Diagnosi e cure dagli Stati generali di Roma
L’occasione degli Stati generali dell’industria Ue, celebrati a Roma, è stata utile per indicare priorità e soluzioni, nella consapevolezza del ruolo italiano. Urso: “L’auto è la prima industria in questi Paesi europei che contiene componenti frutto della chimica, della siderurgia e della microelettronica, per cui quando entra in crisi l’auto, di conseguenza, entrano in crisi proprio coloro che realizzano i suddetti componenti”