L’economista e docente Luiss: dagli industriali una proposta condivisibile, da accogliere subito così si vaccinerebbero cinque milioni di italiani e si eviterebbero nuove restrizioni. Il Recovery Plan deve avere un’unica parola d’ordine: investimenti. Transizione digitale ed ecologica? Era ora…
Gianluca Zapponini
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Con Draghi la comunicazione è delle donne (competenti). Ecco quali
A dispetto della scarsa presenza femminile tra i ministri, gran parte dei portavoce dell’esecutivo sono donne. Da Paola Ansuini a Raffaella Calandra, passando per Claudia Caputi, Alessandra Migliozzi, Chiara Muzzi e Manuela Perrone. Alle spalle tanta competenza dimostrata sul campo. L’opinione di Janina Landau, giornalista e co-autrice del libro #comunicatrici
I consumi ripartiranno, ma senza restrizioni. La previsione di Confindustria
Il Centro studi di Viale dell’Astronomia rimanda al terzo trimestre il rimbalzo del Pil. Ma i consumi sono pronti a scattare non appena le restrizioni verranno allentate e comunque i mercati stanno facendo la loro parte. Il caso tedesco però, lascia perplessi
Rinunciare ai brevetti sul vaccino sarebbe un colpo letale per la ricerca
Prende corpo l’ipotesi di convincere o peggio, costringere, Big Pharma a cedere i brevetti relativi ai vaccini ai governi nazionali, affinché ogni paese si produca il vaccino da sé. Ma la mossa potrebbe pregiudicare gli investimenti in ricerca e sviluppo. L’avvocato Cerulli Irelli: il problema della scarsità delle dosi non dipende dai brevetti. Cambiare le regole in corsa è sbagliato
Sull'ex Ilva la mina della giustizia. Ma Giorgetti e sindacati serrano i ranghi
Il primo incontro dell’era Draghi sul futuro di Taranto sancisce la volontà di governo e lavoratori di trovare uno sbocco a una crisi industriale decennale. Benaglia (Fim-Cisl) a Formiche.net: l’acciaio è strategico, ora attuare l’ingresso di Invitalia
La Cina mette alle corde Alibaba, ma finisce per danneggiare famiglie e imprese
Dopo la parziale messa fuori gioco delle finanziarie di Jack Ma, i competitor stanno riempiendo i vuoti lasciati dal gigante dei pagamenti. Ma applicando tassi su prestiti e transazioni ben più alti. E così famiglie e imprese cinesi rischiano il default
Riforme e governance in mano al Tesoro. Il Recovery Plan parta da qui. Parla Bagella
L’economista ed ex preside della Facoltà di Economia di Tor Vergata: bravo Draghi a trasmettere la sensazione che possiamo farcela, sia ai mercati sia all’Europa. Ora in due mesi dobbiamo scrivere un Recovery Plan a base di riforme e investimenti che creino crescita anche oltre il 2026. Lo spread? Credito e debito costano meno, sfruttiamo il momento
Ecologia e digitale. Il Recovery Plan secondo Federmanager
La federazione guidata da Stefano Cuzzilla presenta i risultati di un’indagine condotta su quasi mille dirigenti. Nel piano italiano bisogna puntare su sostenibilità, innovazione e transizione ecologica
La Cina ha il mal d'Africa. Così la Belt and road vacilla
Il Kenya ottiene dalle banche cinesi la ristrutturazione di un prestito da 1,4 miliardi concesso dal Dragone per realizzare la ferrovia Nairobi-Naivasha. Ma è solo uno dei tanti casi di rischio insolvenza. E così pandemia e crisi dei debiti sovrani nel Continente nero costringono Pechino a ridurre i finanziamenti per la Via della Seta
Due mesi (scarsi) per il Recovery Plan. L'Italia ora deve darsi una mossa
Bloomberg ricorda come da oggi si possano inviare a Bruxelles le versioni definitive dei piani nazionali propedeutici ai fondi Ue. E l’Italia, oltre a riscrivere il Recovery Plan, dovrà anche farlo approvare dal Parlamento. Anche il commissario europeo Gentiloni avvisa Roma