In autunno la situazione italiana sarà quanto mai difficile. Tasso d’inflazione in forte crescita. Prezzi del gas e, quindi, dell’energia alle stelle. Forte rallentamento dell’economia, se non proprio recessione. Bilancia dei pagamenti in rosso. Naturalmente l’auspicio è che queste nostre preoccupazioni siano eccessive. Ma per fugarle sarebbe, forse, opportuno evitare altre incertezze
Gianfranco Polillo
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Dove e perché Salvini sbaglia sulle sanzioni. La versione di Polillo
Ecco il limite vero della posizione della Lega: ridurre il problema delle sanzioni a un fatto puramente tecnico, che annulla i sottostanti problemi di carattere politico. L’analisi di Gianfranco Polillo
Campagna elettorale e disagio sociale. La radiografia di Polillo
Mentre si sentono a destra e a manca promesse da marinaio, sarebbe forse opportuno occuparsi del disagio sociale e della povertà (anche potenziale) in Italia e di come risolverla. Numeri e prospettive nell’analisi di Gianfranco Polillo
Ma quale flat tax, sul fisco ha ragione Meloni. Scrive Polillo
C’è molto più senso nella proposta di Fratelli d’Italia, di limitare la flat tax agli aumenti contrattuali, che nel mitico richiamo ad una tassa piatta, che nella legislazione italiana si è trasformata, da tempo, in un miraggio che appare all’inizio per poi scomparire ad urne chiuse
Il riformismo e quell'intervista a Bettini. Scrive Polillo
I giovani non hanno bisogno di altri sussidi. Di assistenza caritatevole. Ma di lavoro. Quindi di politiche che contribuiscano a rimettere in moto quell’ascensore sociale, fermo da troppo tempo. Che il disinteresse generale delle principali forze politiche italiane ha mantenuto tale. Il commento di Gianfranco Polillo
Cultura della memoria e prigione delle idee. Cosa non deve fare il Pd secondo Polillo
Sarà quel che dovrà essere. Ma una cosa è certa fin da ora. Fascismo ed antifascismo non c’entrano minimamente. Quelle parole d’ordine si sono trasformate in una liturgia che mal si adatta al tempo presente. Ed è quindi perfettamente inutile gridare “al lupo”. Il commento di Gianfranco Polillo
L'orrenda legge elettorale italiana tra alleanze e accordi
Più estesa sarà la rete, maggiori le probabilità di una pesca miracolosa. Quindi più larghe ed intimamente contraddittorie le coalizioni, più a portata di mano la possibile vittoria. Ed ecco allora mettere insieme la pace e la guerra, il termovalorizzatore e il green più spinto, la Russia e la Nato. L’analisi di Gianfranco Polillo
Perché l'accordo Calenda-Letta è più che buono per il Paese. Scrive Polillo
L’accordo tra Carlo Calenda ed Enrico Letta è buono, innanzitutto, sul piano programmatico. L’esperienza di Mario Draghi non rappresenterà una “parentesi” da dimenticare, al contrario, delineerà le coordinate future. Il Paese ha un bisogno oggettivo di governo e alla fine si affermeranno quelle forze politiche che, meglio di altre, ne sapranno declinare le necessarie funzioni. L’analisi di Gianfranco Polillo
Legati? Salvini e la Russia, tempo di chiarimenti. Scrive Polillo
Esiste un accordo scritto siglato da un partito politico italiano, la Lega, con un partito straniero, Russia Unita. Un accordo destinato a rinnovarsi tacitamente ogni cinque anni a meno che una delle due parti non lo faccia terminare entro sei mesi dalla scadenza. Non risulta che la Lega l’abbia fatto valere, per cui l’accordo è stato rinnovato per altri 5 anni. Nuova scadenza: 2027
Un modello di sviluppo e il sacrificio del ceto medio. E ora senza Draghi?
Finora la parte che non ha santi in paradiso (oltre il 65% secondo Banca d’Italia) ha subito tutti i malfunzionamenti sociali di un Paese che si è progressivamente polarizzato. A difesa dei più poveri e dei più ricchi. Mario Draghi aveva dato ai perdenti una speranza. Legata soprattutto alla migliore performance del sistema economico nazionale