Le grandi opere, soprattutto se a lungo dimenticate, sono destinate a “tornare”. E quanto più la rimozione è stata feroce, tanto più la loro riapparizione suscita meraviglia. Una “vendetta” della quale gli autori non possono godere, ovviamente, ma le minoranze che hanno continuato ad amarle, nonostante il conformismo e l’ignoranza imperanti, vivono tali circostanze come segni di rinascita culturale quale…
Gennaro Malgieri
Leggi tutti gli articoli di Gennaro Malgieri
Notre Dame non è morta. Vive come simbolo di un'Europa smarrita che fatica a ritrovarsi
No, non sarà una ferita che resterà aperta per sempre. Notre-Dame sarà ricostruita. Il danno materiale è tutt’altro che irreparabile. Eppure il dolore che l’incendio della cattedrale ha suscitato non si placa davanti alla ragionevole certezza che i segni della devastazione verranno cancellati. La minimizzazione di molti autorevoli critici e di sprovveduti tuttologi che impropriamente hanno derubricato l’incidente parigino a…
Il pensiero unico contro la tradizione, un conflitto dal quale dipende l'avvenire. I saggi di Capozzi e Sessa
Una sorta di lebbra intellettuale ha contagiato in almeno due decenni, dopo essersi manifestato in sordina, l’opinione pubblica mondiale: il pensiero unico. Definirlo non è mai stato facile, ma il ricorso alle categorie del conformismo culturale e dell’omologazione comportamentale e dell’invadenza del mercatismo con i suoi derivati consumistici forse spiega qualcosa anche se non l’essenza profonda che va toccata con…
La verità su Pontelandolfo raccontata da Giancristiano Desiderio
Il mito e la storia. Non è infrequente che il primo si sovrapponga alla seconda determinando distorsioni ed incomprensioni sul passato che favoriscono polemiche finanche perniciose sul presente. È il caso di taluni atteggiamenti appunto “mitologici” che hanno condizionato la conoscenza delle dinamiche, tutt’altro che chiare e condivisibili sia chiaro, del processo di unificazione nazionale. Insomma, se è vero che…
Macron è più forte. Il ceto medio rinnega i gilets jaunes
Vi posso assicurare che ai francesi non importa un fico secco di dove si trovasse Emmanuel Macron mentre i gilets jaunes mettevano a ferro e fuoco Parigi. Stava sciando, è stato rivelato, ma è pure rientrato immediatamente all’Eliseo. Neppure lui immaginava che, come ha ammesso il suo governo, il sistema di sicurezza non avrebbe funzionato alla perfezione. Ma questo è…
Il “pensiero difforme” di Corrado Ocone e la sua idea di Europa
Il pensiero difforme accende bagliori inquietanti tra gli apologeti del “pensiero conforme”, variante un po’ scadente di quel pensiero unico al quale si sacrificano sugli altari della modernità lacerati significativi di libertà intellettuale. E più è “difforme” pensare diversamente/altrimenti rispetto alla vulgata dominante su qualsivoglia feticcio consacrato dal “politicamente corretto”, più la reazione diventa terribilmente irragionevole contro i reietti che…
Dal convegno di Nazione futura l'auspicio di un movimento identitario e conservatore
Se la politica è ancora capace di inventare, come la poesia, suggestioni che penetrano l’anima dei popoli e, nello stesso tempo, di rispondere alle domande più complesse che la società affluente pone costantemente ed imperiosamente, assolve al suo compito, dà un senso a se stessa. È quando tutto ciò non accade che la politica si spegne, perde la sua funzione, si…
Da Macron una dichiarazione d'amore. Ma i problemi restano
Comunque la si pensi, e quale che sia l’opinione sul presidente francese Emmanuel Macron, non si può negare che nella sua intervista a Fabio Fazio abbia cercato di ammaliare gli italiani parlando al cuore di un popolo amico. Le recenti incomprensioni politiche e diplomatiche hanno in qualche modo incrinato l’antico rapporto, ma non certo nei due popoli. Sono state le…
A sessant’anni dalla morte di don Luigi Sturzo, l'attualità della sua critica allo statalismo e alla partitocrazia
Si è ricordato, giustamente, agli inizi di quest’anno il centenario della fondazione del Partito popolare italiano, avvenuta il 18 gennaio 1919. E, naturalmente, abbastanza, ma non come ci si attendeva, si è rievocata la figura dell’artefice di quell’importante evento che praticamente immise i cattolici pienamente e legittimamente nella vita politica italiana dopo le note vicende risorgimentali e post- risorgimentali che…
Il torto di Alain Finkielkraut, il filosofo dell’identità incompreso in Francia
Alain Finkielkraut è improvvisamente divenuto noto al grande pubblico sabato 16 febbraio quando, riconosciuto da un manipolo di manifestanti, è stato duramente contestato soltanto perché ebreo ed ha rischiato il linciaggio. I suoi aggressori, probabilmente infiltrati nei gilet jaunes, o proprio da appartenenti al movimento con connotazioni estremiste ed antisemite, sarebbero, secondo le indagini, islamisti salafiti che hanno colto l’occasione…
















