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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Mps, per Fratelli d'Italia l'aumento di capitale può aspettare

Il consigliere economico di Giorgia Meloni, Maurizio Leo, chiede di rimandare a dopo il voto la ricapitalizzazione del Monte dei Paschi da 2,5 miliardi, senza la quale la banca rischia di saltare per aria. Ora palla a Lovaglio che punta sugli anchor investors

Europa in stato confusionale sul price cap. La versione di Clò

L’economista ed ex ministro a Formiche.net: a Bruxelles la mano destra non sa cosa fa la sinistra e alla fine ognuno va per conto suo, così si fa solo il gioco di Putin. Nessuno ha capito come funziona il tetto al gas. E la spesa per imprese e famiglie questo inverno esploderà

Deficit, tutti (o quasi) lo vogliono. La strana saldatura tra Calenda e Salvini

Il leader di Azione, pasdaran dell’agenda Draghi, apre al disavanzo pur di trovare i soldi con cui disinnescare la mina delle bollette. Forse non saranno i 30 miliardi immaginati da Salvini ma ora il partito dello scostamento sui conti si allarga. Ma occhio a due variabili, il premier e la Bce

Tetto al gas, diversificazione e una (seria) riflessione sull'atomo. Parla Caroli

Fissare un price cap è certamente una saggia idea, ma senza un vero ricambio tra i fornitori e una spinta decisiva alle rinnovabili sarà difficile abbassare i prezzi in bolletta. Al governo che verrà consiglio di riflettere senza usare la pancia sul nucleare di ultima generazione. L’inverno? Se si torna a del sano risparmio non muore nessuno, abbiamo sprecato tanto negli anni. Intervista al docente Luiss

Della Russia non si fida nessuno, e il Cremlino fa il test del debito

A sette mesi dall’ultima emissione di obbligazioni sovrane e con un debito tecnicamente in default, Mosca torna a saggiare l’umore e la fiducia degli investitori russi, annunciando il lancio di bond per alcune decine di miliardi. E se la risposta sarà deludente, bisognerà mettere mano al bilancio. Putin lo ha messo nel conto

Sugli extra-profitti non spariamo nel mucchio. Il price cap? Putin lo teme. Parla Testa

Intervista all’ex manager di Enel e Acea, oggi al vertice di Assoambiente. Più che colpire indiscriminatamente i margini extra, meglio agire sulle rendite accumulate da chi ha guadagnato producendo energia a costi minori e vendendola a prezzo di mercato, come nel caso delle rinnovabili. Il tetto al gas andava messo cinque mesi fa. Putin fa il gradasso? Ha poco da stare allegro

C'era una volta la Cina. Pechino scopre la stagnazione

I nuovi focolai pandemici rischiano di affossare l’economia del Dragone più di quanto debito e crisi immobiliare non abbiano fatto. Ma d’altra parte eliminare la strategia zero-Covid vorrebbe dire portare il sistema sanitario dritto al collasso. Per questo la crescita degli anni passati non tornerà. Ecco cosa scrivono gli esperti di Foreign Policy, mentre la Germania patisce gli effetti del suo rapporto speciale

 

Mps, sull'aumento si balla. Ma alla fine Siena si salverà

Incassato il via libera della Bce per la banca più antica del mondo si apre la delicata fase della ricapitalizzazione. Il Tesoro è pronto a fare la sua parte ma gli istituti del consorzio di garanzia vogliono vederci chiaro in vista dell’imminente voto di fine mese. Un rinvio non è escluso, ma l’operazione per salvare Siena per il momento non è in discussione

Ossigeno (quasi) finito per le banche russe. Vtb getta la spugna

Dopo aver ammesso la perdita di 25 miliardi di dollari di attivi a causa delle sanzioni, pur di sopravvivere gli istituti della Federazione puntano a uno scambio con i colleghi europei. Che passa per un reciproco scongelamento di asset

Occhio a sfondare il tetto del deficit. Sulle bollette il piano b di Messori

Ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio non solo è quasi impossibile a causa delle imminenti strette monetarie della Bce ma anche sconsigliabile, perché le alternative ci sono a cominciare dalla fissazione di un price cap. L’Italia per il momento non tema un attacco al debito, si preoccupi semmai del Pnrr, perché la stagflazione è dietro l’angolo

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