Giulio Terzi, ex ministro degli Affari esteri e ambasciatore, come giudica l’esito della Conferenza di Berlino sulla Libia? È un passo avanti rispetto a quelle di Parigi e Palermo nel 2018? Possiamo parlare di un piccolo passo avanti. Nelle ore della Conferenza abbiamo visto la presenza inalterata dei problemi che l’avevano messa in forse sin dall’inizio. Avevo sperato potesse rappresentare…
Gabriele Carrer
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Gli 007 inglesi non hanno dubbi sui rischi di Huawei nel 5G
Concedere a Huawei un ruolo nella costruzione dell’infrastruttura 5G del Regno Unito sarebbe come “lasciare una volpe libera in un pollaio”. La citazione è di un’alta fonte del Sunday Times al GCHQ, la più grande agenzia d’intelligence britannica, l’equivalente dell’Nsa statunitense. Un avvertimento che suona simile a quello lanciato in Italia dal Copasir un mese fa. Il quotidiano britannico da…
I media? Se non sono amici, li combatti. Parola della Cina
Metti un pugile di 48 chilogrammi che sfida uno di 86. “Il pugile da 86 chilogrammi, con la buona volontà di proteggere il peso piuma, gli consiglia di andarsene e pensare agli affari suoi, ma quest’ultimo non ascolta e addirittura fa irruzione nella casa del pugile peso massimo. Quale reazione vi aspettate da parte di quest’ultimo?”. Il peso piuma sono…
Tra spie cinesi e pressioni di Huawei, la Merkel decide sul 5G. E l'Italia?
Nelle ore in cui la cancelliera Angela Merkel incontrava i deputati del suo partito, ancora diviso sulla decisione prossima del governo sul ruolo del colosso cinese Huawei nell’infrastruttura 5G del Paese, la magistratura tedesca apriva un’indagine su tre persone accusate di spionaggio a favore della Cina. Tra di loro, un ex diplomatico che è stato ambasciatore dell’Unione europea e che…
Trump sul 5G bluffa? Così l'Ue vuole usare il caso britannico
Le spie cinesi indagate dalla magistratura tedesca proprio mentre la cancelliera Angela Merkel sta per decidere sul ruolo di Huawei nel 5G. I tentativi britannici di aprire al colosso cinese nonostante le pressioni statunitensi. Gli avvertimenti del Copasir al governo italiano. È questa una fase calda per l’Unione europea, che dopo la firma della fase una dell’accordo commerciale tra Washington…
Perché le imprese europee sono deluse dalla Via della Seta
Sulla Via della seta “l’Italia è arrivata prima”, diceva a marzo di un anno fa l’allora ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio. Otto mesi più tardi, durante una visita a Shangai in qualità di ministro degli Esteri, prometteva che il 2020 sarebbe stato “l’anno in cui raccoglieremo i frutti”. Di “intesa limpida”, “benefici”, “collaborazione equilibrata” e “preziose opportunità per…
Putin sacrifica il delfino Medvedev in nome delle riforme
I tempi degli annunci sono così ravvicinati che sembra impossibile non fossero pianificati. Dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto il suo sedicesimo discorso all’Assemblea federale di Mosca da quando è presidente annunciando una serie di riforme che toccano anche l’ordinamento del Paese, il suo governo ha annunciato le dimissioni. Il premier Dmitri Medvedev, ha spiegato Putin, verrà…
Di Maio pungola Conte sulla Libia. Ecco come
Cercando nel resoconto della seduta del Senato di oggi la parola “Palermo” compare soltanto cinque volte. In due occasioni l’ha pronunciata il senatore leghista Manuel Vescovi, che ha accusato il governo di seguire le indicazioni franco-tedesche e di mancare di coraggio nella gestione della crisi libica. A Palermo ha fatto riferimento anche un altro leghista, Emanuele Pellegrini, spiegando che della…
Guerini vede l’omologo cipriota. L’asse a Difesa di EastMed
Ieri il premier Giuseppe Conte ha incontrato ad Ankara il presidente turco Recep Tayyip Erdogan mentre i ministri degli Esteri di Grecia e Cipro, Nikos Dendias e Nikos Christodoulides, siglavano un memorandum d'intesa sulle consultazioni politiche e sulla cooperazione tecnica. Tema centrale del loro bilaterale, il Mediterraneo orientale, su cui è intervento anche dal Cairo il ministro del Petrolio egiziano, Tarek El…
L’Ue va all-in sul nucleare iraniano
Massima pressione” sull’Iran. Per la prima volta questa formula adottata dall’amministrazione statunitense entra nel vocabolario europeo. Oggi, il cosiddetto E3, cioè il club di cui fanno parte Francia, Germania e Regno Unito, ha deciso di attivare il DRM, il meccanismo di risoluzione delle dispute previsto dal paragrafo 36 del Trattato del 2015, contestando al regime degli ayatollah le violazioni relative…