Cinquecento milioni di dollari per la manutenzione del Nord Stream e le rassicurazioni sullo sblocco di Yamal contribuiscono a disinnescare la mina del caso metano (almeno per ora)
Francesco De Palo
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Ecco perché la minaccia russa di fine anno sul gas non fa molta paura
Il passo politico della Commissione sul tetto al prezzo si somma idealmente alle scoperte nel Mediterraneo orientale: è lì che va individuata la nuova strategia Ue, con o senza Eastmed (ma partendo idealmente da quello spunto)
Centro e sinistra, le illusioni di Castagnetti secondo Gargani
Lo storico esponente democristiano: “Dallo scorso 25 settembre il centro non c’è più, per cui invito tutti a non parlare di centrodestra. Ora c’è un governo di destra. Da trent’anni cerco di superare la diaspora della Democrazia Cristiana e credo che, paradossalmente, la vittoria della destra dovrebbe convincere tutti che c’è bisogno di una sinistra come c’è bisogno di un centro”
Cosa cambia sul gas con il price cap? Dubbi e certezze secondo Nicolazzi
Conversazione con l’esperto e manager: “La Bce al contempo paventa che il price cap inneschi turbative finanziarie; e il direttore di Acer, l’agenzia europea per l’Energia che è coinvolta nella gestione del price cap, si dice ‘reluctant to rely on this gas price cap’ per contrastare le turbolenze di prezzo. Sembrerebbe di poter dire tutti insoddisfatti, tranne Consiglio e Commissione”
Eni a Cipro. Così cambia la geopolitica energetica nel Mediterraneo
Zeus 1 si somma a Glaukos (5-8 trilioni di piedi cubi), Cronos 1 (2,5 trilioni di piedi cubi) e Afrodite (4,2 trilioni di piedi cubi) che elevano la capacità potenziale di Cipro a 15,2-18,2 trilioni di piedi cubi. Ecco tutti i dettagli
È Meloni che sta facendo il partito di centro. L'analisi di Mannino
L’ex ministro democristiano: “La Dc non è finita per Tangentopoli, ma con il Mattarellum. Castagnetti? Si illude di poter essere il partito di centro che dà la spalla alla sinistra. Ma non c’è l’uno e non c’è l’altro. Meloni? Ha assimilato l’esigenza di compiere un salto di ridefinizione della sua posizione politica”
Italia e Africa, a che punto siamo? La versione di Mario Giro
L’ex viceministro degli esteri Mario Giro: “All’Africa serve diventare parte del sistema economico, quindi avere il know how necessario per diventare almeno in parte un continente che si trasforma. Occorre un atteggiamento nuovo nei confronti di una cooperazione 2.0. Qui si mettono insieme interessi nostri ma anche interessi del partner”
Tutti pazzi per i cavi elettrici, così Balcani e Caucaso sono più vicini
La mossa dimostra quanto siano strategiche le policies europee dei cavi in tutta la dorsale balcanica che guarda al Caucaso, costituendo di fatto una nuova via di comunicazione tattica sulla stessa tratta del Tap
Più Fitto meno Salvini. Bene il pragmatismo di Meloni. Parla Folli
Conversazione con l’editorialista di Repubblica: “Il premier è stato molto abile nel conciliare la vecchia anima della destra con le nuove esigenze dell’Ue. Ciò che serve è una prospettiva di politiche europee con una sterzata netta verso la riduzione del nostro debito pubblico”
Tutto quello che non funziona nelle politiche energetiche europee. Parla Clò
“La domanda di greggio resta resiliente e nel terzo trimestre salirà oltre i 100 milioni. Per cui nei prossimi mesi e soprattutto quando, dal 5 febbraio, partirà l’embargo per i prodotti petroliferi, l’Europa potrebbe avere delle difficoltà a rifornirsi sul mercato internazionale. Hsbc non finanzierà la ricerca di idrocarburi? Mi viene in mente quella frase di Moretti, continuiamo pure a farci del male”. Conversazione con l’ex ministro dell’industria