È davvero finito il vecchio progetto stabilito dal trattato Sykes-Picot del 1916. Ankara vuole l’area turcomanna intorno a Idlib, Latakia e Aleppo, per fare da contraltare alla zona curda. D’altra parte, però, deve recuperare, anche per la sua pace interna, l’interscambio economico con la Russia, oggi ridotto a soli 6 milioni di Usd, per via delle sanzioni seguite all'abbattimento del Sukhoi24M, che…
Giancarlo Elia Valori
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Vi spiego l'intesa tra Russia e Turchia su Siria, Armenia e Azerbaijan
Un altro player del nuovo nesso tra Ankara e Mosca è, ed è bene notarlo, l’Iran. Se Ankara, in cambio della pace con Mosca, abbandonerà le fazioni jihadiste sunnite al loro destino, Teheran sosterrà tacitamente le mire turche in Iraq e in Siria, tramite la protezione della Federazione russa. La pace con i russi e l’accordo con l’Iran vogliono dire la…
Che cosa sta escogitando Erdogan in Turchia
Con l’incontro recentissimo, l’8 agosto a San Pietroburgo, tra Vladimir Putin e Recep Tayyp Erdogan, l’unico di alto livello dopo il tentativo di golpe in Turchia (e il tentato assassinio del leader turco), che peraltro Mosca ha prima segnalato ad Ankara poi duramente condannato, inizia una nuova fase della geopolitica postsovietica. Ne inizia una anche per la Turchia, sempre meno…
Che cosa succede in Siria nella guerra delle informazioni
In Siria, i primi attivisti contro il regime di Bashar Al Assad si organizzano solo con video su YouTube, prima che scoppi la vera e propria rivolta, creano un hashtag su Twitter (MAR15) e impostano l’immagine di una piccola protesta gandhiana, non violenta, contro il potere del Baath siriano. Il punto di non ritorno arrivò quando il governo di Damasco arresta…
Teheran e Mosca, un’alleanza a geometria variabile
Dalla metà di questo mese di Agosto, i bombardieri strategici a lungo raggio Tupolev-22M3 e i caccia Sukhoi 34M partiranno dalla base iraniana di Shahid Nozeh vicino ad Hamadan invece che dalle loro aree in territorio russo. L’utilizzo della base iraniana riduce la rotta dei bombardieri da 1250 miglia a 400, il che permette l’aumento del carico di armi e…
Ecco come gli Stati possono rispondere alla guerra informativa
Per impedire la diffusione di contenuti pericolosi o anche diffamatori, uno Stato può anche diffondere una massa innumerevole di segnali irrilevanti, ma non falsi, una tecnica affine a quella del “rumore” nelle reti tradizionali. Oppure, denigrare i siti avversi o gli account di Facebook minacciosi, e magari manipolare l’informazione o filtrare direttamente alcuni siti internet. E, ancora, si può modellare la…
Il ruolo di Twitter e Facebook nelle guerre moderne
La verità è la prima vittima delle guerre, lo diceva Eschilo. Ma ogni civiltà ha la sua verità, o meglio il suo “mito della verità”, per dirla con Nietzsche. Quindi, come si applica il nostro concetto non empirista di vero e di falso alla guerra attuale in Siria, che è sostanzialmente lo scontro per la prossima egemonia in Medio Oriente?…
Cosa succede tra Turchia, Russia e Israele
Il nuovo rapporto per lo scambio di dati di intelligence che si era instaurato tra Mosca e Gerusalemme nell’Aprile scorso è ormai in pericolo. Il segno più evidente di questa crisi bilaterale lo vediamo nella blanda reazione alle proteste israeliane riguardanti le vendite, o i trasferimenti a Hezbollah, da parte dei russi, di materiale militare, spesso evoluto. La polemica si…
Il doppio standard di Mosca con Israele
Dal 25 luglio scorso, l'Esercito Arabo Siriano di Bashar el Assad ha martellato con la sua artiglieria, spesso sostenuta logisticamente dai russi, il fronte israeliano delle alture del Golan. L'obiettivo è, evidentemente, quello di provocare una risposta dello Stato Ebraico e di far entrare direttamente in guerra, quindi, proprio Gerusalemme nel quadrante siriano. Un suicidio inutile per Israele, un ritorno delle vecchie…
Come sono oggi i rapporti tra Russia e Israele
Il nuovo rapporto per lo scambio di dati di intelligence che si era instaurato tra Mosca e Gerusalemme nell’aprile scorso è ormai in pericolo. Il segno più evidente di questa crisi bilaterale lo vediamo nella blanda reazione alle proteste israeliane riguardanti le vendite, o i trasferimenti a Hezb’ollah, da parte dei russi, di materiale militare, spesso evoluto. La polemica si…















