Conversazione con l’esperto giornalista, già corrispondente in Italia della Frankfurter Allgemeine Zeitung: “Il voto? La sinistra si è comportata come se avesse una maggioranza assoluta e come se potesse condizionare Merz. L’addio all’austerità? Anche se i tedeschi si indebitassero per 1 miliardo in più, il rapporto debito-pil salirebbe dal 60 all’ 85%. Non mi sembra un grande dramma. Se AfD aumentasse i voti? Finirebbe il sistema democratico, ma anche l’euro e l’Unione europea”
Francesco De Palo
Leggi tutti gli articoli di Francesco De Palo
Automotive, il sistema va sanato così (senza ideologie). La traccia di Fidanza
Il capodelegazione di Fratelli d’Italia/Ecr al Parlamento Europeo nel giorno della pubblicazione dell’allarme lanciato dalle colonne di Le Figaro dai vertici di Stellantis e Renault sulla situazione del mercato europeo: “Il rinvio delle multe ovviamente deve essere salutato come una notizia positiva, ma non è sufficiente da solo a sanare un sistema intero che richiede di rivedere regole su veicoli pesanti e neutralità tecnologica. Il fronte aperto dall’Italia a favore di una revisione del Green Deal europeo si sta allargando sempre più”
Merz, la fumata è bianca ma qualcuno gli ha lanciato un segnale. L'analisi di Galetti
Conversazione con il responsabile per la sede di Roma della Fondazione Konraud Adenauer: “Alcuni parlamentari non sono rimasti contenti del voto di Merz assieme al partito AfD. Non vedo il rischio di ingovernabilità in Germania, lo dimostra il secondo voto favorevole. La differenza con Scholz? Al governo ci sono solo due partiti e la Cdu è più forte della Spd”
Le mosse di Merz per blindare il nuovo governo. Ecco tutti i ministri
Si compone il puzzle del neo cancelliere tedesco per dare la scossa a una Germania in cerca di risposte: da Wadephul “ministro Nato” al Fazzolari teutonico, dalla Stella di David sul petto di Karin Prien alla ministra per lo spazio Dorothee Bär che dovrà gestire i numerosi finanziamenti destinati alla Baviera come polo high-tech
Spiava le azioni Nato per conto di Mosca. Arrestato in Grecia
Colto in flagranza, si è difeso dicendo che non lo ha fatto per soldi, ma per affetto verso la “madre Russia”, dettaglio che non sposta i termini della questione che vertono sulla difesa delle infrastrutture critiche in aree altrettanto critiche, come quella a nord della Grecia, crocevia di interessi diversificati in molteplici dossier interconnessi
Dazi, prove di intesa tra Bruxelles e Washington. L’Europa rilancia sul "fattore 50"
Pochi giorni fa il segretario al Commercio Howard Lutnick ha annunciato di aver raggiunto il suo primo accordo commerciale, ma non ha fatto cenno al Paese coinvolto. Meloni: Palazzo Chigi lavora per avvicinare le due sponde dell’Atlantico, “perché crediamo nell’Occidente come sistema di valori, di alleanze internazionali e di relazioni economico-commerciali”
Quale proiezione per il futuro dell'Ue? Il manifesto di Tajani (riconfermato vicepresidente Ppe)
L’Europa globale di Tajani parte dal presupposto che le istituzioni Ue non possono lasciare andare settori come l’Africa, il Medio Oriente, i Balcani, nel solco dell’impegno profuso in questi due anni e mezzo dal governo Meloni che si è distinto per una strategia ampia e profondamente connessa alle ripercussioni su vasta scala delle singole azioni
Accordi, firme e impegni. Tutto sul forum Italia-Turchia
Durante il vertice sono stati siglati una serie di accordi e Memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione bilaterale, con in primis lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali, alla luce del fatto che, come più volte osservato, l’Italia si conferma il primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo e il secondo in Europa. Energia, interconnessioni e difesa sono i tre macrotemi nevralgici che si snodano sull’asse Roma-Ankara, a cui seguono infrastrutture, trasporti, aerospazio, archeologia e sport, visto che le due nazioni organizzeranno congiuntamente gli Europei di calcio del 2032
Perché il bilaterale Meloni-Erdogan apre una fase nuova
Un rapporto, quello tra i due Paesi, che sta prendendo progressivamente una piega globale, vista la densità dei temi in questione. Come la Libia, su cui l’impegno è comune per una “piena stabilizzazione attraverso la mediazione delle Nazioni Unite”, ha aggiunto Meloni. Stesso schema su Gaza, dove un piano di ricostruzione credibile della Striscia è legato a un quadro “di pace e di sicurezza duraturo a livello regionale”. Erdogan invita premier e Capo dello Stato ad Ankara
Chi vuole escludere l'Italia dalla difesa Ue? La versione di Donazzan
I fondi della difesa dedicati solo ad aziende che hanno una catena di fornitura made in Eu, decisione che di fatto discriminerebbe tutte quelle realtà industriali che hanno relazioni con Usa, Regno Unito e Giappone, sono un controsenso, dice a Formiche.net Elena Donazzan (Ecr/FdI), relatrice ombra del dossier difesa, secondo cui in tutto ciò c’è una manina francese che sta mettendo subbuglio nel futuro della difesa europea