Da qui le conseguenze. Negli stessi calcoli della Commissione, l’eurozona nel periodo 2024/2026 crescerà della metà rispetto a quanto si prevede per gli Usa. Se poi si considerano le previsioni del Fondo monetario internazionale, i risultati sono ancora più allarmanti. L’analisi di Gianfranco Polillo
Gianfranco Polillo
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Buone notizie! Il ministro delle Finanze tedesco si è dimesso. La versione di Polillo
Lindner ha lavorato contro l’Ue: ha fatto sì che “debito comune” fosse una bestemmia ma ha imposto le modifiche al Patto di stabilità e crescita che oggi rappresentano una vera palla al piede per qualsiasi ipotesi di sviluppo. L’opinione di Gianfranco Polillo
Il monito di Mattarella, le Agenzie di rating e la politica italiana. Scrive Polillo
Il Presidente pone la giusta domanda: come si giustifica lo strabismo da parte delle Agenzie di rating, pronte a sindacare ogni stormir di fronda, ma del tutto silenti di fronte a fatti macroscopici come, ad esempio, occupazione che cresce e dati positivi delle esportazioni? Una distorsione non solo attribuibile però a chi ha un qualche interesse nella gestione degli spread sui titoli sovrani… L’analisi di Gianfranco Polillo
Veri e falsi problemi della manovra di bilancio. L'analisi di Polillo
Durante i sette anni che l’Italia ha per far rimettere il debito sotto i vincoli del nuovo Patto di stabilità, il Parlamento potrà operare solo all’interno dei limiti predefiniti. Con una compressione delle prerogative parlamentari. Giustificabile solo se il nuovo sistema sarà in grado di garantire maggiore crescita economica, accompagnata da un più elevato benessere generalizzato ed una più forte stabilità finanziaria. Cose che al momento sono di là dal venire. Nulla, ovviamente, è ancora perduto. Ma il tempo stringe. E le forze politiche italiane sono ancora lontane dall’averne consapevolezza
La vera posta in gioco in quel di Palestina. Scrive Polillo
C’è un pezzo di Medio Evo, quale è il regime degli Ayatollah, che in sintonia con Putin, vorrebbe distruggere il decadente Occidente. E tutto ciò che esso rappresenta.
Lo vorrebbe fare utilizzando i palestinesi. Chiamando a raccolta tutti coloro che non condividono le modalità scelte da Israele per difendersi. Che, come in effetti è avvenuto, può anche scadere in un eccesso di difesa. Ma quale è l’alternativa?
Manovra, perché non poteva andare diversamente. Il commento di Polillo
Per evitare una manovra troppo rigida sarebbe stata sufficiente una maggior prudenza. Bastava, ad esempio, prevedere una fuoriuscita dalla procedura per i deficit eccessivi non nel 2026, ma l’anno successivo. Invece si è scelta una strada diversa sottovalutando, forse, la complessità del problema. Finché i nodi non sono venuti al pettine. Il commento di Gianfranco Polillo
Nella manovra il primato della politica nazionale sui vincoli europei. L'analisi di Polillo
I dati del Def dimostrano che l’obiettivo del 3%, nel 2026, è perfettamente raggiungibile. Basterebbe rimanere fermi e tutto si risolverebbe. Nella statistica può darsi, in politica, invece, è semplicemente impossibile. Gianfranco Polillo spiega tutti i nodi della manovra
Vi spiego tutti i costi del Rapporto Draghi e le presunte coperture. Scrive Polillo
Il valore aggiunto dell’intervento di Mario Draghi non va ricercato nel dato numerico, già noto agli addetti ai lavori, ma nel contesto in cui esso è collocato – quelle quattrocento pagine scarse di analisi e di proposte – nonché nell’autorevolezza di un personaggio, che non teme confronti. Quindi in una novità sostanziale che, tuttavia, pochi hanno saputo vedere. L’analisi di Gianfranco Polillo
Nuova governance europea, terremoto finanziario e istituzionale. L'analisi di Polillo
Dal piano economico-finanziario a quello di natura politica e istituzionale, Gianfranco Polillo analizza impatti e conseguenze delle nuove regole della governance europea sull’Italia
L'austerity non basta. Polillo spiega perché
L’austerity, a volte, può essere una ricetta necessaria. Lo fu ad esempio nel 2011. Ma non può essere l’unico strumento. Nemmeno nel caso di un Paese indebitato, come l’Italia. Perché non è detto che una simile politica, da sola, sia in grado di produrre i necessari risultati, ai fini di una sua liberazione. Gianfranco Polillo riflette sull’editoriale di Mario Monti pubblicato dal Corsera