Dopo aver gestito l’impennata del costo della vita con politiche monetarie diverse, adesso Washington e Bruxelles provano a convergere per impedire che i rincari brucino gli ultimi barlumi di ripresa. Lanciando una task force transatlantica
Gianluca Zapponini
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L'ultimo colpo di Draghi, fondazioni in campo per salvare Mps
Dagli enti di origine bancaria potrebbero arrivare fino a 100 milioni di capitale fresco, da aggiungersi ai fondi già opzionati, al netto degli 1,6 miliardi messi dal Tesoro. Cariplo ha aperto i giochi, ora si attendono altre adesioni. Il ruolo dell’ex premier per blindare l’aumento. Ma occhio all’Europa
Le idee della premier, la realtà dei conti (pubblici) secondo Visco
Intervista al più volte ministro dell’Economia e delle Finanze. Meloni ha aperto il libro dei buoni propositi, ma per realizzare tutto il programma servono risorse che oggi non ci sono. La flat tax si può fare e solo in parte, ma il rischio è continuare a balcanizzare il sistema fiscale italiano. Sì a una rete unica a controllo pubblico, ma rinazionalizzare Telecom mi pare un azzardo, rischiamo di tornare indietro nel tempo. Lo Stato deve supportare, non riprendersi tutto
Conti in ordine e credibilità. La sfida del Tesoro secondo Barba Navaretti
L’economista e docente della Statale di Milano spiega da dove deve partire l’azione del nuovo ministro. L’imperativo è costruire credito agli occhi dei mercati e dell’Europa: niente giochi di prestigio con la manovra. “Giorgetti è una persona moderata e competente, credo che proseguirà sulla scia di Draghi, ma l’esempio inglese insegna che il rischio è dietro l’angolo”
Meno tasse e bonus, sì agli investimenti e guai ai predoni. La melonomics alla Camera
Il discorso programmatico del premier a Montecitorio, nel giorno della fiducia al primo governo guidato da una donna. Basta coi bonus, il reddito di cittadinanza è un fallimento. Subito misure per le bollette e taglio secco di cinque punti al costo del lavoro. Imprese al centro dell’agenda, serve una nuova politica industriale a trazione pubblica. Ed è il momento di rimettere le telecomunicazioni in mano allo Stato. Europa bella ma egoista
Transizione energetica in cinque mosse. La mappa di Cdp
Nei prossimi anni l’Italia dovrà portare a termine un cambiamento energetico non scontato. Fatto anche di idrogeno, biocombustibili e ulteriori tecnologie e vettori energetici. E promozione della sicurezza energetica: questi i capisaldi secondo Cassa depositi e prestiti
Europa, gas e cuneo fiscale. Un promemoria per Giorgetti secondo Di Taranto
L’economista e docente della Luiss spiega quali sono le priorità del successore di Daniele Franco a Via XX Settembre. Draghi ha aperto la strada, ora provvedimenti non più di emergenza, ma strutturali. Con l’Europa serve collaborazione e confronto, guai a dare senza ottenere nulla in cambio. E basta con lo strapotere dei frugali
Mercati a picco in Cina. Il Congresso non è piaciuto agli investitori
Dopo il clamoroso niet delle banche, poco invogliate a prestare nuovo denaro ai colossi in agonia del mattone, ora sono i gestori del debito a non volerne sapere di accollarsi i crediti resi inesigibili dal settore immobiliare. Mentre il dato sul Pil nel terzo trimestre non scalda le Borse. Anzi dopo il Congresso il primo giorno nei mercati è nerissimo
Inflazione, spesa e debito. I suggerimenti di Tria a Giorgetti
Dopo la “benedizione” di Daniele Franco a Giancarlo Giorgetti, abbiamo contattato l’ex ministro dell’Economia e attuale consigliere economico del Mise. La priorità è la lotta ai rincari dell’energia e la salvaguardia di famiglie e imprese, “prima di pensare a fare deficit proviamo a mettere mano alla spesa pubblica”. Il governo Meloni dovrà portare avanti le battaglie di Draghi su gas e debito comune. I mercati? L’Italia è solida e credibile, ma la fiducia dipenderà dalle scelte di questi mesi
Più che Mir è un miraggio. La Russia fallisce la missione sui pagamenti
Dopo la Turchia e il Kazakistan, ora anche un’altra ex repubblica sovietica mette alla porta il sistema di transazioni lanciato da Mosca per rispondere all’estromissione da Swift: il Kirghizistan. Ora rimane solo la Bielorussia a sposare la causa finanziaria di Putin