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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

La Cina si aggrappa al Brasile per disarcionare il dollaro

Il presidente verdeoro ​Lula propone per i Paesi Brics, di cui il Dragone fa parte, l’uso di una valuta alternativa al biglietto verde per gli scambi commerciali. Una connection già vista con Mosca

Def e Pnrr, due sfide che il governo può affrontare. Parla Micossi

​Intervista all’economista, per oltre due decenni direttore generale di Assonime. Corretta la lettura dell’Europa, il Def trasuda prudenza e sul Pnrr niente allarmismi, basta solo aggiustare un po’ il tiro. I problemi semmai riguardano la riforma fiscale, dove ci sono delle storture da sanare. I tassi? Non è ancora tempo di chiedere alla Bce di fermarsi

Svb fa ancora paura negli Usa. Ma niente panico (Buffett dixit)

Molte aziende, nelle loro quotidiane interlocuzioni con azionisti e investitori, tornano a inserire nei fattori di rischio per l’economia possibili nuovi crac bancari. E lo stesso vale per Warren Buffett. Che però non prevede sfaceli, anche grazie all’azione tempestiva del Fondo federale dei depositi ​

Crescita, cuneo fiscale e debito. Il Def di Giorgetti e Meloni alla prova dei numeri

Il Documento di economia e finanza porta in dote un taglio del costo del lavoro di 3,4 miliardi nel 2023 e di 4,5 nel 2024. Tutto nel segno della prudenza, ma con una consapevolezza: il debito sarà un po’ più caro

​Dietrofront di Pechino, il debito dei Paesi fragili si può cancellare

A sorpresa, nell’ambito delle riunioni del Fmi, il Dragone potrebbe decidere di rinunciare a parte dei crediti verso i Paesi strozzati dai prestiti capestro, in cambio di un maggior sostegno delle istituzioni locali. Ma serve il sì anche della Banca mondiale​

Gentiloni dà il via libera a Meloni. Il Def convince l'Europa (per ora)

Il commissario all’Economia, l’uomo chiamato a vigilare sui conti italiani, apprezza la prudenza che permea il Documento di economia e finanza. Ma l’esame vero di Bruxelles, arriverà più in là

Due occhi sono meglio di uno. Spin off della vigilanza bancaria cinese

Memore del drammatico sciopero del mutuo della scorsa estate, quando migliaia di depositi privati furono congelati per salvare le banche in crisi, il Dragone crea una apposito bureau incaricato di vigilare sul rispetto delle regole da parte degli istituti. Ma non tutti sono d’accordo

 

Il (primo) Def di Giorgia Meloni nel segno della prudenza

Il sì del Consiglio dei ministri al documento che fissa il perimetro della prossima manovra e fa della cautela il suo credo. Priorità alla crescita (+1% nel 2023) e alla riduzione del debito. E non più di tre miliardi per il taglio del cuneo. Intanto il Fmi rivede la crescita italiana. Al rialzo

No tassi, no party. La Pboc tiene a secco le banche cinesi

La Banca centrale del Dragone continua a tenere da oltre sei mesi il costo del denaro inchiodato al 3,6%. Questo impedisce agli istituti di realizzare quei margini di cui avrebbero una gran bisogno

Quanto è rischiosa la dipendenza dalla Cina sulle rinnovabili

Dopo aver tagliato i ponti con la Russia, ora sul campo delle rinnovabili l’Ue dovrebbe cominciare a rendersi indipendente dal Dragone. Un report del think tank Usa Carnegie

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