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Francesco De Palo About Francesco De Palo

Giornalista professionista, scrittore, ghostwriter. Classe '76, barese, laureato in Giurisprudenza, scrive da Freelance per Il Fatto Quotidiano, Il Giornale (in passato Left, Osservatorio Balcani e Caucaso, Il Calendario del Popolo). Corrispondente in Italia del giornale greco Zougla. È direttore del magazine Mondo Greco. Autore di "Onde-diario di un immigrato" (Aletti editore 2011) e di "Greco-eroe d'Europa" (Albeggi edizioni 2014) vincitore dell'Alexandria Scriptori Festival '14. Nel 2021 ha curato il volume "L'Italia dei Giganti" di Georgios Labrinopulos (Ed. Pegasus). Dal 2016 Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Dal settembre 2017 al dicembre 2019 direttore responsabile di Impaginato quotidiano. www.fdpmedia.org

Non solo Cdu, ecco il futuro della Germania. Pregi e difetti di Merz secondo Piller

Conversazione con l’esperto giornalista, già corrispondente in Italia della Frankfurter Allgemeine Zeitung: “Il voto? La sinistra si è comportata come se avesse una maggioranza assoluta e come se potesse condizionare Merz. L’addio all’austerità? Anche se i tedeschi si indebitassero per 1 miliardo in più, il rapporto debito-pil salirebbe dal 60 all’ 85%. Non mi sembra un grande dramma. Se AfD aumentasse i voti? Finirebbe il sistema democratico, ma anche l’euro e l’Unione europea”

Automotive, il sistema va sanato così (senza ideologie). La traccia di Fidanza

Il capodelegazione di Fratelli d’Italia/Ecr al Parlamento Europeo nel giorno della pubblicazione dell’allarme lanciato dalle colonne di Le Figaro dai vertici di Stellantis e Renault sulla situazione del mercato europeo: “Il rinvio delle multe ovviamente deve essere salutato come una notizia positiva, ma non è sufficiente da solo a sanare un sistema intero che richiede di rivedere regole su veicoli pesanti e neutralità tecnologica. Il fronte aperto dall’Italia a favore di una revisione del Green Deal europeo si sta allargando sempre più”

Merz, la fumata è bianca ma qualcuno gli ha lanciato un segnale. L'analisi di Galetti

Conversazione con il responsabile per la sede di Roma della Fondazione Konraud Adenauer: “Alcuni parlamentari non sono rimasti contenti del voto di Merz assieme al partito AfD. Non vedo il rischio di ingovernabilità in Germania, lo dimostra il secondo voto favorevole. La differenza con Scholz? Al governo ci sono solo due partiti e la Cdu è più forte della Spd”

Le mosse di Merz per blindare il nuovo governo. Ecco tutti i ministri

Si compone il puzzle del neo cancelliere tedesco per dare la scossa a una Germania in cerca di risposte: da Wadephul “ministro Nato” al Fazzolari teutonico, dalla Stella di David sul petto di Karin Prien alla ministra per lo spazio Dorothee Bär che dovrà gestire i numerosi finanziamenti destinati alla Baviera come polo high-tech

Spiava le azioni Nato per conto di Mosca. Arrestato in Grecia

Colto in flagranza, si è difeso dicendo che non lo ha fatto per soldi, ma per affetto verso la “madre Russia”, dettaglio che non sposta i termini della questione che vertono sulla difesa delle infrastrutture critiche in aree altrettanto critiche, come quella a nord della Grecia, crocevia di interessi diversificati in molteplici dossier interconnessi

Dazi, prove di intesa tra Bruxelles e Washington. L’Europa rilancia sul "fattore 50"

Pochi giorni fa il segretario al Commercio Howard Lutnick ha annunciato di aver raggiunto il suo primo accordo commerciale, ma non ha fatto cenno al Paese coinvolto. Meloni: Palazzo Chigi lavora per avvicinare le due sponde dell’Atlantico, “perché crediamo nell’Occidente come sistema di valori, di alleanze internazionali e di relazioni economico-commerciali”

Quale proiezione per il futuro dell'Ue? Il manifesto di Tajani (riconfermato vicepresidente Ppe)

L’Europa globale di Tajani parte dal presupposto che le istituzioni Ue non possono lasciare andare settori come l’Africa, il Medio Oriente, i Balcani, nel solco dell’impegno profuso in questi due anni e mezzo dal governo Meloni che si è distinto per una strategia ampia e profondamente connessa alle ripercussioni su vasta scala delle singole azioni

Accordi, firme e impegni. Tutto sul forum Italia-Turchia

Durante il vertice sono stati siglati una serie di accordi e Memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione bilaterale, con in primis lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali, alla luce del fatto che, come più volte osservato, l’Italia si conferma il primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo e il secondo in Europa. Energia, interconnessioni e difesa sono i tre macrotemi nevralgici che si snodano sull’asse Roma-Ankara, a cui seguono infrastrutture, trasporti, aerospazio, archeologia e sport, visto che le due nazioni organizzeranno congiuntamente gli Europei di calcio del 2032

Perché il bilaterale Meloni-Erdogan apre una fase nuova

Un rapporto, quello tra i due Paesi, che sta prendendo progressivamente una piega globale, vista la densità dei temi in questione. Come la Libia, su cui l’impegno è comune per una “piena stabilizzazione attraverso la mediazione delle Nazioni Unite”, ha aggiunto Meloni. Stesso schema su Gaza, dove un piano di ricostruzione credibile della Striscia è legato a un quadro “di pace e di sicurezza duraturo a livello regionale”. Erdogan invita premier e Capo dello Stato ad Ankara

Chi vuole escludere l'Italia dalla difesa Ue? La versione di Donazzan

I fondi della difesa dedicati solo ad aziende che hanno una catena di fornitura made in Eu, decisione che di fatto discriminerebbe tutte quelle realtà industriali che hanno relazioni con Usa, Regno Unito e Giappone, sono un controsenso, dice a Formiche.net Elena Donazzan (Ecr/FdI), relatrice ombra del dossier difesa, secondo cui in tutto ciò c’è una manina francese che sta mettendo subbuglio nel futuro della difesa europea

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