Non fare altro debito, ma garantire una sua rotta discendente è necessario per contenere quelle rendite che sono legate al pagamento degli interessi. Il problema ancora irrisolto riguarda la strategia più efficace per ottenere un simile risultato. La “variabile indipendente”, come si diceva negli anni ‘70, non è il salario, ma il ritmo di crescita complessivo del sistema economico. Al quale ciascuno di noi dovrebbe tentare di contribuire. L’analisi di Gianfranco Polillo
Gianfranco Polillo
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Il monito di Standard & Poor’s e i compiti della politica nazionale. L'analisi di Polillo
Le paure di chi temeva un report più duro, le speranze di chi lo auspicava. Muoia il governo con tutti gli italiani. L’agenzia di rating ha confermato il giudizio passato, che rimane fermo a BBB, e mantiene anche stabili le valutazioni sulle prospettive future dell’Italia. Le previsione di crescita rallentano, ma questo non cambia il “voto” sulla sua capacità di gestire il proprio debito nei confronti del mercato. L’analisi di Gianfranco Polillo
Contro Israele, dalla guerra di liberazione allo scontro di civiltà
Non convincono le prese di posizioni “pacifiste” che mirano soltanto a fare il gioco di Hamas. Ma con la stessa franchezza bisogna dire che Israele non deve eccedere. Il commento di Gianfranco Polillo
Le previsioni della Nadef nelle incertezze della geopolitica. L'analisi di Polillo
Che un cambiamento negli obiettivi di politica economica del governo, nel tempo, vi sia stato è indubbio. È un male? Non ne saremmo tanto sicuri. Se il mondo fosse quello di ieri forse. Ma lo è? Il commento di Gianfranco Polillo
Per Mario Draghi in Europa non sarà semplice routine. Scrive Polillo
L’ex Bce dovrà redigere un rapporto e definire le linee di indirizzo per rafforzare la competitività dell’industria europea, in una fase tutt’altro che semplice per l’economia mondiale. Ciliegina sulla torta, le parole che hanno accompagnato l’investitura a favore di “una delle più grandi menti economiche europee”. Nella sede aulica del Parlamento europeo, nel corso del più istituzionale discorso del presidente sui destini dell’Unione…
L'austerity di Monti e il mondo che è cambiato. Il commento di Polillo
Oggi, in una fase così complessa della vita internazionale, dove la volontà di potenza mira a sconvolgere i precedenti equilibri geopolitici, è difficile pensare di poter separare i problemi finanziari dai temi di carattere più generale. Per questo le scarse risorse disponibili devono essere utilizzate con cura, ma senza perdere di vista l’orizzonte più complessivo. Che deve rappresentare l’unica vera frontiera dell’agire collettivo. Il commento di Gianfranco Polillo
Cosa penso del monito di Mario Draghi ai nuovi “sonnambuli” europei. Scrive Polillo
Il vecchio Patto di stabilità, con le sue regole e i suoi automatismi, è morto e sepolto. E non sarà possibile riportarlo in vita se non al prezzo di rischi esiziali per l’intera Europa. Gianfranco Polillo commenta l’intervento pubblicato dall’Economist a firma di Mario Draghi
Cosa dicono le stime (al ribasso) sul Pil. Polillo mette in guardia la politica
Gli elementi di comparato mostrano un “mal comune” che non può essere considerato un “mezzo gaudio” ma va meditato per comprenderne le cause. L’analisi di Gianfranco Polillo
Elezioni europee e americane, l’ingorgo che preoccupa. L'analisi di Polillo
Ogni vent’anni si verifica una coincidenza di partite elettorali: nello stesso anno si tengono le elezioni europee e le presidenziali americane. È successo nel 1984 e poi nel 2004, e speriamo che succeda anche nel 2044. Ma che effetti avranno le doppie urne che si terranno quest’anno nelle due sponde del Pacifico sugli equilibri internazionali e dei singoli Paesi? L’analisi di Gianfranco Polillo
Perché le banche non sono credibili nella polemica con il governo. L'analisi di Polillo
La Banca d’Italia doveva intervenire prima e convincere gli istituti a retribuire, in misura equa, i conti correnti. O almeno far sì che le principali banche non facessero cartello. Il ritardo ha finito per compromettere le soluzioni successive. Per cui alla fine al governo non è rimasto altro che intervenire con uno strumento pesante, come quello della tassazione. Il commento di Gianfranco Polillo