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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Tra rubli e gas. Cosa c'è dietro le mosse di Putin secondo Borri (Luiss)

Intervista a Nicola Borri, docente di asset pricing della Luiss: contro la Russia giusto procedere un passo alla volta, l’importante è centrare l’obiettivo, ovvero mettere alle corde Mosca e avviare l’emancipazione energetica del continente. I pagamenti in rubli per l’Europa cambiano poco o nulla, a Putin invece interessa impedire fughe di capitali

Meno crescita, stesso deficit. Il Def bellico di Draghi

Il governo riprogramma la crescita per il 2022, alla luce della crisi energetica e della guerra in Ucraina. Quest’anno non si andrà oltre il 3,1%, mentre nel 2023 l’asticella del Pil si fermerà al 2,4%. Pesano gas e petrolio. Ma il disavanzo non subirà variazioni. Per ora

La Russia affonda, anzi no. Le due facce di Mosca

La banca d’affari americana Jp Morgan prevede un’esplosione di insolvenze corporate in Russia e Cina, rispettivamente per colpa della guerra e della crisi del mattone. Eppure, i prezzi alle stelle continuano a garantire a Mosca generose entrate. E non solo dalla vendita di gas e petrolio…

L'Europa sogni pure il tetto al gas, ma le sue colpe... La versione di Fitoussi

Intervista all’economista e docente emerito all’Institut d’Etudes Politiques di Parigi. Germania e Italia hanno gettato le basi per un continente piegato ai voleri di una dittatura. Roma e Berlino avrebbero dovuto rendersi autonomi e indipendenti dall’energia russa molto tempo fa. Il Patto di Stabilità? Non tornerà mai più. Facile fare come l’Olanda: il falco quando va tutto bene, ma quando la crisi morde…

Cyber, non perdiamo il treno della digitalizzazione. Mele spiega come

Gli ultimi dati relativi al mercato della sicurezza informatica certificano una crescita costante degli investimenti e della spesa da parte delle aziende. Ma la digitalizzazione viaggia anche più veloce. E serve un hub della cybersicurezza. L’opinione di Stefano Mele, avvocato, partner e responsabile della cybersecurity dello Studio Gianni & Origoni

Occhio al tetto sul gas. E sull'embargo... La versione di Galli

Intervista all’economista dell’Osservatorio sui conti pubblici: mettere un tetto al gas è una violazione dei contratti e potrebbe portare all’apertura di un nuovo fronte con la Russia. La proposta dem per un embargo contro Mosca è condivisibile, ma rischia di alimentare i partiti pro-Putin. Il Pnrr? Va lasciato così com’è nello spirito e nella sostanza, ma Confindustria ha ragione, sull’energia serve un cambio di passo. E un ritorno, temporaneo, agli idrocarburi

Il Dragone cede a Wall street. Sì alle ispezioni nelle quotate

Dopo due anni di braccio di ferro e ultimatum, Pechino alleggerisce le regole che impedivano alla vigilanza americana di accedere ai libri delle aziende cinesi quotate a New York. Una vittoria per Washington, che era già pronta a espellere cinque imprese del Dragone

Le tech europee non temono rivali (e l'inflazione). Parola di Goldman Sachs

Secondo la banca d’affari americana negli ultimi anni le aziende tecnologiche del Vecchio Continente hanno fatto il pieno di finanziamenti, sviluppando un business all’altezza dei competitor internazionali, colmando il gap con gli Stati Uniti e rendendosi immuni persino alla temibile inflazione

Giù le mani dagli extraprofitti. La bordata di Assonime

Dopo l’Istituto Bruno Leoni ancora dure critiche, “al limite della costituzionalità”, contro il prelievo del 10% sugli utili maturati nel 2021 dalle aziende dell’energia e del gas, con cui finanziare il decreto per calmierare il prezzo dei carburanti. Nel 2021 fu rimbalzo dopo un anno di black out pandemico. Per questo non si può usare il 2020 come anno di riferimento e bisogna calcolare diversamente i maggiori profitti

Così la Cina prova a mettere zizzania tra Europa e Usa

Nonostante i grossi guai in casa, a cominciare dal collasso del settore immobiliare e dall’assenza di fiducia verso il proprio debito corporate, Pechino e i suoi media provano a dividere Usa ed Europa e a incolpare i primi della guerra in Ucraina

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