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Francesco De Palo About Francesco De Palo

Giornalista professionista, analista, ghostwriter. Barese, laureato in giurisprudenza, il mio primo articolo è apparso nel 2000 su un quotidiano locale dove ho fatto la gavetta alla vecchia maniera. Scrivo per varie testate italiane di politica estera, Mediterraneo e temi connessi alla geopolitica. Sono corrispondente da Roma per il giornale greco Zougla e direttore responsabile di Mondogreco.eu. Ho pubblicato due libri: “Onde-diario di un immigrato” nel 2011 e “Greco-eroe d’Europa” nel 2014. www.fdpmedia.org

Geopolitica, trasporti e inflazione. Così la riforma dei porti fa centro. Parla Frijia (FdI)

Il deputato della commissione Trasporti: “Investiamo nel sistemi dei porti italiani perché la globalizzazione, intesa come la intendevamo fino a qualche anno fa, non c’è più: assistiamo alla creazione di tre macroregioni a livello mondiale, quindi anche i traffici saranno in qualche modo ripensati. Vogliamo rendere sempre più competitivo l’intero sistema di governance affinché l’intera organizzazione sia sinergica e diventi un unicum produttivo e strategico per la nostra nazione”

Verso le europee, la costante è Weber (non solo per il Ppe)

Botta e risposta Martusciello-Salvini a proposito di euroalleanze, con la Lega che va sulle posizioni di FdI (“mai con la sinistra”). In gioco non c’è solo la composizione del Parlamento europeo, ma la strutturazione delle dinamiche per Commissione e Consiglio, dove sono in molti a rischiare (a cominciare dal Pd)

Perdere l'anima riformista e dire addio al Nazareno. I rischi di Schlein secondo Folli

Conversazione con l’esperto editorialista, già direttore del Corriere della Sera: “L’Italia è cambiata, ma è cambiata anche la sinistra che ha una capacità di evocare i grandi temi sociali infinitamente inferiore a quella di una ventina di anni fa”

Così il governo apre le danze sulla riunificazione dell'Ue con i Balcani

Il premier, incontrando l’omologo sloveno Golob, mette l’accento su un passaggio strategico: la nuova Europa dovrà tenere in grande considerazione il costone balcanico, favorendo le politiche di allargamento che evidentemente non piacciono ai big player esterni, attratti da una prospettiva altamente invasiva, così come fatto con la vax diplomacy o la Bri

Fine dei ribaltoni, il premierato di Meloni secondo Guzzetta

“Se la riforma fosse approvata, il ruolo del Presidente della Repubblica non sarebbe di garantire il Parlamento e i partiti, con i loro negoziati, dentro il Parlamento, ma di garantire la volontà del corpo elettorale che si è espressa il giorno delle elezioni con l’elezione del premier e della sua maggioranza”. Conversazione con il costituzionalista Giovanni Guzzetta

Oltre la piazza, alleanze anche con chi non c'era. Parla Bazoli (Pd)

“La piazza è un modo per ritrovarsi tra i tanti simpatizzanti. Poi occorre costruire una proposta alternativa alla destra che sia di governo e in grado di convincere le persone molto al di là di quelle che scendono in piazza”. Conversazione con il senatore dem sulla piazza di sabato e il futuro del partito guidato da Elly Schlein

Dal conflitto in Medio Oriente alla recessione. Tajani al Consiglio Affari esteri

“L’Italia riuscirà a superare questo momento, provocato da fatti esterni, compreso l’aumento dei tassi di interesse”, ha spiegato il ministro a margine del Consiglio Affari esteri durante il quale è stato presentato un documento congiunto con Francia e Germania su Gaza e Hamas

Al via l'operazione europee. Così FdI punta al podio (e alla nuova governance)

I conservatori di Ecr rischiano di essere il gruppo più folto a Bruxelles, in condominio con Cdu/Csu, tra la grammatica di candidature espressione dei territori e la tentazione di far correre la leader. Nessuna rivalsa tra alleati in maggioranza, si corre per vincere (e per la nuova Commissione)

Stabilità e prospettive, la traccia del governo Meloni spiegata da Mantovano

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “L’arrivo di Giorgia Meloni sulla scena internazionale ha concorso ad un diverso posizionamento dell’Italia nell’Unione Europea”. Ecco come

Si al dialogo, ma mai con Hamas. Il punto di De Meo sulla conferenza di Parigi

Le parole del ministro Tajani al vertice su Gaza contribuiscono da un lato a chiarire ogni equivoco ideologico e dall’altro a presentare il contributo italiano alla guerra: una nave-ospedale logistica, l’invio di un ospedale da campo, la disponibilità ad accogliere bambini palestinesi. De Meo (FI): “Il dialogo unico modo per costruire una pace giusta, una pace duratura, una pace che veda tutti nelle condizioni di poter avere pari dignità e pari diritti”

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