L’economista Jeremy Schwarts firma un report in cui prevede rialzi per 200 punti base entro l’anno da parte della Banca centrale americana. E la Bce si manterrà in scia, ma con le dovute precauzioni
L’economista Jeremy Schwarts firma un report in cui prevede rialzi per 200 punti base entro l’anno da parte della Banca centrale americana. E la Bce si manterrà in scia, ma con le dovute precauzioni
Dietro all’esplosione del costo della vita negli Usa c’è un mix di eventi non previsti e un approccio che ha ricalcato (troppo) quello dell’ultima crisi finanziaria, quando il tracollo dei mutui suprime portò a una depressione della domanda e del mercato del lavoro. Ecco cosa è andato storto
Dopo giorni di rendimenti alle stelle, a Francoforte sembrano aver capito che alzare i tassi senza garantire una protezione in caso di eccessivo costo del debito non è un buon affare. E allora si corre ai ripari, alzando lo scudo e reinvestendo sui titoli pubblici
Intervista al docente ed economista di Tor Vergata. La gang dei Paesi frugali si è risvegliata, spingendo Francoforte verso la stretta e infischiandosene dei danni collaterali ai Paesi indebitati, come l’Italia. L’inflazione qui molto probabilmente sarà transitoria, non come negli Usa. Per questo la mossa della Bce non ha lo stesso significato
Dopo oltre due anni di repressione, Ipo saltate e lockdown indiscriminati ora i capitali sembrano essere tornati a scommettere sull’economia cinese. Merito di un atteggiamento meno repressivo del governo nei confronti delle aziende tecnologiche e demerito dei mercati occidentali, in caduta libera. Ma Foreign Policy fa notare che Xi Jinping arriverà al Congresso del Pcc con la crescita economica più “imbambolata” degli ultimi 45 anni
Intervista al docente della London School of Economics, già capo economista al Tesoro. Francoforte ha peccato di ambiguità e superficialità, lo scudo anti spread serve eccome. L’inflazione è il vero problema, ma se i prezzi dell’energia non saliranno ancora, almeno in parte verrà riassorbita. Un paragone con l’estate del 2011 non è una forzatura, ma vanno fatte le dovute precisazioni
Mentre gli Stati Uniti tagliano i ponti con il debito russo e i trader d’Occidente smettono di scambiare titoli russi, Mosca impone agli istituti di imporre nuovi prelievi sui conti in euro o dollari. E i correntisti non gradiscono
Con le banche non più disposte ad anticipare la liquidità alle aziende e poi farsi pagare dallo Stato, per molte imprese si rischia la crisi di liquidità e dunque il default, con 150mila posti di lavoro che ballano. Ma il governo è pronto a metterci una pezza
La Bce e l’assoluta vaghezza sullo scudo anti spread hanno gettato nel panico i mercati, colpendo duramente l’Italia. Vista dall’esterno, la crisi del debito non va sottovalutata
L’annuncio di Francoforte sulla stretta monetaria era atteso e persino prevedibile. Ma è la mancanza di chiarezza sui possibili paracadute in caso di rendimenti alle stelle che getta nel panico investitori e borse. Piazza Affari crolla fino al 5% mentre il differenziale Btp/Bund sfonda quota 230 punti base