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Il divorzio Trump-Musk lascia Meloni senza sponde. L'opinione di Sisci

Il divorzio tra Trump e Musk preannuncia un cambio di rotta nella destra globale. In Europa si rafforza un nuovo asse conservatore. Ma l’Italia rischia l’irrilevanza politica internazionale se non trova visione e ancoraggi solidi

Quale (i)deal tra Trump e Xi? L’analisi di Sisci

Trump e Xi hanno parlato di commercio, ma un malessere cinese aleggia sull’America e congela le relazioni bilaterali. Per uscire dallo stallo, forse Pechino dovrebbe affrontare il nodo della democrazia

Disarmarci è un suicidio. Sisci spiega perché (con i numeri)

Rinunciare alla difesa significa rinunciare alla minima sicurezza sociale e vitale. Quello che si vede però è che non si affronta il problema. La cosa lascia uno spazio alla premier Giorgia Meloni di restare al potere, ma in queste condizioni difficili anche la sua azione di governo è intrappolata. Non riesce a fare quello di cui l’Italia ha bisogno e quindi tutto il Paese rischia di essere schiacciato. L’analisi di Francesco Sisci

I limiti della democrazia e la funzione “Meloni”. L'analisi di Sisci

Il recente arrivo della minaccia russa, e la sua capacità di influire e sobillare sistemi democratici insieme all’invasione dell’Ucraina, hanno cambiato le regole del gioco. Nuove forze illiberali minacciano le democrazie occidentali. La destra radicale altrove ha pensato che il potere di Meloni in Italia fosse il permesso a tentare la scalata al potere nei propri paesi senza smettere i panni illiberali e filorussi. A Meloni la scelta se muoversi al centro o andare a destra. L’opinione di Francesco Sisci

Sulle spese militari Meloni è isolata (e per lei è una fortuna). La riflessione di Sisci

Oggi la premier è sola nel panorama italiano a schierare il Paese prudentemente per quanto sia, a favore di una spesa militare. Quindi è la sola che può avere un filo per quanto tenue, e progressivamente distante, con Europa e Stati Uniti. Questa è la fortuna, alla latina, di Meloni, anche per l’ignavia degli altri partiti politici che consciamente o inconsciamente la lasciano da sola

Cosa cambia per Usa e Cina con un papa americano. L'analisi di Sisci

Il nuovo pontefice accorcia la distanza tra Vaticano e Washington imprimendo una nuova dinamica agli Stati Uniti e al mondo. La Cina ne è fuori con conseguenze ancora confuse. Il commento di Francesco Sisci

Perché penso che Parolin abbia il profilo del papa. Scrive Sisci

Quanti sono i papabili oggi che possono subito parlare autorevolmente al mondo, che hanno una stima internazionale, conoscono la Curia, parlano con conservatori e progressisti, hanno capacità di ascolto delle varie parti, sono davvero sinodali ma possono dare una voce vera alla Chiesa nel mondo? C’è un solo uomo con queste caratteristiche: il Cardinale Pietro Parolin. Il commento di Francesco Sisci

Chi ha vinto davvero il 25 aprile. La riflessione di Sisci

Ottanta anni dopo bisognerebbe cominciare a costruire sulla realtà non sulle fughe dalla realtà. Se tanto tempo è trascorso, la storia del fascismo deve sparire, e bisognerebbe ringraziare chi davvero ha vinto la guerra. Solo così Italia può affrontare il futuro. La riflessione di Francesco Sisci

Bergoglio amava la Cina (ma non era ricambiato). Ora un papa africano? Scrive Sisci

Questo è stato il papa che, più di chiunque altro, ha aperto alla Cina, ma Pechino ha temporeggiato. Nel 2005, ai funerali di papa Giovanni Paolo II, una delegazione di medio rango è venuta a Roma e ha reso omaggio alla salma del papa il giorno prima del funerale. Non è chiaro cosa deciderà di fare Pechino questa volta. Il commento di Francesco Sisci

Se Giorgia Meloni balla da sola. Il commento di Sisci

Da un punto di vista puramente interno, oggi Meloni gioca da sola. Il coro di scetticismo e di freddezza dell’opposizione e di certi alleati di governo in realtà rafforzano la premier sia con l’America che con l’Europa. È l’unica che si muove in maniera opportuna in politica internazionale. La mancanza di opposizione responsabile però è un grave vulnus della politica italiana. Il commento di Francesco Sisci

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