Sarà François Fillon il "presidenziabile" della destra popolare francese. Circa il 70 per cento dei Républicains ha scelto lui contro Alain Juppé alle primarie che una settimana fa avevano decretato l'uscita di scena di Nicolas Sarkozy. E Fillon, considerato dall'ex-presidente gollista una specie di sua proprietà privata quando era primo ministro, ha in tasca la quasi certezza di occupare l'Eliseo…
Gennaro Malgieri
Leggi tutti gli articoli di Gennaro Malgieri
Vi racconto la débâcle di Sarkozy e la sorpresa Fillon alle primarie di centrodestra in Francia
La notizia non è la vittoria di François Fillon alle primarie dei Républicains, i post-gollisti che fino nel nome hanno ritenuto di archiviare il recente non esaltante passato segnato dalla disfatta dell'Ump alle ultime consultazioni elettorali. La notizia è la débâcle di Nicolas Sarkozy che da tempo si stava preparando per un sontuoso rientro sulla scena politica come candidato alle…
The Young Pope, l'improvvisata opera jazz di Paolo Sorrentino
Mediatico e conservatore. Anticonformista e tradizionalista. Iconoclasta finto e autoritario autentico. Narcisista per vocazione e saccente per elezione. Giovane/vecchio e atemporale. The Young Pope (Jude Law) è la sintesi di ciò che la Chiesa cattolica, apostolica e romana dovrebbe/potrebbe essere nella post-modernità. E non soltanto secondo Paolo Sorrentino che in tempi di Vatileaks, corvi e cialtroni secolari e presbiteri, rapaci…
Mosul, l'orrore del Califfo e la mortale ignavia dei Grandi
Duecentottantaquattro esseri umani, tra quali molte donne e tantissimi bambini, assassinati "a freddo" nei dintorni di Mosul non sono un "dettaglio" in una storia pur tragica, segnata da migliaia di cadaveri accumulati da bestie immonde e blasfeme che uccidono usurpando il nome di Allah. Il capo dell'organizzazione criminale che si fa chiamare Abu Bakr al-Baghdadi ha pianificato personalmente la strage incitando…
Come può un repubblicano Usa votare Donald Trump?
Perché un repubblicano americano, per di più di ispirazione conservatrice, non può votare Donald Trump è talmente evidente da non ammettere spiegazioni. Basta leggere i giornali. Il suo complessivo atteggiamento, al di là delle cose che dice e di come le dice, è esattamente l'opposto di quel che ci si attenderebbe da un candidato alla presidenza del Grand Old Party.…
Vi racconto gli ultimi effetti nefasti del giustizialismo
Si può ancora distruggere una classe politica per via giudiziaria dopo circa trent'anni dall'avvio del "processo di bonifica" culminato negli effimeri trionfi di Mani pulite? Sembra di sì. Ma a differenza di allora, come a Berlino, ci sono giudici anche a Roma e a Torino per fortuna. E, nel contempo, per disgrazia di Ignazio Marino, di Roberto Cota, di Filippo…
Vi spiego perché Roma affonda
Che Roma sia una città "in stato di abbandono" è inoppugnabile. E non c'era bisogno dell'Osservatore romano per ricordarcelo. Sorprende, comunque, che il quotidiano della Santa Sede si sia "spinto" tanto oltre nella generica e solitamente paludata critica all'amministrazione capitolina; vuol dire che la misura è davvero colma. A Roma, in effetti, la situazione è insostenibile. Da tutti i punti…
Perché nel Campidoglio a 5 stelle va in onda il vuoto
Stanno cadendo le stelle grilline. Fenomeno ampiamente prevedibile. L'improvvisazione non garantisce l'assestamento, in natura come in politica. E la stagione pentastellata per di più è nata sul terreno impervio del disagio generato dall'incapacità della politica di riformarsi. Sicché la formazione, tutt'altro che spontaneista, di un movimento eterodiretto da oligarchi dotati di capacità demagogiche indiscutibili ha prodotto classi dirigenti abborracciate e…
Perché Erdogan è una pericolosa minaccia per l'Europa e l'Occidente
Uno scempio. Proprio così. Veder appaiate le foto di Mustafa Kemal Ataturk, padre della Patria, e di Recep Tayyip Erdogan, aspirante sultano neo-ottomano, è stato uno sfregio alla storia della Turchia. Davanti ad oltre un milione di sostenitori, il presidente musulmano ha tenuto un discorso dai toni concitati ed ultimativi contro i nemici interni e quelli esterni a cominciare dall'Europa…
Perché Donald Trump non è un vero conservatore
E' improprio, come ricordava Barry Goldwater seguendo la lezione di Edmund Burke, per un conservatore assumere atteggiamenti "squilibrati" nel tentativo di delegittimare tutto e tutti. Il "vero conservatore", come osservava il vecchio senatore americano, padre del "fusionismo", dopo essere stato battuto da Lyndon Johnson, tiene conto di tutte le sensibilità e le espressioni culturali compatibili con una visione civile e…














